Cosa pensano di Barbara Contini alcuni suoi ex collaboratori.
L’8 agosto 2008 ho ricevuto la e-mail qui sotto che riporto parzialmente dopo aver tolto alcune frasi per non far individuare il mittente.
Egregio Giampiero….……Ho seguito tramite l'intenet le vicende poco gradevoli tra Lei e la Contini, e sono pienamente dalla sua parte. La sostengo in pieno, perchè conosco la Contini molto, ma molto bene!!!! Purtroppo, ripeto purtroppo, persone del genere hanno avuto la possibilità di entrare in Parlamento quando non sono degne di farne parte, tantomeno di essere italiane. Le racconto brevemente….. non so se ne ha mai sentito parlare dell"avamposto 55"..., ma ne hanno parlato tutti i giornali. Ora se ne parla poco perchè la Contini ha messo tutto a tacere tramite legali che la difendono......................... Vicende disastrose causate dalla Signora, s'intende, ma lei, per non addossarsene la colpa e fare figuracce con giornali, amici politici e funzionari ad alto livello, ha riversato tutto su altre persone....tra cui il sottoscritto..... e poi ci sono i "ragazzetti" come Lei Giampiero ha definito in una Sua lettera. Beh, io dei ragazzetti della Contini, li conosco eccome..... piu che ragazzetti li definirei stronzetti figli di papà che non sanno neanche scrivere il loro nome..... tanto per fare qualche nome Filippo Fani Ciotti (superprotetto della Contini)....non so se lei ha mai avuto l'onore di avere rapporti telefonici e email con questo 26enne coglionazzo!......................
Moltissime cose si potrebbero dire, e capisco perfettamente il suo risentimento. Problema è che la signora adesso siede in Parlamento, PURTROPPO, ma c’è veramente un esercito di persone che la vorrebbe in pasto ai leoni!!!!!!............................
Ciò che purtroppo dispiace è che gente simile continua ad andare avanti, nonostante i danni che ha combinato e che continuerà sicuramente a combinare, e nessuno riesce a fermarla sta donna..........................La Contini aveva la l'abitudine di dire di se che è una signora. Degli altri diceva sempre: "chi nasce muratore, muore muratore"......
(Per chiarezza la e-mail qui sopra non e’ stata inviata da Giorgio Trombatore.)
Alcuni brani tratti dai testi consultabili nel sito: www.itablogs4darfur.blogspot.com
AVAMPOSTO 55
Di Giorgio Trombatore
……………..Bisogna mettere in evidenza che i rapporti con l’ambasciata italiana erano stati sempre molti tesi. L’ufficio della cooperazione italiana guidata dalla Dott.ssa Contini non aveva mai goduto di grande popolarità a Khartoum complice anche il carattere collerico della Contini ed alcune sue posizioni intransigenti……………… Non escludo che molti dell’ambasciata videro il fallimento di avamposto come il fallimento degli aiuti umanitari “spettacolari”. In molti non avevano visto di buon occhio , e con ragione, i collegamenti con Sanremo ed i continui viaggi dei giornalisti a Nyala. Per tanti e non solo italiani quello spettacolo era una pessima sceneggiata che serviva solo alla notorietà della Contini per rilanciare la sua opera e per fare comunque sempre parlare solo di se. La sua partenza non poteva che indebolire quella che era la sua opera prima, un ospedale fallimentare. La situazione era ormai irrimediabile. La suora che lascia l’ospedale, i fondi che sono finiti, il governo locale che non è stato coinvolto ed i dottori italiani che in conflitto con la dottoressa Contini aiutano a fare affondare la barca. Questo forse è il punto più doloroso.! Quando parte la dott.ssa Pina Garau è ormai noto a tutti l’impegno della Contini in politica cosi’ pure il fallimento del suo ospedale tanto invocato da Bonolis!!!!. Perchè Avamposto 55 è miseramente fallito. Una delle ragioni principali del fallimento dell’Avamposto, fu senza altro la scelta da parte dell’Inviato Spêciale del governo Italiano Dott.ssa Barbara Contini di non consegnare il progetto al Ministero della Sanità sudanese una volta terminato……………….
Da quel momento a seguire Avamposto a Nyala rimane solo un piccolo gruppo di cooperanti guidati da un giovane ed inesperto ex stagista italiano della cooperazione italiana.Tale Filippo Fani Ciotti che non aveva ne le capacità tecniche ne tantomeno le doti di gestire un gruppo Troppo giovane e sopratutto carente di quelle qualità che erano necessarie per lavorare in difficili contesti come quello del Darfur………………………
Le idee erano ottime non buone, i risultati potevano essere positivi per il processo di pace in Darfur, ma i casini li ha creati proprio la Contini.
Primo: La rottura con Enzo Angeloni, l'ambasciatore e tutta l'ambasciata sono stati sempre messi alla gogna. Secondo: con le ong, troppo spesso usate come mezzo per le visite dei giornalisti. La verità era che la Contini aveva incassato il supporto di Berlusconi dopo il suo lavoro in Iraq.
I suoi contatti diretti erano Bondi e Letta, anche se Letta sempre meno. Vicini a Berlusconi godeva poi dell'appoggio di Martino il Ministro della Difesa.
Così si spiegano i voli da Brindisi, la scorta del 9 col moschin e tutto il resto. Nel frattempo aveva trovato (e li fece la grossa cazzata) il tempo di litigare con Mantica, (ti ho raccontato che l'ho portato in giro io stesso su un Taxi giallo) e con la Bonniver.
Dulcis in fundo, forse aveva ragione quel Montanaro di rai tre quando affermava che si stava preparando la sua campagna politica....per carita’ , lo fanno tutti, però così i risultati sono andati a puttane.
Sulla Garau permittimi inoltre di dire una cosa: Quando la Contini chiamò la Garau già tutto il casino stava succedendo. Io chiesi alla Garau di usare diplomazia e metodo per non vanificare due anni lavoro e la costruzione dell'ospedale. Come tutta risposta dopo un mese già c'era aria di crisi. Io non ho mai nascosto le difficoltà a lavorare con la Contini, comunque si era difficile a causa del suo comportamento.
Il contrasto tra Garau e Contini nasce dalla insistenza della Contini a voler inaugurare avamposto55 come ospedale, mentre la Garau si rifiutava di farlo, a mio parere giustamente, perché avamposto55 non poteva che essere considerato un pronto soccorso. Ti torna?
………………………..Mauro, vedi la Contini non era dell'ambiente della Cooperazione ed era schierata già a quei tempi con Berlusconi....tanto è che oggi veste la carica di senatrice al Senato.
La Cooperazione è un ghetto, quando lei arrivo' in Darfur porto' il suo personale, tra cui io, licenziando i cooperanti in loco.
Poi inizio' un braccio di ferro con l'ambasciata e l'ufficio VI di Roma.
Inoltre è vero senza dubbio che cercava sempre la spettacolarizzazione delle cose.
…………………..In poco tempo la Dott.ssa Contini che non tollerava nessun tipo di interferenza da parte dei suoi collaboratori terminava i rapporti professionali instaurati con le varie organizzazioni non governative e con gli enti locali gli stessi che il Ministro Fini aveva citato nell’apertura del libro donato ed organizzato dall’ufficio del Dott. Antonio Morabito del Mae.
Come dire, il solito spot (come del resto avevo denunciato in un altro intervento su questo blog.)
Continua a leggere...I primi a chiedere di interrompere la collaborazione con l’ufficio della cooperazione gestito dalla Dott.ssa Contini furono proprio le stesse Ong (Organizzazioni non governative) italiane che scrissero una lettera all’ambasciatore italiano Enzo Angeloni chiedendo che l’ufficio della Dott. Ssa Contini programmasse le visite presso i progetti previa autorizzazione da parte delle ong .Inoltre le ong chiedevano che le visite si svolgessero senza la presenza dei giornalisti e senza l’accompagnamento degli uomini armati della Contini in veicoli umanitari. Le ong stanche delle visite della Dott.ssa Contini insieme al suo codazzo di giornalisti, chiesero di avere un atteggiamento più consono alla realtà del dramma del Darfur.
Più volte io stesso fui costretto ad organizzare il trasporto e la logistica di molti giornalisti nelle aree del Darfur. Una volta nel campo di Garsila gestito da Intersos organizzai un pulmino di chiassosi giornalisti che visitarono quel campo neanche fossero stati in uno zoo. A seguire ad abbandonare la barca furono le Suore della Carità di Suor Piera di Nyala. Suor Piera da oltre venti anni gestisce un dispensario a Nyala con l’aiuto di altre sorelle sudanesi. La Dott.ssa Contini chiese alla Suora di gestire l’ospedale di Avamposto .Quando qualche tempo dopo la Suora sollevò alcuni problemi di gestione e di logistica dell’ospedale la Suora fu immediatamente allontanata. Allontanata per avere espresso dei dubbi sulla fattibilità del progetto! Ci rendiamo conto?
………………Infine cito anche la rottura con la dott.sa Sara Fumagalli, presidentessa dell’Umanitaria Padana, che con il suo contributo riuscì a rifornire l’ospedale di Avamposto di parecchie attrezzature ospedaliere. La Signora Fumagalli come le Suore, e tanti altri fu allontanata dalla Dott.ssa Contini per avere espresso dei dubbi sull’andamento delle attività.
Per il Darfur solo Spot e piccole meschinerie tutte Italiane
……………………….E, Dio solo sa quanti ne sono venuti di parlamentari in cerca di visibilità .
Dal parlamento europeo, dal parlamento italiano, dai comuni sono giunti da ogni dove.
Le richieste erano sempre le stesse visitare un campo profughi, possibilmente vicino alla sede della cooperazione italiana a Nyala e poi prendere subito il primo volo per tornare a Khartoum.
Il campo profughi era sempre quello di Calma, a soli dieci minuti di macchina da Nyala, poi se qualcuno si voleva avventurare oltre si procedeva con l’affitto di un elicottero dell’Onu solitamente un Mi8.
Finito il giretto tutti venivano riportati presso la sede della Cooperazione Italiana a Nyala per rifocillarsi con un bicchiere di vino fresco giunto appositamente con i voli militari da Brindisi.
Così piano piano sono venuti tutti, senza distinzione di colore politico e tutti con lo stesso messaggio: “ TANTA SOLIDARIETA’…NON VI ABBANDONEREMO”.
Un po’ come il locale estivo che va di moda.
Parto da Fiumicino con un volo di stato, mi fermo due giorni in Sudan ed ho uno spazio nel telegiornale delle venti serale magari annunciato dal David Sassuolo in persona.
Così è venuta la Dott.ssa Bonniver per ben due volte.
Arrivava, scambiava a stento due chiacchiere con noi operatori del campo, e poi l’energia le tornava quando un telecronista della Rai la riprendeva davanti ad un campo profughi. Le solite parole di rito e poi via di corsa all’aeroporto per tornare a Khartoum.
Poi è venuto persino il sottosegretario Mantica di Alleanza Nazionale.
A lui la visita è andata male, poverino. Infatti all’indomani di uno screzio con la Contini, quando Mantica giunse a Nyala all’aeroporto di Nyala c’era solo il sottoscritto ad attenderlo con un Taxi locale per accompagnarlo a visitare i progetti .
Proprio così il sottosegretario agli esteri si è visitato i progetti di Garba Intifada a Nyala con un Taxi giallo.Un taxi giallo sudanese che a metà strada si era pure fermato perché aveva finito la benzina.
La Dott.ssa Contini che gestiva la cooperazione italiana come gestisce il suo appartamento privato a Milano gli nego' l'utilizzo delle macchine della cooperazione, dei Toyota nyovi che rimasero parcheggiati durante la sisita di Mantica a Nyala.
Piccole vergogne del nostro paese……………………………
Le storie complete potrete leggerle nel sito: www.itablogs4darfur.blogspot.com
ritengo assurdo che una senatrice della rep. italiana si comporti in questa maniera.Lei, in prima persona, dovrebbe esporsi di più e portare avanti una inchiesta per porre fine a questo tipo di comportamenti.
RispondiEliminaMassimo