In tanti anni gli italiani si erano abituati a vedere i loro politici tutti simili se non identici, nel vestire, nell’atteggiarsi e nel parlare serioso ma vuoto. Ecco perché Berlusconi spicca su tutti gli altri pietosamente informi. L’odio e l’invidia fa dire agli “antiberlusconiani” che Silvio e’ una persona “volgare”. E’ un’assoluta idiozia. Berlusconi è un realizzatore e uomo d’azione. Come un condottiero, sa che le battaglie non si vincono con le “moine” e l’eleganza delle parole, ma avendo dei soldati (leggi: elettori) entusiasticamente fedeli: cosa che si ottiene riuscendo a farsi percepire come uno di loro. Dimostrando quotidianamente di avere gli stessi interessi, gli stessi gusti, perfino la stessa mentalità. Lo stile di Berlusconi non è l’ideale per i “cortigiani incipriati”, ma i conquistatori se ne fregano del “bon ton”: cercano la vittoria. I loro migliori trofei sono i nemici. Un tempo orgogliosi, sprezzanti e minacciosi, ora ridotti a seguire in catene il carro del trionfatore. Berlusconi se ne fa un baffo del disprezzo degli intellettuali o dei giornalisti. Avoglia che tutti costoro si sgolano nel dire che è un arricchito, non ha quarti di nobiltà, che si crede un dio ed invece è solo uno che, ruba qua e ruba là, ha messo assieme un sacco di soldi, dietro ai quali c'è un certo suo ex stalliere Mangano e tutta la mafia siciliana, la n'drangheta calabrese, la camorra napoletana e, ma si abbondiamo, anche la corona unita pugliese. Volete mettere con la nobiltà di comportamento di un Prodi, di un D'Alema, di un Franceschini e di molti altri? Anche se non hanno mai lavorato e realizzato niente di concreto, e sono sempre vissuti alle spalle del popolo italiano? Berlusconi, nonostante i suoi 73 anni, lavora alacremente ed incessantemente con entusiasmo. Tutti, indistintamente, siamo consapevoli che, se al governo ora ci fosse stata una coalizione di centrosinistra, a quest'ora, fra crisi globale, immigrazione, sicurezza e terremoto abruzzese, ci sarebbero molte piu’ altre nuove tasse e un gran caos e nessuna prospettiva per il futuro. Invece, con questo governo, un piccolo bagliore di luce, in fondo al tunnel lo si incomincia a vedere. La maggioranza della popolazione italiana attiva, quella che lavora e produce veramente, si fida di questo governo e del suo primo ministro. Tutto il resto sono chiacchiere e suggestive supposizioni d’osteria dopo alcuni bicchieri di troppo. Di sicuro Berlusconi non e’ snob, non e’ altezzoso e sprezzante come Massimo D’Alema o Prodi. Bastò che gli italiani volessero capire le stranezze che stavano capitando alla “Telecom Italia”, che affermarono che gli italiani sono tutti dei pazzi. Lo ricordate o no? Ricordate la fine che ha fatto la magistrata Clementina Forleo che si “permise” d’indagare su D’Alema e Fassino sul caso Unipol-Bnl? Ricordate le disavventure del magistrato Luigi De Magistris, non appena nella sua inchiesta uscirono fuori i nomi di Prodi e Mastella? Non risulta che nessuno dei 987 magistrati, che indagarono Berlusconi, abbiamo avuto grane, siano stati rimossi o costretti a dimettersi. Di certo Berlusconi non e’ un intellettuale. Se pensiamo che D'Alema, Dilberto, Bertinotti siano intellettuali e se pensiamo che il parlamento italiano sia pieno di pseudo intellettuali, Berlusconi non ci tiene affatto ad essere considerato tale. Lui è un grandissimo manager e come tale va riconosciuto. Certo che un grandissimo manager non sopporta i lacci e lacciuoli della politica e lì, purtroppo, stanno le sue difficoltà politiche che però ora sta superando brillantemente. Ha un difficile rapporto con la magistratura, ma non ha tutti i torti, per cui e’ stato costretto a varare il lodo Alfano, altrimenti, ogni settimana sarebbe stato messo sotto inchiesta dalla parte piu’ inaffidabile della magistratura. Intanto gli mandiamo un avviso di garanzia poi, se sia sbagliato o meno, si saprà dopo 12/13 e piu’ anni. Gli “antiberlusconiani” si credono gli eredi della nobiltà e dell’aristocrazia piu’ becera e si considerano esseri “moralmente superiori”. Sembra di rivivere il tempo dei corrotti e aristocratici senatori della Repubblica dell’antica Roma. Disprezzavano la “plebe”, ed odiavano Cesare che la rappresentava, tanto che finirono per ucciderlo. Berlusconi e’ un “plebeo”, cioè un “popolano”, come quasi tutti noi, e ne va fiero. Ecco perché gli “spocchiosi” lo considerano volgare. Piu’ che altro e’ una persona molto diretta e sbrigativa e questo lo fa essere “singolare” in determinate circostanze. Berlusconi è troppo gioviale. Dà pacche sulle spalle, fa le corna nelle fotografie ufficiali, fa cucù alla Merkel, fa gli scongiuri durante l’inno nazionale, fa battute e racconta barzellette, è irrefrenabile e incorreggibile come un Pierino. Gli va certo dato atto che questo suo modo di fare non è stato privo di risultati, anche ai più alti livelli internazionali, dove ha ottenuto successi sia come rapporti umani che come risultati concreti. Ma qualcuno, per insultarlo, considera questi atteggiamenti da “piazzista”. Berlusconi ha una forte personalità ed ha ottime idee e la determinazione di portarle avanti. Il suo costante sorriso è il sorriso del vincitore. Il povero Franceschini, sempre piu’ frastornato, farnetica e parla di “xenofobia” e “razzismo” dell’attuale governo per la fermezza di respingere i barconi degli immigrati clandestini. Il primo Governo italiano che ha deciso il respingimento dei clandestini è stato il Governo Prodi che bloccò, nel 1997 nel Canale d’Otranto, l’ondata degli albanesi, purtroppo, drammaticamente. Lo speronamento di un’imbarcazione albanese si concluse con un centinaio di morti. In quella data il tutto avvenne senza alcun rispetto del diritto d’asilo, tanto “oggi” invocato. Ma questo Franceschini non lo ricorda. Dal 2005 al 2008 l’UE (Unione Europea) ha realizzato il respingimento di ben 150.000 migranti sia via mare che via terra e negli aeroporti. Nei mesi estivi del 2006 e poi nel 2007 (governava Prodi) l’Italia assieme a Spagna, Malta, Francia, Belgio e Grecia, d’accordo con l’UE, ha bloccato, respinto e rimpatriato con la forza decine di migliaia di clandestini. Ma anche questo Franceschini fa finta di non ricordarlo. Per dimostrare la sua falsità basta qualche considerazione. In Italia da anni aumentano le accettazioni delle richieste d'asilo. Qualsiasi persona dotata di intelligenza (o buona fede) può rendersi conto che è impossibile accertare in alto mare, a bordo di un barcone, se ci sono persone che chiedono asilo politico e se ne hanno effettivamente diritto, queste pratiche richiedono mesi. Non si capisce poi perché, chi ha le carte in regola per ottenere asilo politico in Italia, dovrebbe affrontare un viaggio così costoso e rischioso sui barconi dei trafficanti di clandestini. Ai falsi “buonisti” occorrerebbe ricordare che l´accoglienza “cattocomunista” degli immigrati non e’ la libertà di sbarcare clandestinamente in Italia. Bisognerebbe che fosse disponibile per loro un lavoro, ovviamente onesto. Dar loro un´abitazione, possibilmente decorosa. Di consentirgli il ricongiungimento familiare predisponendo asili, scuole, assistenza per gli anziani: tutte cose che già “scarseggiano” per gli italiani. L´emigrazione dal sud del mondo é un fenomeno che suscita pietà in tutti noi, ma la pietà non deve impedire di affrontare il problema di un´immigrazione senza regole. Affrontare il problema immigrazione non vuol dire essere “xenofobi” o, peggio, “razzisti”. L´immigrazione é oggi un fenomeno che deve essere regolato, per il bene di tutti: residenti dei Paesi che accolgono e aspiranti immigrati. Come accade in Australia che in questo campo e’ all’avanguardia mondiale. Finalmente ora e’ stato realizzato un accordo Italia/Libia che prevede l’accompagnamento dei barconi nei porti di partenza. Questo accordo fu sollecitato molti anni addietro dagli organismi dell’EU, e Piero Fassino e Francesco Rutelli lealmente lo hanno ricordato. Non altrettanto ha fatto lo “smemorato” Franceschini che pensa di frenare così il continuo “squagliamento” del suo partito ridotto a fantasma. La breve e sfortunata vita del Pd e’ ormai conclusa e tutti ne sono consapevoli.
e-mail: giampiero.pallotta@bigpond.com
Egregio Signor Pallotta,come e' possibile contattarla?
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