Il caso Marrazzo e’ il classico esempio dell’ipocrisia della sinistra e del loro doppio peso e misura. A cominciare dalla mancata “tempestiva” copertura della notizia da parte dei “liberi” media. La moglie di Marrazzo, che lavora al TG3, nella rubrica di “Linea notte”, e’ stata avvisata direttamente dal marito della vicenda che lo riguardava, come ci informa “Il Corriere della Sera”: “Roberta, senti, adesso vedrai i giornali, sono stati arrestati dei carabinieri, è stato sventato un brutto ricatto contro di me”. La moglie di Marrazzo se l’e’ cavata bene nelle dirette a lei affidate. Nella rassegna stampa ha parlato di “taglio dell'IRAP”, del viaggio “segreto” (secondo Rutelli) di Berlusconi da Putin. Era talmente segreto che l’avvenimento, e’ stato riportato diffusamente da tutti i media italiani e di tutto il mondo.....ma su Marrazzo, proprio niente. Eppure Il Corriere della Sera, La Stampa e Libero avevano dato la notizia in prima pagina per l’edizione della mattina dopo e pure Repubblica la riporta, ovviamente non in prima pagina, mica si trattava di Berlusconi! Ma se Marrazzo avvisava la moglie, prima della trasmissione, e’ perché aveva già rilasciato dichiarazioni ai giornali, e poi “è un po’ strano” che in diretta si facciano vedere tutte le prime pagine dei maggiori quotidiani, mentre per Il Corriere, La Stampa e Repubblica ha “citato solo i titoli” e Libero non l’ha neppure citato. Ma pochi giorni prima non avevano manifestato in piazza per “la libertà d'informazione”? E’ un bel modo di fare informazione “libera”: si danno solo le notizie che non “disturbano” o possono “squalificare” la sinistra. Senza dubbio la notizia sarebbe stata una “bomba atomica” se al posto di Marrazzo ci fosse stato Berlusconi. Una cosa e’ certa, non leggeremo mai la notizia che Silvio va con i “trans”. In fatto di sesso e’ un “retrogrado”, non si e’ “modernizzato”: e’ un “anormale” che preferisce le donne. E’ umanamente comprensibile che possa essere molto imbarazzante per una moglie dover dire in diretta Tv: “Mio marito era ricattato perché andava con i trans”, ma “professionalmente”, NO. Ma è possibile che noi non di sinistra dobbiamo fare sempre i signori? Ai ceffi di sinistra e a tutti i loro “creduloni” dovremmo rispondere facendo una tale “caciara” sulle Tv, sui giornali e su Internet da sotterrarli. Invece dobbiamo dare l'esempio di cosa sia la democrazia e la libertà di parola e di stampa. Potremmo e dovremmo ribattere colpo su colpo, essendoci evidenti ragioni dalla nostra parte, ma non illudiamoci che questi tipi cambino idea. La loro non e’, come per noi, una scelta razionale di politica. La loro e’ un’ideologia, una “fanatica” fede religiosa, di cui molti sono gli innocenti credenti in buona fede, perché cosi’ sono stati allevati fin da piccoli nelle scuole e sul lavoro dai “sessantottini” e dai loro eredi. Quando la sinistra capirà che ha scagliato la prima pietra perché pretendeva di essere superiore “moralmente” e di non essere colpevole di nulla, la politica in Italia potrà ritornare a livelli normali dialettici. Ma tranquilli tutti. Sulla vicenda vedrete che farà piena luce SANTORO con il suo fido Travaglio. Inviteranno lo “escort”, sapremo tutto, quante volte, i costi, se si sniffava o no cocaina, preferenze varie, raccomandazioni varie. Santoro & C. indagheranno veramente a fondo, altro che 10 domande di Repubblica! Spicca la differenza nel trattamento che i maggiori quotidiani italiani hanno avuto fra Berlusconi, massacrato per mesi e mesi sulla base di voci, insinuazioni e calunnie, e Marrazzo, trattato con molto rispetto e subito presentato come “vittima”. Lo stesso era già accaduto con Sircana, portavoce del governo Prodi. Il portavoce “prodiano”, sedicente “cattolico adulto”, nonché sposato e padre di famiglia, fu fotografato in automobile in compagnia di travestiti. Stesso “comprensivo” trattamento per Boffo, direttore del’Avvenire, per le sue preferenze sessuali. Alla stragrande maggioranza degli italiani le frequentazioni di Marrazzo, Boffo, Sircana e Berlusconi non importano proprio nulla, e giudicano tali vicende con indifferenza. Lo scandalo vero e’ la faziosità estrema di una larga parte dei giornalisti, dei giornali e delle televisioni, ed il diverso comportamento che assumono nel dare pubblicità ad alcune “illazioni” (come quelle sulla povera Noemi, rivelatesi del tutto false), e nascondere il più possibile “fatti accertati”. Resta poi da capire perché quattro carabinieri finiscano arrestati, e la D'Addario diventi una specie di “stella” del palcoscenico. Il parallelo che fa la sinistra, fra le vicende di Piero Marrazzo e di Silvio Berlusconi, dimostra la sua faziosità. Considerano Marrazzo una “vittima” e non un “immorale”. Berlusconi, invece per loro, e’ un “immorale” e non una “vittima”, anche se le due circostanze sono totalmente diverse sia per la sua “natura” e sia per il luogo. Di Marrazzo, senza ombra di dubbio, si può dire che e’ “andato a puttane”. Persino i vigili urbani di Roma chiudevano un occhio e non multavano una “certa” auto blu che regolarmente, e spesso, sostava in “doppia fila”. E’ indubbiamente reato di “peculato” usare l’auto blu, con tanto di autista, non per gli affari della regione Lazio, ma per andare a trovare i propri “amanti”. A Berlusconi e’ stata presentata “un’amica” di cui lui non sapeva che si prostituisse. Questa circostanza e’ stata ripetutamente affermata dallo stesso Tarantini che dalla D’Addario. Berlusconi l’ha considerata una bella signora “disponibile” e ne ha approfittato. Dunque non è “andato a puttane”, è stato solo ingannato, seppure “piacevolmente”. Berlusconi si e’ accoppiato con una donna, Marrazzo con un uomo. Non si tratta di discriminare gli omosessuali o i diversi ma, per la stragrande maggioranza delle persone, la cosa normale e’ che un uomo vada con una donna e una donna vada con un uomo. Sempre per la stragrande maggioranza, chi va con un “transessuale” non fa una bellissima figura. Ma per Repubblica questo e’ un “modello morale” perché e’ una “tendenza” che Berlusconi non ha. Questo quotidiano “terrorista”, che ha sputtanato l’Italia in tutto il mondo, ha anche scritto e riscritto che Berlusconi si sarebbe dovuto dimettere perché un premier sotto ricatto e’ un premier dimezzato. Ha dimenticato di dire: 1) chi lo ricattava; 2) e a proposito di che. Nel caso di Marrazzo invece il ricatto e’ confessato e pagato con sessantamila euro. Ma per lui nessuna richiesta di dimissioni: “la situazione è imbarazzante”, “c’è la presunzione d’innocenza”, “aspettiamo gli sviluppi dell’inchiesta”, “non ha commesso nessun reato”, “bisogna essere garantisti”... Tutte cose giustissime che condividiamo, ma non se dette da certe persone che fanno schifo per la loro doppiezza. Aspettiamo che la verità venga a galla, ma stiamo attenti a che la verità sia quella vera e non quella “elaborata” come e’ abituata a fare la sinistra. Di Berlusconi si è detto che “frequenta minorenni”, come se andasse a letto con tredicenni, mentre, di fatto, e’ soltanto amico di una famiglia in cui la figlia ha compiuto recentemente diciotto’anni. Di Marrazzo si dice che e’ la vittima delle “mele marce” fra i carabinieri. Per Berlusconi si è parlato di “festini”, senza una minima prova e testimonianza. Nel caso di Marrazzo la presenza dei “prostituti” e della cocaina e’ stata fotografata, ma Marrazzo e’ incolpevole. “Il Corriere della Sera” riporta che, ai Carabinieri che gli dicevano: “Abbiamo queste prove, se ci paga non ne parliamo in giro”, Marrazzo abbia detto (parole sempre riportate dal “Il Corriere della Sera”): “Non mi rovinate, non mi fate del male” Ed era pronto a compensare il “favore”, come poi ha fatto, e qui Marrazzo ha commesso anche un grave reato penale di concussione punibile con la reclusione da due a cinque anni. Successivamente i carabinieri dicono: “Siamo stati vittime e pedine della stessa macchinazione ai danni del presidente della Regione per delegittimarlo. Una macchinazione ordita da chi è molto più in alto di noi”. Ora partirà un'inchiesta giudiziaria alla ricerca di questo fantomatico mandante. Indovinate in chi la sinistra lo individuerà? Ovviamente e’ tutta colpa di Berlusconi. Se Piero Marrazzo frequentava “transessuali” ed era un habitué delle zone in cui esercitano uomini che si fingono donne, la responsabilità e’ di Silvio. E se si è fatto beccare da una banda di delinquenti travestiti da carabinieri, mentre s’intratteneva sessualmente con un “trans”, e per questo e’ stato ricattato e ha pagato, c’è un solo colpevole, lui e sempre lui: Berlusconi. Viene da ridere leggere la stampa di sinistra, che nell’imbarazzante tentativo di spiegare l’inspiegabile, cioè la storia a luci rosse di Marrazzo, non ha saputo far di meglio che prendersela con il presidente del consiglio. Il primo premio del ridicolo va a Concita De Gregorio, direttrice dell’Unita’. La sua e’ un’appassionata difesa di Marrazzo e un accalorato attacco a Berlusconi. “La Repubblica” e “L’Unita’”, ma non solo, hanno fornito l’esempio di un "pessimo giornalismo” mascherandolo come una “crociata” contro l’immorale Berlusconi. Ora e’ chiaro a tutti che il comportamento di certi giornali e di certi giornalisti non è “moralista”, e’ semplicemente “immorale”. Per loro “libertà di stampa” e’ solo quella di calunniate esclusivamente Berlusconi.
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