Il “nanerottolo” politico nonché “traditore” Aldo Di Biagio che riesce a “sgraffignare” uno stipendio mensile niente male grazie ai voti dati a Silvio Berlusconi e per aver fatto carte false per farsi elegge all’estero senza risiedervi, “ridicolamente” continua a “farneticare” e a fare la “morale” a tutti evidentemente disconoscendo il significato di questa parola. Aldo Di Biagio ha anche la “presunzione” di dare lezioni di lingua italiana quando e’ risaputo che i suoi “patetici” ed “insulsi” messaggi se li fa scrivere da altri per il fatto che notoriamente e’ un quasi “analfabeta”.
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L’Italiano
SU IMPASSE MORALE DEL GOVERNO, COMPRENSIBILI PAROLE DEL VATICANO MENTRE DISARMANO LE FARNETICAZIONI DI QUALCUNO
On. Aldo Di Biagio - Non sono solito commentare le farneticazioni che speso pullulano sui portali e sui media, ma mi è capitato di inciampare letteralmente in un capolavoro linguistico firmato da un senatore eletto all’estero che irradia una certa criticità nei confronti del Vaticano ed il suo richiamo alla moralità, in questa vergognosa impasse. Un richiamo che ai più sembrerebbe doveroso e rispettabile, ma che a questo signore sembrerebbe un’ingerenza – anche se ha usato termini più coloriti – negli affari italiani. Intervengo in segno di rispetto verso i nostri connazionali che a quanto pare sono loro a rischiare di rimanere confusi dopo le parole del Senatore e non la nazione dopo quelle del cardinale Bertone.
Un consiglio spassionato: una rispolveratina di storia (2000 anni di diplomazia vaticana?), un full immersion di diritto internazionale (un eletto all’estero dovrebbe almeno conoscerne i rudimenti) ed ultimo un accenno di cognizione della lingua italiana che fondamentalmente è la lingua madre del signore in questione perché ritengo sia un’aberrazione la storpiatura che questo uomo ne fa quotidianamente.
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