La rilevazione tra il 26 e il 29 ottobre di “Spin Con” (www.spincon.it l’istituto sondaggi on-line) mette in evidenza il “crollo” della fiducia in Napolitano che va di pari passo con la “frana” dei consensi verso Mario Monti, il premier voluto proprio dal Presidente della Repubblica. Il giudizio su Monti e’ negativo per il 63,2% (molto positivo per l' 8,4%; positivo per il 28,4%). Ancora peggiore e’ il giudizio sul Governo: la percentuale degli scontenti schizza al 68%. Numeri amari anche per Napolitano. Per la prima volta, la maggioranza assoluta degli italiani boccia l'operato del Presidente della Repubblica. Alla domanda: “Quale e’ il suo giudizio sull'operato del Presidente della Repubblica?” la somma tra “molto positivo” 18,2% e “positivo” 28,7% raggiunge il 46,9%, mentre tra “molto negativo” 27,6% e “negativo” 25,5% la percentuale degli scontenti e’ il 53,1%. E’ un significativo “rovesciamento” della situazione. Questa notizia non e’ stata pubblicata in bella vista dai “giornaloni” di “regime” amanti della “democrazia”. Finalmente la maggioranza del popolo si e’ “svegliata”! Fino a ieri Monti si “esaltava” per il giudizio positivo degli italiani a lui e al suo governo, e Napolitano ne andava “tronfio”. Un anno fa Napolitano ha “cancellato” la sovranità popolare. L’Italia e’ stata “deliberatamente” divisa in due parti: le “caste” (banche, parlamentari, magistrati, apparato burocratico ecc.) e il “popolo”. Le “caste” salvate da ogni e qualsiasi ridimensionamento, il “popolo” invece chiamato a fare tutti i sacrifici necessari, e anche di più, per sanare il Paese e per mantenere intatti tutti i “privilegi” delle “caste”. Finalmente i cittadini si rendono conto che tanto Napolitano quanto Monti non sono affatto difensori dei diritti del popolo, ma hanno attuato una politica di “sfruttamento” e di “ingiustizia”: e parlano di “equità”! Di fronte agli ultimi dati negativi dell’Istat (Istituto nazionale di statistica) Monti continua a dire che va tutto bene e fra poco usciremo dalla crisi (la Merkel prevede che continui per almeno altri 5 anni). Ora i cittadini hanno aperto gli occhi accorgendosi che “sono stati presi in giro”. E’ ora che Napolitano e Monti vadano ai “giardinetti” marchiati a fuoco per aver rovinato il Paese. Non si deve aver paura di abbattere tutto, se nei cittadini, di qualunque tendenza politica, e’ comune la volontà di edificare uno Stato nuovo. L’Italia e’ stata ricostruita dopo la seconda guerra mondiale grazie a uomini animati dalla concorde volontà di ricostruire. Ora dovrebbe essere più facile. Pero’ occorrono nuove personalità, capaci e oneste, “votate al bene comune” che possono essere reperite tra gli “onesti” che sono la stragrande maggioranza e, come nel dopoguerra, avverrà un secondo “miracolo economico”. Angelino Alfano e Matteo Renzi potrebbero essere gli artefici, ma prima dovranno essere cacciati via tutti i “dinosauri” della politica ed “impedire” ai vari “Fiorito” di entrare in politica per “arricchirsi” personalmente.
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