Tutti dimostrano per sé stessi un’enorme comprensione che non hanno per gli altri. Nascondono la propria “immoralità privata” ma sono pubblicamente severi, intransigenti e virtuosamente irreprensibili. Quasi fossero dei santi. Secondo Socrate tutti agiamo per raggiungere il meglio, ma purtroppo a volte non si capisce quale sia questo “meglio”. Il giudizio sul bene e sul male dipende dall’egoismo. Perfino il ladro dice: “Se i miei genitori mi avessero fatto benestante, non sarei ladro”. Insomma rubando vuol compensare un’ingiustizia sociale. Se questo vale per il ladro, figurarsi per gli uomini “perbene”. Quanti si giustificano perche’ non pagano le tasse? Quanti ammettono di avere abbandonato il posto di lavoro nell’orario di ufficio? Sì, poverini, perche’ erano stanchi, perché avevano qualcosa d’importante da fare. Sono pronti a rimproverare gli altri per non essere con loro comprensivi. Per le persone “di buon senso” i politici odierni sono tutti (o quasi) dei “farabutti”. Ma troppi dimenticano che i governanti del passato si sono macchiati dei peggiori crimini. La realtà e’ che oggi il piu’ dei politici non si arricchiscono. E’ vero che sono ben pagati. E’ vero che sono ossequiati come “sovrani” e hanno molti “privilegi”, ma concluso l’incarico tornano alla vita privata e la loro pur “generosa” pensione non li annovera certo fra i grandi ricchi. La qualifica di “ladri” e di “disonesti” che gli attribuiamo e’ giusta? Nessuno parli poi degli ex Presidenti del Consiglio o della Repubblica come dei “profittatori”. Rimproverare loro, come si fa talvolta, qualche piccolo lusso borghese e’ solo una miserabile forma di “cattiveria”. Diciamolo! La prima “molla” dei politici e’ l’ambizione ed il loro “narcisismo” e’ di essere ricordati come “benefattori della nazione. Loro credono di agire per il meglio, e se non ci riescono dovremmo pur capirlo, no? Il compito e’ fin troppo difficile. Attualmente, per esempio, per salvare l’Italia ci vorrebbe un “miracolo” e chi dei nostri politici e’ in grado di farli? L’idea che ha dato il “successo” a Beppe Grillo e che, momentaneamente, gli ha fatto raccogliere molti consensi (in verità in via di “squagliamento”) e’ stata quella di sostituire gli attuali “parlamentari” con “cittadini qualunque ma onesti”. Dimenticando che “tutti gli attuali politici ladri” erano dei “cittadini”. Non si vede perché “i nuovi politici” non dovrebbero essere anche loro ladri. Se non siamo soddisfatti come un autista guidi un autobus non basta sostituirlo con una persona qualunque, ma con un “autista qualificato”. Grillo, e certa opposizione, vuole “sfasciare” tutto perche’ ha un “disagio esistenziale”. Vuole dare la colpa agli altri dei propri mali. Grillo stesso ha dichiarato di essere un “delinquente”!
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