lunedì 17 dicembre 2012

La fine di un mito.

Su RaiNew24 con “sconcerto” ho assistito in diretta la fine politica di Silvio Berlusconi. Alla fine di un “mito”. Un grazie “immenso” per quello che hai fatto Silvio, ma il tuo tempo ormai e’ finito. Francamente ho fatto fatica a riconoscere in Berlusconi quella persona che appariva in Tv con una “maschera” inespressiva del volto e di quanto “confusamente” andava dicendo mentre era intervenuto alla presentazione dell’ennesimo libro di Bruno Vesta. Ero incredulo, possibile che quello era Berlusconi? Non ha piu’ una chiara linea politica, dice tutto e il contrario di tutto. Un giorno Monti e’ il nemico da abbattere e il giorno dopo e’ il “candidato dei moderati”. Nel giro di pochi giorni si e’ ritrovato “isolato” e “abbandonato” da molti dei suoi. La politica ha le sue regole ferree che, se non rispettate, distruggono anche i “miti”. Ne aveva ad iosa di motivi per non ricandidarsi ed intelligentemente aveva indicato Angelino Alfano segretario del Pdl accettato all’unanimità’ (meno tre voti) dai duemila ed oltre delegati del consiglio nazionale. Perche’ Berlusconi continua con le sceneggiate? Ora c’informa che e’ fidanzato! Quale peso politico può avere questa dichiarazione? Il ruolo che ora spetta a Berlusconi e’ quello di rimanere dietro alle quinte per aiutare Alfano e le molte altre valide persone che sono nel Pdl, come, ad esempio, Giorgia Meloni e Guido Crosetto, a tessere la nuova tela per rilanciare il partito che deve essere il partito degli “onesti” dei “competenti” e di chi fa politica per essere al “servizio del cittadino” e non per farsi gli affari propri. Il Pdl ha fatto bene a far cadere Monti che, a suo dire, dall’orlo del precipizio in cui si trovava l’Italia nel novembre 2011, oggi, dopo un anno che ha governato, l’ha fatta “sprofondare” in un profondo “precipizio” e nessuno sa come venirne fuori. Berlusconi ha commesso “karakiri” indicando premier Mario Monti di una coalizione che va da Casini a Montezemolo e dal Pdl alla Lega Nord. Questo fa intendere che Silvio Berlusconi non ha piu’ le idee chiare e che e’ giunto il momento che si conceda il “giusto riposo” come anche lui si e’ augurato di poter godere. A torto o a ragione, e’ ormai inviso da moltissimi governanti di tutto il mondo e ha contro quasi tutti i media mondali e nazionali. Possibile che una persona di talento e d’intelligenza non comune Berlusconi non abbia capito che ormai e’ fuori da qualsiasi gioco politico e non può piu’ restare a capo del suo partito? Lo scrivo con grande dispiacere, non l’avrei mai voluto scrivere, lo faccio perche’ voglio bene sia a Berlusconi che al Partito. Anche i grandi uomini, prima o poi, se non si ritirano al momento giusto, “affondano miserabilmente” e la storia non li ricorderà come meritano di essere ricordati. Berlusconi ha ancora l’occasione per uscire a testa alta e dignitosamente dalla vita politica e tutti (compresi gli avversari politici) gli riconosceranno i suoi meriti che, nonostante tutto, sono moltissimi.



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