Corte di Cassazione Spagnola si è definitivamente pronunciata sulla vicenda Telecinco confermando la piena assoluzione di tutti gli interessati e la totale insussistenza dei fatti contestati. Sono così terminati oltre 10 anni di processo che era stato avviato dalla Procura di Milano con l’invio degli atti ai colleghi spagnoli. Si chiude quindi un altro processo, l’ennesimo avviato dalla Procura Milanese, con il pieno riconoscimento della assoluta correttezza d’agire di Silvio Berlusconi e dei direttori della Fininvest. Non sarebbe opportuno che i Magistrati milanesi, la sinistra e tutta la stampa italiana, che per anni ha utilizzato questo processo contro Silvio Berlusconi per infangarlo, finalmente si scusassero? Gli italiani non credono ciecamente in Berlusconi, né lo ritengono un santo. Lo votano perché sono certi che sia in grado di far qualcosa di buono per l’Italia. Vogliono al governo qualcuno con un po’ di buon senso, che ha le idee chiare di cosa fare e lo faccia con competenza e determinazione. Che sappia ridare non solo autorità ma soprattutto autorevolezza allo Stato. Il disegno diabolico della sinistra, appoggiata da una parte della magistratura e da moltissimi media, in questi ultimi 15 anni è stato chiaro per eliminare Silvio Berlusconi. Non vi sono stati limiti allo allo "sputtanamento" del nemico. Tanto ciò che conta è insinuare il sospetto, l’ipotesi di reato: non la condanna. Intanto appiccichiamogli il marchio d’infamia: non se ne libererà più. Il tutto ovviamente grazie alla sinistra, a dei pessimi magistrati ed ai media. Berlusconi non è stato condannato nelle aule dei tribunali dopo un processo, in seguito a prove ed a sentenze dei magistrati. È stato condannato dalle procure rosse che hanno trasformato il sospetto in reato certo. L’opinione pubblica pensa: uno che è accusato di tanti reati non può certo essere un galantuomo. È stato assolto? Perché può permettersi ottimi avvocati, perché è un furbastro. Un furbastro ma non un galantuomo. E un buon quaranta per cento degli italiani l’ha assassinato pensando così. In Italia la magistratura ha inteso dominare i poteri legislativo ed esecutivo stabilendo, magari, chi ha il diritto di fare politica e chi no. Ora al governo c’è Berlusconi ed il Parlamento finalmente varerà la riforma della giustizia per ristabilire i ruoli: il Parlamento fa le leggi e la magistratura deve applicarle. Il governo viaggia spedito per raggiungere tutti gli obiettivi che faranno "rialzare l’Italia". In soli due mesi ha varato una serie di provvedimenti utili a far ripartire il Paese e a metterlo al riparo dalla crisi che sta colpendo l'Occidente. La soluzione Alitalia è vicina e la fine dell'emergenza rifiuti a Napoli è stato un grande successo che ha riabilitato l’Italia avanti l’opinione pubblica mondiale. Incredibilmente la quasi totalità dei media, escluso un giorno, ha totalmente ignorato la notizia della clamorosa capacità dimostrata da Berlusconi di risolvere in 58 giorni il problema dei rifiuti a Napoli. Quei rifiuti erano il frutto di 14 anni d’amministrazioni di sinistra. Berlusconi ha appoggiato incondizionatamente l'opera di Bertolaso, concedendogli risorse ed autonomia operativa. Ha messo in campo l'esercito. I camion dei camorristi sono stati allontanati dalle discariche. L'ordine pubblico è stato mantenuto. I napoletani non hanno subito reagito bene alle rassicurazioni del premier. Scettici da anni di promesse mancate, ritenevano che l'emergenza non sarebbe mai finita. Napoli ha invece voltato pagina, è ritornata meritatamente una delle più belle città europee. Silvio non ha solo risolto l'emergenza rifiuti: ha fatto molto di più. Ha ridato la speranza di una vera rinascita di Napoli e dei campani. Per i partecipanti al G8, il prossimo anno alla Maddalena, Berlusconi ha lanciato la proposta di una crociera nel golfo di Napoli per ammirarne le sue bellezze. Un grande omaggio alla città. E subito si sono messe in moto mille iniziative come solo i napoletani sono capaci di fare. Soltanto con buone idee come queste si possono cambiare la realtà socio/culturale ed economica di Napoli e dell’intera Campania. Berlusconi uomo del Nord, ma che ama l’Italia intera, per rilanciare l’intero Paese è significativo che abbia voluto partire da Napoli, che tante volte è stata al centro e la protagonista della storia d’Italia. Finalmente, grazie al Governo Berlusconi, si è avviata una svolta politico/culturale che, con l’ausilio della tecnologia, consentirà all’Italia di recuperare una maggiore competitività. È finito il tempo dei "NO" ideologici a qualsiasi progetto di sviluppo. Nonostante la gravissima recessione internazionale, il sistema imprenditoriale italiano sembra che sia stia adattando alle sfide della nuova competitività. Nel dopoguerra, sino quasi ai primi anni novanta, l’interscambio commerciale era relativamente più facile, grazie ai blocchi comunisti che limitavano la concorrenza solo a metà del Mondo e grazie alla svalutazione della moneta che si potevano fare. Ora la competizione è molto più difficile. In conformità a questo il governo ha varato provvedimenti per rafforzare il sistema produttivo e per far aumentare il consumo interno. Producendo ad un certo ritmo le industrie potranno farlo a costi sempre più competitivi che gli permetteranno di esportare meglio i loro prodotti. E, proprio per raggiungere questo obbiettivo, il governo Berlusconi ha messo a punto un "Piano promozionale straordinario" di rilancio dell'immagine dell'Italia, al quale verranno destinati 20 dei 35 milioni di euro stanziati per il Made in Italy nel 2009. Nonostante tutto questo, fatti e non chiacchiere, per Nino Randazzo "L’Italia rischia il crepuscolo della democrazia". Non c’è che dire, una bella frase ad effetto. Testimonia però che il Pd non è per niente dissimile agli ex PCI, PDS. Continua a sobillare, a non avere idee e progetti, e continua a demonizzare l’avversario. Caro Nino no, no così non va!
lunedì 4 agosto 2008
I passi di Berlusconi per "far rialzare" l'Italia.
Corte di Cassazione Spagnola si è definitivamente pronunciata sulla vicenda Telecinco confermando la piena assoluzione di tutti gli interessati e la totale insussistenza dei fatti contestati. Sono così terminati oltre 10 anni di processo che era stato avviato dalla Procura di Milano con l’invio degli atti ai colleghi spagnoli. Si chiude quindi un altro processo, l’ennesimo avviato dalla Procura Milanese, con il pieno riconoscimento della assoluta correttezza d’agire di Silvio Berlusconi e dei direttori della Fininvest. Non sarebbe opportuno che i Magistrati milanesi, la sinistra e tutta la stampa italiana, che per anni ha utilizzato questo processo contro Silvio Berlusconi per infangarlo, finalmente si scusassero? Gli italiani non credono ciecamente in Berlusconi, né lo ritengono un santo. Lo votano perché sono certi che sia in grado di far qualcosa di buono per l’Italia. Vogliono al governo qualcuno con un po’ di buon senso, che ha le idee chiare di cosa fare e lo faccia con competenza e determinazione. Che sappia ridare non solo autorità ma soprattutto autorevolezza allo Stato. Il disegno diabolico della sinistra, appoggiata da una parte della magistratura e da moltissimi media, in questi ultimi 15 anni è stato chiaro per eliminare Silvio Berlusconi. Non vi sono stati limiti allo allo "sputtanamento" del nemico. Tanto ciò che conta è insinuare il sospetto, l’ipotesi di reato: non la condanna. Intanto appiccichiamogli il marchio d’infamia: non se ne libererà più. Il tutto ovviamente grazie alla sinistra, a dei pessimi magistrati ed ai media. Berlusconi non è stato condannato nelle aule dei tribunali dopo un processo, in seguito a prove ed a sentenze dei magistrati. È stato condannato dalle procure rosse che hanno trasformato il sospetto in reato certo. L’opinione pubblica pensa: uno che è accusato di tanti reati non può certo essere un galantuomo. È stato assolto? Perché può permettersi ottimi avvocati, perché è un furbastro. Un furbastro ma non un galantuomo. E un buon quaranta per cento degli italiani l’ha assassinato pensando così. In Italia la magistratura ha inteso dominare i poteri legislativo ed esecutivo stabilendo, magari, chi ha il diritto di fare politica e chi no. Ora al governo c’è Berlusconi ed il Parlamento finalmente varerà la riforma della giustizia per ristabilire i ruoli: il Parlamento fa le leggi e la magistratura deve applicarle. Il governo viaggia spedito per raggiungere tutti gli obiettivi che faranno "rialzare l’Italia". In soli due mesi ha varato una serie di provvedimenti utili a far ripartire il Paese e a metterlo al riparo dalla crisi che sta colpendo l'Occidente. La soluzione Alitalia è vicina e la fine dell'emergenza rifiuti a Napoli è stato un grande successo che ha riabilitato l’Italia avanti l’opinione pubblica mondiale. Incredibilmente la quasi totalità dei media, escluso un giorno, ha totalmente ignorato la notizia della clamorosa capacità dimostrata da Berlusconi di risolvere in 58 giorni il problema dei rifiuti a Napoli. Quei rifiuti erano il frutto di 14 anni d’amministrazioni di sinistra. Berlusconi ha appoggiato incondizionatamente l'opera di Bertolaso, concedendogli risorse ed autonomia operativa. Ha messo in campo l'esercito. I camion dei camorristi sono stati allontanati dalle discariche. L'ordine pubblico è stato mantenuto. I napoletani non hanno subito reagito bene alle rassicurazioni del premier. Scettici da anni di promesse mancate, ritenevano che l'emergenza non sarebbe mai finita. Napoli ha invece voltato pagina, è ritornata meritatamente una delle più belle città europee. Silvio non ha solo risolto l'emergenza rifiuti: ha fatto molto di più. Ha ridato la speranza di una vera rinascita di Napoli e dei campani. Per i partecipanti al G8, il prossimo anno alla Maddalena, Berlusconi ha lanciato la proposta di una crociera nel golfo di Napoli per ammirarne le sue bellezze. Un grande omaggio alla città. E subito si sono messe in moto mille iniziative come solo i napoletani sono capaci di fare. Soltanto con buone idee come queste si possono cambiare la realtà socio/culturale ed economica di Napoli e dell’intera Campania. Berlusconi uomo del Nord, ma che ama l’Italia intera, per rilanciare l’intero Paese è significativo che abbia voluto partire da Napoli, che tante volte è stata al centro e la protagonista della storia d’Italia. Finalmente, grazie al Governo Berlusconi, si è avviata una svolta politico/culturale che, con l’ausilio della tecnologia, consentirà all’Italia di recuperare una maggiore competitività. È finito il tempo dei "NO" ideologici a qualsiasi progetto di sviluppo. Nonostante la gravissima recessione internazionale, il sistema imprenditoriale italiano sembra che sia stia adattando alle sfide della nuova competitività. Nel dopoguerra, sino quasi ai primi anni novanta, l’interscambio commerciale era relativamente più facile, grazie ai blocchi comunisti che limitavano la concorrenza solo a metà del Mondo e grazie alla svalutazione della moneta che si potevano fare. Ora la competizione è molto più difficile. In conformità a questo il governo ha varato provvedimenti per rafforzare il sistema produttivo e per far aumentare il consumo interno. Producendo ad un certo ritmo le industrie potranno farlo a costi sempre più competitivi che gli permetteranno di esportare meglio i loro prodotti. E, proprio per raggiungere questo obbiettivo, il governo Berlusconi ha messo a punto un "Piano promozionale straordinario" di rilancio dell'immagine dell'Italia, al quale verranno destinati 20 dei 35 milioni di euro stanziati per il Made in Italy nel 2009. Nonostante tutto questo, fatti e non chiacchiere, per Nino Randazzo "L’Italia rischia il crepuscolo della democrazia". Non c’è che dire, una bella frase ad effetto. Testimonia però che il Pd non è per niente dissimile agli ex PCI, PDS. Continua a sobillare, a non avere idee e progetti, e continua a demonizzare l’avversario. Caro Nino no, no così non va!
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