Il Globo & La Fiamma - Australia
Venerdi 24 dicembre 2010
Il Presidente della Repubblica e’ stato categorico: “Opererò in ogni circostanza, secondo regole e prassi costituzionali cui intendo doverosamente attenermi, nei limiti del mio ruolo e delle obiettive possibilità, tenendo ben conto della volontà espressa dal corpo elettorale nel 2008. Opererò soprattutto perché ora e nel futuro, indipendentemente dalla definizione delle soluzioni di governo, si realizzi quello spirito di condivisione di cui ho detto”. Napolitano ha attribuito al voto del 14 dicembre non un valore puramente numerico, ma “politico” come, in effetti, e’ stato. Quindi, chi pensava e pensa ancora ai “ribaltoni” si metta il cuore in pace. Se qualche “maneggione” tentasse di sovvertire la volontà popolare espressa con il voto del 2008 i cittadini lo riterrebbe un grave affronto alla democrazia. Napolitano ha sbarrato definitivamente la strada ai governi di “fantasia”. Ha indicato chiaramente che ogni crisi di governo deve essere risolta dal popolo “sovrano” che deve scegliere con il voto il Premier ed il programma da lui proposto. Il voto del 14 dicembre ha indotto il Presidente della Repubblica a sottolineare questo importante principio “snobbato” dai “maneggioni” di professione, ma sancito all’articolo uno della Costituzione. Napolitano, nonostante qualche sua grave inadempienza (come il continuare a proteggere Fini), ha finalmente detto, senza alcun equivoco, che e’ “sacro” il valore del risultato elettorale. Diciamolo forte e chiaro. Chi trasforma la competizione politica in scontro personale, chi usa "l’antiberlusconismo", come fosse una religione ed una ragione di vita, sobilla violentatori e picchiatori per passione o professione. Continuare a ripetere, come dischi rotti, che Berlusconi è brutto, sporco e cattivo, un gangster, un mafioso, uno che pensa solo a se stesso (e lo si va a dire nelle scuole ai giovani studenti) non può che produrre azioni violente del tipo di quelle viste recentemente a Roma e non solo, crea mani assassine come abbiamo visto l'anno scorso in Piazza Duomo a Milano. L'Italia ha già vissuto momenti dolorosi di aspro e sanguinoso conflitto: deve essere responsabilità di tutti impegnarsi affinché ciò non avvenga mai più. Occorre che gli interessi collettivi prevalgano sugli interessi di parte. Dobbiamo tutti contribuire a rasserenare il clima politico. Basta con la personalizzazione della politica! Che si discuta di contenuti. Forse che l'opposizione, sia essa di destra o di sinistra, si ritrova a corto di argomenti di fronte ad un governo del fare? Forse che non ha null'altro da opporre se non l'urlo fanatico del “tutto tranne Berlusconi”? Se non ci fosse Silvio, magari la smetterebbero di “rompere”, forse tornerebbero a fare politica normale, magari si parlerebbe di cose concrete, anziché solo e sempre di lui. Ma il loro “obbiettivo” e’ chiaro. Hanno pensato che denigrando continuamente Berlusconi, molti cambiassero idea. Sono partite le calunnie, le mille inchieste campate per aria, gli scandali, le escort, le leggi ad personam, il “bunga bunga”. Hanno avuto il compito facilitato da certi Pubblici Ministeri e dalla maggior parte dei media. Una “esplosione” atomica che avrebbe distrutto chiunque. Si inventano le accuse, le si diffondono con l’informazione schierata come un plotone di esecuzione. Le procure passano le informazioni che non provano nulla, i media le “pompano” e si crea il mostro da sbattere in prima pagina. Un circolo vizioso per distruggere il nemico. Ma gli italiani non ci sono cascati e, imperterriti e sempre piu’ numerosi, hanno continuato a votare Silvio. Sono stati cosi’ “fessi” da non accorgersi di aver esagerato perdendo qualsiasi credibilità. Se anche ci fosse stato un minimo di fondamento in tutte le loro accuse, si sono bruciati per la smania incontenibile di far fuori il loro nemico accecati dall’odio. L'opinione generale dell’italiano medio, cioè la maggioranza dell’elettorato, ammira le virtù pubbliche di Berlusconi e invidia quelle private. Certo Silvio ha le sue colpe, di sicuro non ha fatto tutto quello che aveva in mente. Scrissi piu’ volte che avrebbe dovuto presentare le riforme in parlamento e discuterle lì, anziché trattare all’infinito prima di presentarle. Ha dato l’immagine di essersi fatto trascinare nei tira e molla della politica delle chiacchiere e dei compromessi. Nonostante tutto, in questi due anni e mezzo e nei suoi governi precedenti, di cose ne sono state fatte tante, ma se ne potevano fare di più. La sinistra è maestra della disinformazione ed e’ riuscita a coprire, i grandi risultati raggiunti da Berlusconi, sotto una coltre puzzolente di “sterco”. Una certa parte della magistratura ha messo in piedi “teoremi” infondati e la stragrande maggioranza dei media sono stati la loro grancassa. Purché non si parli d’altro, purché si nascondano le cose buone fatte, purché si chiudiamo gli occhi ai cittadini. La sinistra ha infarcito la testa degli italiani di “fesserie”. Ha sovvertito i principi basilari della democrazia e li spaccia per “normale” politica. Non è affatto normale che un governo “democraticamente” eletto non sia libero di governare. Non è normale che dei parlamentari eletti per sostenere un certo programma di governo cambino idea. Non è normale che il presidente della Camera faccia politica attiva e si intromette nelle decisioni del governo. Non è normale che pretendano le dimissioni del Presidente del Consiglio per sostituirlo con uno non eletto. Non è normale che cerchino di formare un governo con i partiti che hanno perso le elezioni. Non è normale che pretendano di farlo senza passare per il voto. Non è normale che pretendano di stravolgere il voto degli italiani senza chiedere il loro parere. Speravano di esserci liberati dai giochi delle tre carte della prima Repubblica. Vengono a raccontarci che la nostra e’ una democrazia parlamentare, che i parlamentari non hanno vincolo di mandato. Basta, una buona volta, a raccontare “balle”. Basta con le “bugie” che gli avversari di Berlusconi raccontano ogni giorno. Hanno voluto far credere che Silvio era ed e’ il problema, non e’ cosi’. Il problema non e’ essere “berlusconiani” o “antiberlusconiani”, il problema e’ il tradimento del mandato elettorale che si vuole calpestare. La maggioranza silenziosa, che e’ poi quella che vota per Berlusconi, non manifesta in piazza, non spacca vetrine e non bruciare automezzi, attende “democraticamente” lo svolgersi degli eventi. Fa “schifo” vedere i “maneggioni” dei politicanti di professione impegnarsi per stravolgere la volontà popolare e porre l’Italia in grave pericolo sociale ed economico. A loro “frega niente un tubo” se l’Italia va in malora. A loro importa “occupare” il potere per appagare la loro “megalomania” e pensare ai loro “sporchi” interessi personali. Ma ci prendono tutti per “idioti”? Prima mettono in crisi il governo e poi ci vogliono far credere che lo fanno per il bene dell’Italia. Vogliono fare un governo di “salute pubblica” evitando le elezioni per affrontare meglio la crisi economica che continua ad infuriare. Se gli premevano tanto il bene dell’Italia, perché hanno messo in crisi un governo che governava anche piuttosto bene? Perché non l’hanno sostenuto? Questi “maneggioni” irresponsabili debbono stare attenti ad abusare della pazienza di chi e’ veramente “democratico”. C’e’ una cosa pero’ di cui possiamo gioire. Gli “eversori” ed i “traditori” sono stati “accantonati” dalle dichiarazioni del Presidente della Repubblica. Decisamente per loro non c’e’ piu’ futuro. Buon Natale e Felice Anno Nuovo.
Nessun commento:
Posta un commento