Il Globo & La Fiamma - Australia
Venerdi 21 gennaio 2011
Siamo davvero tutti uguali davanti alla legge? Vi e’ mai capitato di essere trascinati in tribunale senza avere i soldi per difendervi? Come potete far valere le vostre ragioni? Trecento milioni di euro ha speso Berlusconi per difendersi dalle accuse “fasulle” della magistratura, molte delle quali squagliatesi come neve al sole. Mi domando se una cosa del genere fosse capitata ad un cittadino non ricco come lui. Sarebbe già incarcerato e buttata via la chiave della cella. Berlusconi e’ l’uomo più perseguitato al mondo, ma e’ grazie ai suoi soldi e alla sua capacità psicologica di resistenza, che oggi sono palesi le “aberrazioni” di alcuni magistrati. Ruby, diciassettenne al tempo del fatto, nega di avere avuto rapporti sessuali con Berlusconi ed anche lui lo nega. Come si possa ritenere evidente un fatto per cui non vi sono testimoni oculari e che entrambi gli interessati negano? Il magistrato mette insieme prove “risibili” e ci costruisce sopra un “teorema”. Soltanto nel corso del dibattimento esso verrà smontato dai difensori, ma intanto le spese per l’accusato corrono. E’ evidente che la legge “non” e’ uguale per tutti. Il magistrato non spende manco un centesimo tu, per difenderti, spendi denaro che ti viene sottratto impudentemente. Silvio e’ stato sottoposto a 105 indagini e 28 processi (10 assoluzioni, 13 archiviazioni e 5 sono ancora in corso, ora si aggiunge il caso Ruby). La cosa “strana” e’ che “tutto” e’ avvenuto “dopo” il suo ingresso in politica. I suoi difensori sono stati impegnati in 2560 udienze con piu’ di 1000 magistrati. Altri trecento milioni (forse piu’) ha speso lo Stato italiano. Ai magistrati non interessa un “tubo” di tutto questo spreco di denaro, intanto i soldi non sono loro ed il “fango” non colpisce loro ma il malcapitato che perseguitano. Avete mai letto che uno dei magistrati che ha sbagliato abbia pagato i danni alla vittima? Mai. Se qualche volta e’ stato pagato, lo ha fatto lo Stato con i soldi del contribuente. Grazie sempre alla sua ricchezza, Berlusconi ha potuto spiegare le sue ragioni tramite una delle reti televisive di proprietà della sua famiglia. Cosi’ gli italiani hanno potuto ascoltare le sue parole senza “filtri” o manomissioni a cui certa stampa ci ha abituati. Se non fosse stato cosi’, si sarebbe potuto ragionare solo sul “si dice” e sulle “interpretazioni” di certi giornalisti. D’altra parte Berlusconi ha tentato d’intervenire telefonicamente a “Ballaro’” nel corso della trasmissione Rai incentrata sul caso Ruby, ma il conduttore Giovanni Floris gliel’ha impedito. E’ evidente, anche ai piu’ “antiberlusconiani”, che l’operazione messa in atto dai Pubblici Ministeri milanesi e’ portata avanti in stretta collaborazione con i giornali e la Tv di sinistra, basta leggere “La Repubblica”, “Il Fatto” ma non solo. Non sono notizie le “accuse”, ma le “condanne”, quando ci sono. Non sono notizie le frasi fra “virgolette” attribuite a qualcuno e che “sarebbero” state dette. Soprattutto non sono notizie le “ipotesi” e invece certi giornali “interpretano” per scrivere articoli di “fantasia”, tutti al “futuro” o al “condizionale”. E’ notizia: “E’ avvenuto questo”, non e’ notizia: “Potrebbe accadere questo”. Riguardo alle dichiarazioni di Berlusconi rese al Tg4, non c’e’ alcun motivo per dubitare della sua sincerità. Ha fatto bene a rispondere con tempestività per arginare, in qualche modo, l’ondata del fango. Sicuramente ora la solita sinistra si “straccerà” le vesti nel dire che Berlusconi usa le sue televisioni per difendersi anziché andare dai magistrati. Non e’ cosi’: Berlusconi ha un suo collegio di difesa che lo difenderà in tribunale. Ma, guarda caso, due ore dopo su RaiTre, a “Che tempo che fa”, Fazio intervistava Fini. “Gianfrego” non ha attaccato Berlusconi con la disperazione di Bersani, che si è messo a urlare: vergogna, vergogna, il mondo ci guarda! Fini e’ stato piu’ “furbo”. Ha detto che i magistrati sono belli, buoni, bravi e stanno “salvando” l’Italia. Li ha elogiati e lisciati. Come poteva non farlo? I suoi “compagni” giudici, nonostante ormai sia universalmente noto che sia stata commessa una truffa ai danni del partito di AN, hanno chiesto l’archiviazione (non ancora avvenuta) del “vergognoso” affare di Montecarlo. Gianfrego” continua ad essere indagato per “truffa aggravata” e “spera” che la cosa cada nel “dimenticatoio”. Fini ha scommesso tutto il suo futuro politico sulla magistratura. Ha capito che l’alleanza con certa magistratura e’ l’unica arma che gli rimane. Sperando di far fuori Berlusconi ci ha provato per anni in Parlamento mettendogli continuamente i bastoni tra le ruote. Si e’ giocato tutto sulla sfiducia del 14 dicembre. E anche lì ha fallito. Ha sempre tramato il “golpe” di palazzo, perché sa di non avere i voti e, per giunta, ora il Fli gli si e’ pure sgonfiato. La “sparata” della Boccassini arriva appena in tempo. E’ una boccata di ossigeno. Una nuova illusione per tirare a campare. Fini questo lo sa. Infatti, ha voluto ringraziare il partito dei giudici. In vista della ripresa dell’attività’ parlamentare, Berlusconi ha “coalizzato” intorno al governo un discreto “gruppo” di parlamentari “responsabili” per avere la maggioranza e continuare a governare per portare a termine la legislatura varando importanti riforme. E’ il tempo di pensare alla riconversione industriale, alla competitività sul mercato internazionale, al lavoro per i giovani, alla riforma del Parlamento e molto altro, ma ecco che, “stranamente”, scoppia la bomba Ruby. Il 20 agosto 2010 scrivevo che la lotta tra il “vecchio” e il “nuovo” era iniziata sin dal 1994. Berlusconi e’ odiato per il “nuovo” che rappresenta. Da’ fastidio alle “caste” al potere da molti anni. Se vince Berlusconi la “cuccagna” assicurata dalla prima Repubblica e’ finita. La “casta” della magistratura, che ha fiutato il pericolo mortale, vuol togliere di mezzo Berlusconi sgombrando la strada alla “restaurazione”. Gli avversari di Berlusconi, in primis Fini, vogliono far intendere, agli ingenui, che si tratta di una lotta “democratica” e di “moralità”. E per darla a bere al popolo, che considerano “idiota”, sostengono che sia necessario un governo di “salute pubblica” allontanando chi ha vinto “democraticamente” le elezioni. Sono loro gli “eversori” non Berlusconi. Pur di “sloggiare” Berlusconi, presidente del Consiglio non in virtù di un colpo di Stato, ma per volontà degli elettori italiani, negli ultimi 17 anni si sono messe in atto tutte le strategie piu’ “illegali” e “calunniose”. Ed ecco che, dopo aver perso tutte le battaglie, la procura di Milano ha lanciato un’offensiva che “spera” essere quella risolutiva e “finale”. La stanno appoggiando con un accanimento i soliti quotidiani “terroristi”, le opposizioni di sinistra e Fini. Tutti insieme hanno ricominciato a “cantare” che Berlusconi deve andarsene per lasciar spazio ad un governo di “salute pubblica” che prenda il posto di quello eletto dai cittadini nel 2008. Se ne stanno inventando di tutte sul caso Ruby. E’ capitato loro tra le mani una minorenne che e’ stata vista frequentare le famose feste di fine settimana del premier. E via a trasformare in realtà il frutto della “fantasia malata” di certi procuratori e di certa stampa. Nelle carte che i magistrati hanno trasmesso al Parlamento ci “sarebbe” scritto che Ruby “avrebbe” detto: nessuna prova, soltanto chiacchiere. La verità e’ che questa e’ la loro “ultima” opportunita’ per “eliminare” il grande nemico. L’odio per Berlusconi e’ tale che a loro poco importa se con lui precipiterà anche l’Italia nel “baratro”. E’ scontato che Berlusconi non si arrenderà e i suoi elettori gli saranno vicini e lo sosterranno. E’ arrivato il tempo della resa dei conti con una certa magistratura e con l’irresponsabile opposizione ed i traditori. Lo scontro sarà duro, ma questa ultima battaglia dovrà essere vinta per fermare la restaurazione del “vecchio”. Una cosa e’ evidente. Quest’ultimo atto “eversivo” e’ stato organizzato per cercare di “minare” la credibilità di Berlusconi e “sputtanarlo” in mondovisione. Quello che e’ certamente avvenuto e’ che ha creato un “gravissimo danno” all’Italia grazie a quella parte della magistratura politicizzata che vuole “eliminarlo” usando, senza scrupoli, mezzi anticostituzionali e metodi da “Gestapo”. Berlusconi deve andare fino in fondo. Se tutto dovesse precipitare, chiami a raccolta i suoi elettori. Se deve uscire di scena lo deciderà il popolo, non un “golpe” degli “eversori”.
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