sabato 5 febbraio 2011

Il comportamento di Mario Baldassarri

Scritto da Bartolomeo Di Monaco

venerdì 04 febbraio 2011

Mario Baldassarri è il presidente della bicameralina che ieri ha pareggiato 15 a 15 sulla decisione che si doveva prendere per l’attuazione del federalismo.
Quando il risultato è di parità significa che la bicameralina si è espressa contro.Baldassarri è conteggiato ancora come esponente della maggioranza, nonostante sia all’opposizione e voti insieme con l’opposizione.
La maggioranza non si era preoccupata di riequilibrare la composizione della bicamerale, convinta che Baldassarre avrebbe saputo osservare un comportamento corretto, sapendo della sua posizione anomala.
Invece che ha fatto?
Anziché astenersi ha votato contro schierandosi con l’opposizione.
Ora non vi è chi non veda l’abuso e la scorrettezza.
Ho sentito che i due presidenti delle Camere intendono rivedere la composizione di tutte le commissioni, onde verificare se esse rispettino in termini proporzionali le rappresentanze politiche.
Il danno provocato dalla scorrettezza di Baldassarri è rimediabile, perché ho sentito dire che basterà che il governo comunichi ai due rami del parlamento l’emanazione del decreto legge sul federalismo, e tutto tornerà a posto. A quel punto è prevedibile che Napolitano non avrà più argomenti da opporre.
Tuttavia, il comportamento di Baldassarri ha in ogni caso complicato le cose e allungato i tempi. Non di molto, tuttavia ha mostrato che cosa si possa arrivare a compiere pur di intralciare l’azione di governo.
Ricordo che qualche giorno prima, la commissione chiamata a decidere sul caso Ruby ha visto Giovanni Consolo, del Fli, assentarsi al momento del voto, poiché il comportamento tenuto dal Fli gli sembrava un po’ troppo pretestuoso.
Avevo una certa stima in Baldassarri, ma non si finisce mai di stupirci. Tra lui e Bocchino chi riesce a vedere più la differenza?
Quello che ha combinato ieri è roba da prima Repubblica.

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