venerdì 22 aprile 2011

E' arrivato il momento dello "scontro" finale.

Nel 150esimo anniversario dell’Unità d’Italia, l’opposizione non perde occasione per dividerla. Negli ultimi giorni ha dato un’altra chiara dimostrazione che altro non e’ che una fabbrica di “menzogne” e continuamente pensa a come poter scalzare con ogni mezzo il governo “democraticamente” eletto. Nei loro disegni c’e’ persino il “colpo di Stato” prospettato “dettagliatamente” dal professore universitario Alberto Asor Rosa. L’opposizione e’ stata sepolta dalle menzogne spacciate agli italiani facendo credere che l’approvazione del “processo breve” avrebbe azzerato anche i processi del disastro di Viareggio, del terremoto dell’Aquila e del crack Parmalat. E’ una menzogna, questi processi andranno in prescrizione nel 2032 e nel 2044. Se i magistrati non riusciranno ad arrivare a sentenza, dovrebbero cambiare mestiere. In Italia ogni anno 170mila processi vanno in prescri¬z¬ione per l’in¬capacità dei magistrati che lavorano poco, hanno due mesi di vacanza, sono spesso in giro per convegni e il loro tasso di produttività e’ bassissimo. Le procure e giu¬d¬ici devono lavorare di piu’ per non venire continuamente multati dalla Corte euro¬pea dei diritti umani. I magistrati milanesi vogliono “stritolare” Berlusconi nei quattro processi in corso. L’opposizione chiede ogni giorno le dimissioni del premier. La stampa “terrorista” pubblica gossip e fango per screditare il premier, il governo e l’Italia. E il presidente della Repubblica? Interviene, eccome, ma sull'aggressione dei giudici a Berlusconi neppure una parola. L’opposizione e’ diventata pericolosissima e sta “minacciando” la democrazia ed e’ capace di gesti irresponsabili. Sta sobillando la piazza con continue manifestazioni quasi giornaliere. I partecipanti sono pochissimi “esagitati” come quel centinaio, fuori del Parlamento, a far gazzarra e ad offendere i parlamentari della maggioranza, mentre in aula si discuteva il “processo breve” approvato con 314 voti contro 296. L’opposizione, dopo aver perso con voto “palese”, che ha confermato, ancora una volta, che la maggioranza esiste ed e’ coesa, ha proposto una votazione a scrutino segreto “sicura” che la maggioranza si sarebbe “spaccata”, invece ha ottenuto 316 voti, due in piu’, il che significa che e’ stata l’opposizione a “spaccarsi”. Non poteva ricevere schiaffo peggiore. E’ un campanello d’allarme per l’opposizione che si sta “sgretolando” perche’ alcuni loro parlamentari hanno capito che l’antiberlusconismo ha fatto il suo tempo e non paga piu’. Il “processo breve”, in realtà, e’ un primo passo verso la riforma della giustizia. Una prova generale. Il governo sta dimostrando che non si ferma e che non ha paura e non si farà processare in piazza. Sono diciassette anni che l’opposizione, e parte della magistratura, le stanno provando tutte, e continuano a farlo giornalmente, ma non c’e’ niente da fare: non riescono a “cacciare” Berlusconi. Un “aiutino” l’hanno voluto dare anche Pisanu (Pdl) e Veltroni (Pd) con una loro idea “geniale”: propongono di dar vita ad un governo di “decantazione” per approvare le riforme (?!). A questo “fantasioso” governo dovrebbe partecipare chi ha perso le elezione insieme alla maggioranza, pur se sta dimostrando che governa ed ha i numeri per continuare a farlo. Pisanu e Veltroni avessero bisogno di una visita psichiatrica? Ma l’idea migliore l’ha avuta Alberto Asor Rosa ex deputato della sinistra. Negli anni settanta appoggiava le teorie terroristiche di Toni Negri. Questo “paladino” della democrazia il 13 aprile 2011 sul quoti¬diano comunista “Il manifesto” ha scritto: “Ciò cui io penso è una prova di forza che, con l’autorevolezza e le ragioni, scenda dal¬¬l’alto, instaura quello che io defini¬rei un normale “stato di emergenza”, si avvale più che di manifestanti generosi, dei carabinieri e della polizia di Stato, congela le Camere, sospende tutte le immunità parlamentari...”. Insomma, un colpo di Stato in piena regola per spazzare via il governo eletto “democraticamente” dagli italiani. Rosa esprime in modo chiaro un “sentimento diffuso” nella sinistra. Con la loro “penosa” macchina da guerra e con questi ispiratori e con questi leader come si può immaginare che la sinistra possa fare qualcosa di buono per il Paese? Pensate poi per un attimo cosa sarebbe successo se, ai tempi del governo Prodi, uomini di centrodestra avessero lanciato appelli simili. La sinistra e’ allo sbando e ha perso la ragione accecata dall’odio per Berlusconi. Che si stesse tramando da mesi qualcosa di grosso, gli italiani ne hanno sentito la “puzza” in più occasioni. Ora nessuno può piu’ far finta di non sapere ciò che si sta complottando contro il Parlamento, per il solo fatto che e’ guidato da una maggioranza che non riescono a “cacciare”. Nessuno piu’ può nascondersi dietro un dito e fingere di non vedere chi ipocritamente sbandiera alla Camera la Costituzione per primo la stava calpestando. Vogliono far passare un governo eletto dal popolo per una dittatura per “delegittimare” Berlusconi. Vogliono dare all’estero un’immagine “fortemente negativa” dell’Italia, in modo da far capire che in Italia c’e’ “pericolo” per la democrazia. Ora che Berlusconi ha deciso di ribattere chiodo su chiodo ai magistrati che lo accusano e di “presentarsi” ai processi, l’opposizione rimane “orfana” di un suo tanto caro slogan: “fatti processare”. Vorrebbe vedere Berlusconi “tremante” avanti ai giudici a chiedere scusa e perdono. Dopo tanti anni ancora non hanno capito che Silvio non e’ uomo che si fa intimorire, e’ uno strenuo combattente che piu’ l’attaccano e piu’ si carica. I magistrati sono abituati a “schiacciare” gli imputati e sono rimasti sconcertati ed irritati nel vedere che, prima e dopo le udienze, Berlusconi e’ stato applaudito a gran voce dai suoi sostenitori. Sta accadendo quello che non immaginavano: i processi sta “esaltando” il premier che potrebbe diventare una vittima della “malagiustizia”. Le cose si stanno mettendo male per certi magistrati ed una loro eventuale sconfitta avrebbe risonanza mondiale. Tutto il fango che e’ stato riversato in tutto il mondo addosso a Berlusconi si rovescerebbe sopra di loro. Chi rimborserà le decine di milioni spesi per cercare di trovare qualche colpa a carico del premier? Non hanno tutelato la giustizia, si trattava soltanto di “odio politico”. I magistrati dovranno smettere di sostituirsi al Parlamento che emana le leggi e loro le cancellano. Un esempio per tutti. Il capo della procura di Milano, Bruti Liberati, ha inviato una circolare che vieta l’arresto dei clandestini. Il Parlamento ha approvato una legge che dispone l’arresto per gli stranieri espulsi, per Bruti Liberati “Valgono le indicazioni dell’Unione Europea, non le leggi italiane”. La “strafottenza” della magistratura ha avuto inizio quando nel 1993 il Parlamento ha modificato l’art. 68 della Costituzione eliminando, di fatto, la separazione dei poteri. L’esecutivo e il legislativo sono rimasti in “balia” di molti magistrati che non hanno applicato le leggi “sgradite” alla sinistra ed hanno violentemente “osteggiato” qualunque riforma che li riguardasse. La Corte Costituzionale ha bocciato qualsiasi “scudo” che potesse “sospendere” i processi di Berlusconi per riprenderli a fine mandato. Dopo diciassette anni, nonostante le centinaia di visite della Guardia di Finanza alla ricerca di reati, malgrado i 31 processi e migliaia di udienze, Berlusconi e’ ancora “incensurato”. Ed ecco che la Procura della Repubblica di Milano si “inventa” un reato molto “infamante” per “liberarsi” di Berlusconi: “favoreggiamento della prostituzione minorile e reato di concussione”. Ma nessuno si e’ costituito parte civile come parte lesa contro Berlusconi, mentre c’e’ chi pensa di farlo contro la magistratura. Il premier si e’ sentito oggetto di un attacco intollerabile da parte di “certa magistratura” e ha accettato la sfida. Il suo atteggiamento e’ diventato estremamente “aggressivo” nei confronti dei magistrati. La sua “virulenza” verbale si spiega con la certezza della propria innocenza, ma anche perche’ ha capito che e’ arrivato il momento dello “scontro” finale. L’Italia e’ costretta ad assistere ad uno scontro istituzionale ai limiti della guerra civile, la quale, pero,’ non e’ stata iniziata da Berlusconi. Considerato che in questi 17 anni hanno fatto di tutto per impedirgli di governare e la storia si ripeterebbe se fosse rieletto premier nel 2013 (o autunno 2011 oppure primavera 2012?), Berlusconi, come d’altra parte lui stesso va da tempo dicendo, farebbe bene a rinunciare a ricandidarsi, rimanendo, comunque, alla testa del proprio partito il che significherebbe mantenere intatto lo stesso potere di prima. Facendosi da parte, potrebbe poi “divertirsi” a vedere com’e’ l’Italia ed il mondo senza di lui. E’ stato messo sulla “graticola” per circa vent’anni dai suoi alleati e dai suoi avversati e, finalmente, potrebbe vederli all’opera. Berlusconi e’ una persona straordinariamente intelligente che non si farà sfuggire questa “ghiotta” opportunità’. Ma volete scommettere che se, alle prossime elezioni politiche, il nuovo premier sarà del Pdl la magistratura, per metterlo sotto inchiesta, s’inventerà’ un altro “bunga bunga”? Buona Pasqua a tutti.

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