Il grande imbroglio
Gianluca Perricone
Giugno 2013
Su, non ci prendiamo ancora in giro: chi ha votato per i 5Stelle lo ha fatto
perchè convinto di votare Grillo e i suoi vaffa e si è ritrovato ad aver
nominato (inconsapevolmente) in Parlamento gente che con gli apriscatole non è
capace neppure di aprire un barattolo di piselli avariati. Del resto, cosa ci si
può aspettare da chi accetta di farsi caricare su un autobus per essere condotto
in località sconosciuta quasi si fosse in presenza nella versione moderna di
deportazione in un gulag?
Si ha quasi (vogliamo essere buoni...) la sensazione che l'effetto del "siete
circondati" di grillesca memoria, si stia trasformando in un "che cazzo è 'sto
boomerang", segno evidente che quell'elettorato al quale ci si deve rivolgere in
una democrazia (il giullare ligure approva l'elettore solo quando vota per la
sua 'creatura') ha già capito di essere di fronte ad un grande bluff che ha già
destinato di essere destinato ad avere vita assai breve.
Ad esempio, nello scorso weekend, sul sito del barbuto santone, si poteva
leggere un post intitolato "La bancarotta della giustizia italiana". In quello
scritto via web di tutto ci si occupava (in modo, del resto, tutt'altro che
approfondito) tranne che di malfunzionamento del 'sistema giustizia' e delle
cause che stanno riducendo il nostro sistema giudiziario ad una tragica
barzelletta per gli osservatori diEuropa e del mondo intero. Dei referendum
recentemente indetti sul tema dai Radicali, poi (e manco a dirlo), neppure un
segnale: né 'pro', né 'contro'.
Del resto, cosa ci si può aspettare da chi invoca la trasparenza e lo
streaming in rete quando gli eventi riguardano gli altri, mentre delle
proprie riunioni (quasi carbonare) non esiste neppure accenno di immagini
pubbliche? Nulla.
Qualche "cittadino" fa sapere che sarebbero in corso tentativi di
compravendita di deputati M5S. Ma in perfetto stile "vecchia politica", la
denuncia arriva via stampa anzichè tramite denuncia all'Autoritá giudiziaria.
Siamo comunque in presenza di notizia criminis e a buon intenditor poche
parole.
Insomma, il sistema del M5S ha iniziato fin troppo presto a mettere in
evidenza le caratteristiche del grande imbroglio (grande bluff se più piace, ma
la sostanza non cambia...) che lo caratterizzano. Messi di fronte al Palazzo da
cambiare, da "aprire come una scatoletta di tonno", gli esponenti grillini
(chiamiamoli "cittadini" così capiscono che ci stiamo riferendo a loro) hanno
dimostrato di essere il nulla, magari anche puliti e perbene, ma nulla più. Ma
in compenso manovrati da pericolosissimi burattinai: pericolosi per tutti, non
solo per chi va girando con un apriscatole in mano. E pensare che, mentre stiamo
scrivendo queste righe, ancora non è noto l'esito della riunione dei
parlamentari grillini sull'espulsione della senatrice Gambaro...
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