Fausto Sangiorgi per l'Ass.ne "LA TUA MANO PER LA PACE"
Tempo fa, scrissi sulla mia agenda questo pensiero: "Il capitalismo si gloria per la caduta del comunismo,
ma non sa che dovrà cadere anche lui, per ritrovarci tutti in un
solidarismo". Riflettendo spesso su questo pensiero mi sono
reso conto che un pò di verità c'è e che la globalizzazione dell'economia ,
della finanza, della cultura, dei servizi, del Mondo e di tante altre realtà
sta preparando il terreno perché ciò si verifichi nella realtà. La
globalizzazione e l'Europa delle Nazioni, che sta nascendo, spinge alla concentrazione e
centralizzazione di tutto. Per affrontare le nuove sfide del mercato e
della concorrenza stiamo assistendo a concentrazioni e fusioni di varie società
che diventano
sempre più grandi, sia in termini di potere finanziario sia
economico e culturale. Si stanno cioè creando delle multinazionali con bilanci
e mezzi finanziari stratosferici che avranno un potere di influenzare le scelte
dei politici e dell'economia mondiale. Anche le mafie di tutto il mondo si
stanno organizzando e coordinando fra di loro, per meglio svolgere i loro
affari criminosi e di corruzione. Globalizzazione, ristrutturazione, razionalizzazione, centralizzazione,
ecc. sono le parole che sentiamo citare sempre più spesso dai mass media e da
chi detiene il potere politico-economico.
I risultati più eclatanti di questa politica sono:
1) licenziamento
di migliaia di lavoratori
2) scomparsa
della classe media e divario sempre più grande fra ricchi e poveri
3) scoppio
di guerre etniche e religiose, con conseguente emigrazione di migliaia di
persone verso i paesi ricchi, come ultima speranza di salvezza e per non morire
di fame.
4) un
rafforzamento della società dell'ego, che a
parole parla di solidarietà, ma che nei fatti
la pretende dagli altri.
5) le
nuove tecnologie, dall'informatica alla robotizzazione, alla biotecnologia, non aiutano, anzi,
producono sempre più squilibri rendendo l'uomo
inutile o sempre meno importante per il ciclo
produttivo.
Molti economisti e politici decantano i fatti positivi della
globalizzazione, che tutti conoscono, e che anch'io condivido dal punto di vista teorico, credere
però che la globalizzazione porterà a sconfiggere la povertà, la disoccupazione
ecc. ecc, per creare un mondo di pace e solidale è un'utopia che non credo possibile e
che non mi sento di sostenere.
Questa politica economica darà sicuramente dei risultati
nell'immediato, ma nel medio lungo termine le cose cambieranno. Per chi sa
guardare avanti, e agli sviluppi possibili, si rende conto che andiamo verso un disastro
economico-finanziario di vastissime proporzioni e sicuramente
globale perché la globalizzazione generalizzata e senza regole, sarà dominata
dalle multinazionali e da chi detiene il potere finanziario di immensa
liquidità che può spostare da un paese all'altro spingendo un semplice tasto su
una tastiera di un computer. Le ragioni di questo sentire nascono dal fatto che non
credo nella conversione dei ricchi alla solidarietà concreta, l'esperienza
mi insegna che chi possiede molta ricchezza, difficilmente ha anche etica e fa scelte per il bene comune.
Possiamo già vedere le prime avvisaglie di questa prossima realtà, ci basta
osservare cosa sta accadendo nei mercati finanziari di tutto i mondo e nei
paesi del sud-est asiatico: la Russia, Corea del Sud, Indonesia, e molti paesi
dell'Africa sono sull'orlo del fallimento e morosità del debito estero.
L'effetto domino si sta propagando agli altri paesi dell'area e ai paesi del
Sud-America. Il
debito estero sta strozzando le economie in espansione di tutti questi paesi
che hanno perso il potere contrattuale e sono alla mercè dei creditori e degli
Stati più forti che impongono condizioni capestro per dilazionare il debito e
fare altri crediti. Questi paesi sull'orlo della bancarotta sono
costretti ad immettere sul mercato sempre maggiori quantità di materie prime di
cui sono molto ricchi perché è l'unico loro mezzo per pagare i debiti con la
conseguenza di riduzione drastica dei prezzi. La maggior parte del prodotto
interno lordo viene
utilizzato per pagare gli interessi del debito estero con la
conseguenza che non
ci sono più risorse per lo sviluppo. I paesi ricchi comprano le materie prime a costi sempre più bassi e rivendono
tecnologia ad alto valore facendosi pagare in valuta. E' diventato
un circolo vizioso senza sbocchi con conseguenze ben
immaginabili. Per
quanto tempo sarà ancora possibile vivere alle spalle dei più deboli?
Gli strateghi della globalizzazione presentano questa nuova realtà come un
mezzo di sviluppo e ricchezza per tutti, ma la verità è un'altra, hanno cioè
intravisto una possibilità per smerciare i propri prodotti e continuare a
sfruttare le immense risorse di materie prime e di mano d'opera a bassissimi
costi di questi paesi chiedendo e imponendo la liberalizzazione dei mercati,
dei servizi ecc. ecc. La globalizzazione viene inoltre presentata
dai mass media come l'età dell'oro per
tutti, ma
nella realtà è solo un modo per continuare a sfruttare i più deboli
e per soddisfare i propri interessi egoistici. La maggioranza della popolazione del Terzo Mondo, saranno i nuovi schiavi dei paesi ricchi, qui sta la grande
fregatura per i poveri.
Alcuni economisti saggi hanno già individuato soluzioni alternative, ma
dubito che ciò accadrà e allora tutti
saremo travolti da questa possibile e reale fattispecie che avrà come
conseguenze: forti tensioni economico-finanziarie e politiche che metteranno a dura
prova la stabilità di molti paesi con il pericolo di ricorso alla
forza, licenziamenti in massa e disoccupazione a due cifre. Per sopravvivere,
assisteremo ad una invasione di migliaia di persone che busseranno alle
frontiere dei paesi ricchi perché hanno fame e sete e non gli importerà molto di morire perché non avranno nulla da
perdere. Già oggi questo
problema è reale e lo sarà sempre più se non si prenderanno dei provvedimenti per una vera e
reale solidarietà.
La società dell'avere e dei controvalori, prenderà coscienza
di questa realtà emergente, solo quando sarà caduta. La fregatura per i poveri di tutto il Mondo, è la strategia ben
confezionata dai ricchi e da guru dell'ipocrisia e della menzogna per
continuare a vivere nell'opulenza e alle spalle dei più deboli. Si stanno
creando le condizioni per una nuova rivoluzione: "La rivoluzione dei poveri"
Questa rivoluzione è già
incominciata, sarà
purtroppo violenta per colpa dei ricchi e di proporzioni globali. Questo è il
futuro prossimo, ma quante lacrime dovranno ancora scorrere su questa terra, prima che l'uomo
prenda coscienza che siamo tutti fratelli, che dobbiamo amarci ed essere solidali fra di noi come Dio ci ha
chiesto?
Nessun commento:
Posta un commento