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sabato 1 novembre 2008

L'Italia e' salva con Berlusconi. Il Circo Massimo ha "salvato" Veltroni. Per ora.......

Complimenti, bella festa! Ma la manifestazione del Pd del 25 ottobre “Salva l’Italia”, alla quale hanno partecipato 200/300 mila persone (rilevazioni della Polizia dagli elicotteri), e’ servita sicuramente per “Salvare Veltroni”. L’Italia e’ salva per quello che sta facendo con tempestività e molto bene il governo in carica che continua ad essere apprezzato dalla maggioranza degli italiani. Riconosciamo volentieri a Veltroni il merito di aver saputo organizzare molto bene l’evento, non per niente e’ diplomato in arte cinematografica. Era veramente un bel colpo d’occhio vedere il Circo Massimo strapieno di gente che sventolavano le bandiere del Pd avute in “regalo” dagli organizzatori. Ci rallegriamo soprattutto che tutto si sia svolto in perfetto ordine senza la partecipazione della solita marmaglia. Ben fatto! Veltroni per qualche mese e’ “salvo, ma quali erano le vere finalità di questa “prova democratica” che era iniziata con un inganno? I manifesti che pubblicizzava la manifestazione si basavano su una foto falsa che ritraeva uno spaccato di folla di fedeli di Piazza San Pietro (erano presenti nella foto troppi Sacerdoti e troppe Suore), c’erano tutte le premesse che si trattasse di una enorme farsa. E non per colpa del popolo presente, intendiamoci. Ma per la sua dirigenza, scialba, falsa ed inadatta a rappresentarli. La stessa “sparata” dei “2.500.000 partecipantidà l’idea di un Pd in malafede e completamente fuori dal tempo. Certo Veltroni non poteva paragonarsi con piazza San Giovanni del 2 dicembre 2006 di Berlusconi, il paragone era impossibile. All’epoca Silvio riteneva, a ragione, che il governo Prodi, dopo solo tre mesi, era già virtualmente morto e predestinato al collasso per le sue insanabili e forti contraddizioni interne. E così è successo. Con la manifestazione del 25 ottobre il Pd non poteva avere l’obiettivo della caduta del governo Berlusconi, per la semplice ragione che non ha i numeri in Parlamento, quindi impossibile per “Vartere” e soci chiedere lo scioglimento delle camere come fece a suo tempo Berlusconi. Non potendo minimamente pensare di potersi sostituire al governo in carica, a Veltroni non restava altro che difendere la sua leadership, sempre più in crisi dopo le pesanti sconfitte alle politiche e all’elezione del sindaco di Roma. Non è che sia stata del tutto inutile. Veltroni era finito in un angolo, da congiure e correnti, e aveva bisogno di “un brodino”. Per ora si e’ salvato, ma subito prima o subito dopo le europee e le amministrative, verrà “defenestrato”. La dichiarazione di Cacciari (sindaco di Venezia e filosofo del Pd) che non andava alla “festa” perché: “Non gliene fregava niente e lasciava la piazza ai demagoghi”, servirà a far archiviare in tutta fretta la manifestazione del Circo Massimo. L’unica novità dello “speech” di “Vartere” e’ stata l’imitazione di Obama che parla dal palchetto in mezzo alla “mitica” folla della “ggente” di sinistra superiore intellettualmente e moralmente a quella di destra. Il suo disprezzo per chi ha votato Pdl lo ha espresso chiaramente con lo slogan che piu’ volte ha ripetuto: “L’Italia e’ migliore della destra che la governa”. Un vero “democratico”, non c’e’ che dire! Ha bollato Berlusconi che considera la politica come un Cda (Consiglio di amministrazione di una ditta). Scioccamente ha elogiato il governo Prodi: intelligentemente avrebbe fatto meglio tacere. Ha ricordato a Berlusconi che: “Questo è un paese antifascista”. Ma va, chi lo sapeva! In realtà dal suo discorso, totalmente ideologico, sostanzialmente non ha indicato nessuna riforma da farsi in economia, politica interna, estera, scuola, bancaria, finanziaria ecc. Niente di niente, soltanto “frottole”. Quanti le berranno? Per ora la sinistra e’ “scatenata” ad appoggiare le rivolte di stile “sessantottino” degli studenti e dei “baroni” universitari. Anche qui Veltroni sta perdendo una grande occasione per dimostrare che il Pd e’ veramente un partito “riformista”. Manifestazioni e scioperi, fanno parte della libertà d'espressione, ma le occupazioni no, perché chi non è d'accordo con le proteste e vuole continuare ad andare a lezione, a studiare e a dare esami, ha tutto il diritto di continuare a farlo. E i blocchi stradali e ferroviari come si giustificano? E' grave che chi pretende di dirsi “alternativa di governo”, appoggi atti illegali. Le illegalità non vanno tollerate in alcun caso. In campagna elettorale Veltroni aveva promesso che il suo Pd avrebbe assunto un atteggiamento di fermezza anche nei confronti delle “piccole” illegalità, si trattava di sporca propaganda. “E' ancora possibile dimostrare in questo Paese? Organizzare manifestazioni? Indire manifestazioni come quella che faremo il 25? E' possibile o no?”. Con la spudoratezza di cui solo lui è capace, Veltroni ha tentato di mistificare le parole di Berlusconi che non ha mai detto di voler mandare le forze dell'ordine contro i manifestanti, ha detto chiaramente che: “Non permetteremo l'occupazione di università e di scuole, perché non è una dimostrazione di libertà, non è un fatto di democrazia ma è pura violenza nei confronti degli altri studenti, delle famiglie, delle istituzioni e nei confronti dello Stato”. A soffiare sul fuoco, e a diffondere disinformazione e menzogne, è stato Veltroni, aiutato dalla stampa amica, per riempire il Circo Massimo. Serviva un po' di “fuoco” e l'ha attizzato, ma in questo modo la sinistra sedicente riformista” e’ sempre meno credibile. Affiorano sempre i suoi istinti peggiori e più retrogradi, per riempire le piazze nel momento di una gravissima depressione economica mondiale. E’ impossibile che il Pd acquisti la cultura di governo necessaria per divenire maggioranza nel Paese e governare. E’ risaputo che l’università italiana di oggi è com’era l’Alitalia: più soldi ci butti dentro e peggio e’, aumenta il clientelismo, il nepotismo, lo spreco e la dequalificazione del corpo insegnante. I concorsi universitari, per reclutare i docenti, erano banditi tra metà luglio e Ferragosto (nel bel mezzo del periodo delle ferie estive) in modo che pochi sapessero della loro esistenza per favorire coloro che già erano “predestinati” a vincerli. Un esempio sulle migliaia? Nella facoltà di medicina e chirurgia della Sapienza di Roma, il professor Luigi Frati e’ rettore da 18 anni. In questa facoltà, come ordinario, insegna storia della medicina la moglie Luciana Angeletti, la quale era prima una semplice insegnante di lettere. Ed i figli? Giacomo nella sede distaccata di Latina. La figlia Paola un bel posto di ordinario in medicina. Il rettore della Normale della Pisa, Salvatore Settis, vuole piu’ fondi. Non spiega però che i soldi sono destinati a un numero ristretto di università, una decina in tutto con pochissimi studenti. Il “sessantotto” ha creato una massa di gente (con figli e nipoti) che hanno il solo obbiettivo di vivere (e bene) alle spalle della collettività. Questo ormai e’ sotto gli occhi di tutti. Quanto lavoro ancora ha da fare il governo Berlusconi prima di far “rialzare” l’Italia! Per fortuna che e’ compatto ed ha la forza e la determinazione di prendere tutte le decisioni necessarie per trasformare, finalmente, l’Italia in un Paese moderno, efficiente e “veramentedemocratico.

Ricominciano le manifestazioni della sinistra basate sulle falsita'.

Se fossi vissuto durante il “ventennio” sarei stato sicuramente antifascista, come lo fu “coraggiosamente” mio nonno Alfredo. Mi irrito tutte le volte che mi capita di guardare fotografie o documentari in cui appaiono gerarchi o squadristi fascisti. Come era possibile che gli italiani sopportassero simili idiote e ridicole marionette? Se a Macerata, o nei paesi limitrofi, era prevista un’assemblea, festa o adunata fascista, regolarmente i carabinieri andavano a casa di mio nono per prelevarlo e recluderlo nella cella di sicurezza della caserma, rilasciandolo soltanto al termine dell’evento. Non stimo Diego Armando Maradona come persona, ma obbiettivamente debbo riconoscere che e’ stato uno dei piu’ grandi calciatori del mondo. Anche mio nonno, che ha pagato carissimo ad essere antifascista, senza reticenze riconosceva a Mussolini il merito di aver fatto molte cose positive per l’Italia. Dalla bonifica dell’agro pontino, all’INPS, INAIL, IRI (per aiutare le imprese in difficoltà), quasi tutti gli edifici universitari furono costruiti in quell’epoca, la riforma dei codici (l’80% delle leggi sono ancora in vigore) e tanto altro che chi conosce la storia certo non può disconoscere. Mio nonno Alfredo era convinto che Mussolini non fosse “fascista”, ma un “socialista” cretino ed illuso, che si era fatto fregare da quelli che si arricchirono alle sue spalle. Il giorno della cosiddetta “liberazione”, notai che mio nonno era molto triste e preoccupato invece di gioire come tutti, improvvisamente diventati “antifascisti”. Non c’era piu’ in giro un “fascista” neppure a pagarlo in oro 1000 volte il suo peso. “Volatilizzati” i quaranta milioni di fascisti, all’improvviso, si materializzarono quaranta milioni di antifascisti. I liberatori americani rimasero molto perplessi per non aver mai incontrato un solo “fascista” in tutta l’Italia. Forse la propaganda del regime aveva occultato la vera consistenza della popolazione italiana? Pensarono. Evidentemente gli abitanti non erano quaranta milioni, ma ottanta: 50% antifascisti e l’altra metà fascisti: svaniti, scomparsi nel nulla il 25 aprile 1945. In quella data ero un bambino di sei anni, e non compresi il reale significato delle parole preoccupate di mio nonno. Con il passare degli anni mi ritornarono in mente e tutto mi fu chiaro. Nonno Alfredo era soddisfatto per la caduta del fascismo, ma era preoccupatissimo consapevole che stava arrivando un’orda di individui con la “fame arretratache avrebbero spolpato l’Italia sino all’osso, anzi, si sarebbero rosicchiato anche quello. La sua preoccupazione era piu’ che fondata. Nel 1965, dopo il “boom” economico, il debito pubblico era del 35,02% del Pil (Prodotto interno lordo). Da allora cominciò crescere gradualmente sino a toccare il 57,59% nel 1980. Poi iniziò una rapida ascesa. Nel 1983 (in quell' anno vi furono due governi: il primo “balneare” di Amintore Fanfani, il secondo di Bettino Craxi), il debito raggiunse il 69,93%. Nel 1984 (governo Craxi): 74,40%. Nel 1985 (governo Craxi): 80,50%. Nel 1986 (governo Craxi): 84,50%. Nel 1987 (governi Craxi, Fanfani e Goria): 88,60%. Nel 1988 (governi Goria e De Mita): 90,50%. Nel 1989 (governi De Mita e Andreotti): 93,10%. Nel 1990 (governo Andreotti): 94,70%. Nel 1991 (governo Andreotti): 98%. Nel 1992 (governi Andreotti e Amato): 105,20%. Nel 1993 (Amato e Ciampi): 115,60%. Nel 1994 (governi Ciampi e Berlusconi): 121,50%. Da allora il debito ha cominciato a scendere: 121,20% nel 1995 (governo Dini); 120,60% nel 1996 (governi Dini e Prodi); 118,10% nel 1997 (governo Prodi); 114,90% nel 1998 (governi Prodi e D' Alema); 113,70% nel 1999 (governo D' Alema); 109,20% nel 2000 (governi D' Alema e Amato); 108,70% nel 2001 (governi Amato e Berlusconi); 105,55% nel 2002 (governo Berlusconi); 104,26% nel 2003 (governo Berlusconi); 103,90% nel 2004 (governo Berlusconi). Da allora ha ripreso a salire: 106,60% nel 2005 e 106,80% nel 2006. Migliori i dati definitivi del 2007: 104,2%. Il vero colpevole e’ il sistema politico che ha sempre prodotto governi “deboli. Ogni decisione comportava estenuanti trattative e compromessi per distribuire “mazzette” a tutti coloro di cui era necessario ottenere il consenso, altrimenti il governo “cadeva”. Per fortuna ora c’e’ Unione Europea che controlla il deficit di ogni Paese associato. Ma e’ anche una fortuna che l’Italia abbia attualmente un governo forte e “decisionista” senza “correnti” interne da “foraggiare” per rimanere in carica. Veltroni era partito bene, nel dire che avrebbe fatto un’opposizione forte ma intelligente. Ora e’ in stato confusionale. Non gira piu’ con il bus per “Salvare l’Italia”. Ha abbandonato la raccolta dei cinque milioni di firme. E’ intontito dalle incessanti “cagnare” delle ben 18 correnti interne al Pd. E’ sbeffeggiato giornalmente da Di Pietro, che prima si e’ fatto “imbarcare” poi, appena messo piede in Parlamento: “marameo”! Veltroni come Prodi: ZERO in leadership. “Vartere”, disperato, per dimostrare di che cosa e’ capace, organizza una ”abbuffata” di manifestazioni e di scioperi in questo mese di ottobre 2008. Un mese nerissimo in cui è accaduto quanto di peggio tutto il mondo potesse aspettarsi: una crisi finanziaria epocale, il crollo delle Borse, l’inizio dello sfacelo economico. L’Italia non è stata risparmiata: posti di lavoro a rischio, consumi ridotti, gente spaventata. E non è paura degli stranieri, dei clandestini e della criminalità organizzata. Queste sono sciocchezze, di una sinistra calunniatrice senza idee. Si è diffusa una profonda incertezza sul presente e sul futuro che preoccupa i cittadini che, più che mai in questo momento, sentono il bisogno di un governo forte e competente, come lo e’ il governo Berlusconi, per uscire da questa drammatica situazione. Occupare le scuole, sfilare domani 25 ottobre e scioperare il 30, mentre ognuno dovrebbe impegnarsi a salvare il salvabile, e’ da “insensati”. Domani molte saranno le defezioni d’importanti esponenti del Pd. Accoglieranno l’appello i soliti militanti fanatici, i nostalgici delle bandiere rosse, i casinisti di professione: sindacalisti estremisti, studenti maoisti e i “pacifinti”. La solita squallida farsa vista e rivista di una marmaglia “sfascista” e perditempo. Il risultato finale sarà che il Pd perderà ulteriormente il consenso dei suoi elettori, che non comprenderanno il senso della manifestazione in un momento nel quale bisogna essere uniti per il bene di tutti. E’ la prova piu’ evidente dell’incapacità della sinistra italiana d’essere all’altezza di confrontarsi fattivamente con il governo Berlusconi. Manifestazioni e scioperi costruiti su falsità. La scuola come esempio su tutti. Quando si contesta una riforma, una legge o un decreto bisogna farlo con dati di fatto reali e con proposte alternative. Usare la menzogna anziché la verità, e dire solo no senza avanzare una sola proposta, dimostra il vuoto degli organizzatori e che l’iniziativa e’ soltanto politicamente faziosa. E’ indecente ed irresponsabile, poi, coinvolgere dei bambini innocenti. Bisogna essere ciechi e sordi per non vedere e non sentire che la stragrande maggioranza dell’opinione pubblica e’ con il governo Berlusconi e che non e’ piu’ disposta a credere alle menzogne di un’altra armata Brancaleone.