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venerdì 11 dicembre 2009

Disinteresse del governo e dei parlamentari italiani e di molti italiani residenti in Italia per l'offensiva mappa che vilipende l'Italia.

Negli ultimi giorni sono accaduti fatti che rimarranno nella storia degli italiani d’Australia, del mondo e di chi risiede in Italia. Dalla compatta protesta degli italiani “genuini” contro l’ignobile mappa dell’Italia pubblicata dall’ Australian Financial Rieview, alla riunione “pomposamente” definita “Forum” della GIA (Giovani Australiani Australia). Dalla Conferenza generale del CGIE (Comitato Generale Italiani all’Estero) a Roma, alle “fasulle” rivelazioni del mafioso 40 volte assassino Gaspare Spatuzza. Non e’ neppure mancata una “ridicola e patetica” buffonata di un gruppetto di ragazzotti che si definiscono “italiani” (molti in vacanza in Australia), capeggiati, nientemeno, da una ragazza “svedese” (fosse stata la “piemontesina” Silvia Greco sotto mentite spoglie?). A Sydney la FILEF (Federazione Italiana Lavoratori Emigrati e Famiglie), vale a dire gli sparuti rimasugli dei Comunisti che anacronisticamente continuano a sventolare la bandiera rossa con falce e martello, che riceve dal governo italiano un sostanzioso finanziamento, ha speso parte di questo per mettere in scena la “pagliacciata” del NO B-Day. La B per loro sta per Berlusconi, per noi sta per “Buonsenso”, quello che NON c'e' stato con la loro “dimostrazione” di quattro gatti. Diventati 100 “intellettuali”, camerieri e lavapiatti, per i “compagni” della SBS Radio italiana per non far sfigurare i "colleghi" della FILEF. Gli italiani, quelli ”veri”, in Australia stanno dimostrando il loro genuino amore all’Italia continuando la protesta contro l’ Australian Financial Review. Silvia Greco, ha tutto il diritto di criticare il governo italiano ed il primo ministro, ma professionalità correttezza e decenza le impone di farlo con parole civili e non volgari e calunniose. Sicuramente la “poveretta” e’ stata contagiata dalla “malattia” de “La Repubblica” che ha sempre diffuso calunnie e spesso riferito fatti totalmente falsi. La protesta di noi italiani in Australia e’ soprattutto contro la vergognosa mappa dell’Italia che ha indignato anche moltissimi “autentici” italiani nel mondo. Al contrario, alcune e-mail arrivate dall’Italia, hanno espresso soddisfazione congratulandosi con gli autori dell’indecente impresa. Avevamo dei sospetti, ma ora abbiamo la prova che i piu’ anti italiani sono molti di quelli che risiedono in Italia e non perdono mai occasione di partecipare con chi la insulta e la denigra. Cosa poi dire e pensare dei parlamentari e dei rappresentanti del governo? Esclusi Randazzo e Fedi, “costretti” ad intervenire in quanto eletti in Australia (altrimenti non avrebbero potuto piu’ metterci piede), tutti gli altri se ne sono altamente “fregati”. Il Ministro degli Esteri, Franco Frattini, non ancora ha risposto all’interrogazione presentata il 25 novembre da Nino Randazzo. Sembra che la cosa non riguardi minimamente neppure ai vari parlamentari “responsabili” degli italiani all’estero di ogni partito. A loro poco importa se le regioni o le città italiane sono state “rinominate” con “epiteti” offensivi come: Lombastardi, Grotteschi, Villani, Cretini, Stronzi, Puttane, Banditi, Assassini ed altri “gentili” apprezzamenti. Il primo dovere di ogni parlamentare e’ quello di difendere l’Italia quando viene volgarmente vilipesa. Evidentemente concordano con chi dall’Italia ha inviato e-mail come questa: “Ben vi sta, ve lo meritavate!”. E’ una vigliaccata incolpare gli emigranti italian i di essere la causa se all’estero credono di aver diritto di offendere impunemente l’Italia. Gli italiani nel mondo hanno sempre orgogliosamente tenuto alto il nome dell’Italia. Sono ingrati, ed in questo caso anche “stupidi”, chi dimostra (o finge) di non sapere quale ruolo importante e fondamentale ha svolto l’emigrazione di milioni d’italiani che, con la morte nel cuore, hanno dovuto abbandonare il loro Paese. Quelli che sono rimasti in Italia, che ogni giorno la calunniano e la offendono, non sarebbero potuti rimanere li se non fossero arrivate le copiose rimesse in valuta pregiata dei “poveri” emigranti. Senza questi soldi l’industria ed il commercio italiano non sarebbero mai potuti ripartire e progredire. Sono stati poi gli emigranti i piu’ grandi “importatori” e promotori dei prodotti italiani che, di fatto, hanno introdotto nei Paesi di loro residenza. Venivano apostrofati “wog” o “dego” quando mangiavano salame o prosciutto, oppure gli spaghetti o se usavano l’olio d’oliva: “jack” disgustosi! Oggigiorno questi prodotti e molti altri (il cappuccino e’ piu’ bevuto della birra), sono molto graditi ed apprezzati e consumati giornalmente da tutti. Sono stati unicamente loro, i “Giganti”, a dare un contributo decisivo allo sviluppo e al successo del “Made in Italy”. Cosa incredibile ma vera, pur poco istruiti scolasticamente, il merito della diffusione della lingua italiana e’ sempre da attribuire ai “Giganti”. Lo Stato italiano ha impegnato notevoli risorse finanziarie per l’ICE (Istituto Commercio Estero), le Camere di Commercio, gli Istituti di Cultura o altri enti ed uffici governativi, ma tutti insieme hanno svolto un’azione “marginale” e, in taluni casi, persino insignificante sia per la diffusione dei prodotti “Made in Italy” e sia per l’insegnamento della lingua italiana. Infine, con il loro comportamento di grandi lavoratori, onesti, disciplinati e collaborativi, con il loro stile di vita (i casi negativi sono stati sporadici), gli emigranti italiani hanno tenuto alto il nome dell’Italia facendogli sempre grande onore. La cattiva reputazione che l’Italia si e’ conquistata all’estero e’ dovuta esclusivamente ai media “terroristi” italiani. I panni sporchi dovevano essere lavati a casa propria. Ed ora tutti i loro peccati ricadono su gli italiani nel mondo. E’ incredibile che in molti non capiscano che la vile e stupida mappa dell’Italia pubblicata dall’AFR non e’ offensiva soltanto per “alcuni” italiani, ma per tutti: residenti in Italia e nel mondo. E’ scoraggiante constatare che i Giovani Italiani Australia (GIA), nella loro recente riunione a Sydney, non abbiano sentito l’esigenza di prendere le difese dell’Italia e condannare l’AFR. Evidentemente anche loro sono tra quelli che ritengono la “vignetta” sull’Italia uno “scherzo”, come tenta di sostenere l’AFR per minimizzare la sua colpa. La verità e’ che se uno non si sente intimamente “italiano”, per lui poco importa se l’Italia venga oltraggiata e vilipesa. Sarebbe finalmente ora che questi Giovani Italiani Australia (GIA) dimostrassero con i fatti che amano veramente l’Italia, intanto parlando bene la sua lingua, quindi di essere pronti a difenderla quando viene offesa. Neppure durante l’ennesima inutile, oltre che costosissima, Assemblea Generale a Roma del CGIE del 5 dicembre 2009, e’ stata votata una mozione di condanna all’AFR. Eppure questi “magnifici” vacanzieri, con i soldi dello Stato italiano, “sbraitano” nell’affermare che sono loro i rappresentanti degli italiani nel mondo. Guai a sostenere il contrario, si verrebbe severamente redarguiti e minacciati di bastonature. Dai comunicati stampa, si intuisce che la “sceneggiata” del CGIE, che dura da ormai 20 anni, finalmente sembra giunta al termine. E’ inammissibile che, in tempi di ristrettezze per gli italiani all'estero, si riuniscano ancora questi “inutili” personaggi per discutere del “nulla” e per concludere l'ennesimo “nulla” di fatto alle spalle degli italiani nel mondo. Deve finire la “pacchia” per i “magnifici”. Niente piu’ viaggetti in lungo ed in largo per il mondo. Non piu’ frequentazioni di alberghi di primissimo ordine. Sapevate che se i "magnifici" abitano a piu’ di sei ore di volo dal luogo della “scampagnata” sono autorizzati a volare in business class, per arrivare “freschi” all’allegra “bisbocciata” con gli amici? Basta a questi sprechi per mantenere un “circo” di clowns, nani e ballerine e che non muove un dito quanto c’e’ da difendere l’onore dell’Italia. L’ultimo avvenimento importante di questi ultimi giorni e’ un’altra “sceneggiata”, quella del mafioso pluriassassino Gaspare Spatuzza nel l’aula del tribunale di Torino. Per evitare il 41 bis, quindi il carcere duro a vita, tenta di farsi passare per “pentito”. Se ci riuscisse avrebbe una nuova identità, verrebbe mantenuto vita natural durante dallo Stato e, libero, potrà continuare a “mafiare”. Secondo il duo Travaglio-Padellaro, del neonato giornale “Il Fatto” (ma in Italia la “libertà” di stampa non era in pericolo?), Spatuzza e’ un ”eroe” per aver messo con le spalle al muro Berlusconi. Sono quisquilie e pinzillacchere le 40 persone da lui assassinate e l’aver sciolto nell’acido un bambino di undici anni. Ora “’u tignusu” ha giurato di essersi convertito in Gesu’ Cristo, quindi, come non può essere considerato persona“credibile”? Molti avversari politici, persino Fini che sperava che Spatuzza fosse la “bomba atonica” che avrebbe spazzato via Berlusconi, sono rimasti delusi e molto perplessi dalle dichiarazioni del mafioso: solo fantasiose “balle”. Il furbastro ha capito che, per sfuggire al carcere duro e godere del programma di protezione dei “pentiti”, ha bisogno dell’appoggio della magistratura. Di quella piccolissima parte che non vede l’ora di sbattere in galera Berlusconi e buttare via la chiave. Da sempre Spatuzza affermava di non saper nulla sui mandanti degli attentati. All’improvviso fa credere di rammentare molti particolari, ma che ha saputo da altri. Dopo le evidentissime “menzogne” raccontate al Tribunale, in un Paese “normale”, la magistratura o dovrebbe incriminare per calunnia Spatuzza, oppure mettere sotto processo Berlusconi per mafia. La magistratura ha il dovere d’indagare a fondo per accertare la verità e deve farlo con urgenza! Evitiamo che, nel frattempo, qualcun altro disegni una nuova mappa dell’Italia sostituendo “Berlusconia” con “Mafialand”!