Chioggia, nella spiaggia "fascista" dove vige ancora il Regime
La spiaggia Punta Canna è completamente "fascistizzata", tra immagini del Duce e inni del Ventennio
La spiaggia Punta Canna è completamente "fascistizzata", tra immagini del Duce e inni del Ventennio
Basta arrivare nei pressi dello stabilimento Punta Canna di Chioggia per capire l'aria che tira: "Zona antidemocratica e a regime.
Non rompete i c...". Più avanti, i cartelli, come riporta Repubblica, sono ancora più eloquenti: "Regole: ordine, pulizia, disciplina, severità. Difendere la proprietà sparando a vista ad altezza d'uomo, se non ti piace me ne frego!". Servizio solo per i clienti... altrimenti manganello sui denti". Poi frasi di Ezra Pound, braccia al cielo e inni fascisti.
Il proprietario, secondo quanto riporta Repubblica, si chiama Gianni Scarpa, ha 64 anni ed è di Mirano: "Qui valgono le mie regole". In passato, le regole prevedevano il divieto di ingresso ai "bambini e ai buzzurri", ma piano piano Scarpa ha deciso di aprire il lido ai bimbi.
Tutta la spiaggia è costellata da scritte e immagini del Ventennio, compresa la foto di un bambino che dice: "Nonno Benito, per un'Italia onesta e pulita torna in vita". Ogni mezz'ora, secondo quanto fa sapere Repubblica, Scarpa intrattiene i bagnanti con discorsi in cui inneggia al Duce, prende a male parole la democrazia e dice: "Voi sapete che io sono per lo sterminio totale dei tossici (alcuni bagnanti sorridono). Di conseguenza penso che è meglio che girino molto al largo da qui. Chi viene qui sa come la penso io... se vuole viene se vuole non viene e io me ne frego... Perché qui dentro voglio gente educata".