lunedì 7 novembre 2016
Perche' votare SI
Giampiero Pallotta
Sono da sempre stato un “berlusconiano” convinto, questa
volta non la penso come Berlusconi.
Perche’ votare “SI”?
Perche’ D’Alema , Berlusconi, Monti, Fini, Dini, Pomicino votano NO.
La
riforma mette il Paese al passo con i tempi, dopo 30 anni di tentativi.
Superamento del bicameralismo perfetto, rapporto di
fiducia monocamerale, Senato di rappresentanza territoriale e di controllo
istituzionale, revisione del titolo V, eliminazione dei costi della politica e
degli sprechi (con il taglio degli enti inutili), ampliamento della
partecipazione dei cittadini alla vita politica, rappresentanza di genere in
Costituzione, snellimento della macchina burocratica, eliminazione dei
contenziosi.
Lo
Stato centrale è più forte, il Governo più stabile
Il Governo e’ più stabile poiche’ legato da un
rapporto fiduciario con una sola camera, che gli garantisce tempi certi
nell’analisi e nell’approvazione dei provvedimenti, senza rinunciare al
controllo e ai contrappesi istituzionali.
Macchina
dello Stato più semplice, fine dei conflitti di competenza con le Regioni
Con la revisione del Titolo V si eliminano i
conflitti di competenza fra lo Stato e le Regioni, si stabiliscono con
chiarezza le materie di intervento e si stabilisce il principio dell'interesse
nazionale. Si tratta di un passaggio essenziale, perché "si eviterà finalmente la
confusione e la conflittualità tra Stato e Regioni che ha ingolfato negli
scorsi 15 anni il lavoro della Corte Costituzionale". E, infine, materie
come le grandi reti di trasporto e di navigazione, la produzione, il trasporto
e la distribuzione nazionale dell’energia o la formazione professionale saranno
di esclusiva competenza dello Stato.
La vittoria del “SI” al referendum e’ il “punto di partenza” di una battaglia ancor più ambiziosa: quella per chiedere “riforme
strutturali” in Europa. Per essere piu’ forti nell’Unione Europea,
l'Italia deve presentarsi più “semplice” e sara’ piu’ credibile,
con la riforma costituzionale.
Dunque, votate “SI”.
Con il “SI” scaccerebbe il passato che tornerebbe con il “No”.
D'Alema, Berlusconi, Monti, Fini, Dini, Pomicino non sono stati in grado
di cambiare le cose.
Se non si cambia ora non si cambia più.
Non fatevi fregare!!
Chi vota
NO raccontano soltanto un sacco di balle.
A dispetto di chi, come
Luigi Di Maio (5 Stelle), in nome
del ”No” stringerebbe alleanza persino con Donald Trump e lancia l'accusa “inaccettabile”
di dittatura.
Se cambia l'Italia siamo più forti tutti.
E’ vergognoso votare NO per il gusto dell'odio personale contro Renzi.
C'è una variegata alleanza di quelli che dicono “No”: prima dicevano “SI”, ma hanno
cambiato idea perché il loro obiettivo e’ di non cambiare nulla per mantenere i
loro privilegi.
Hanno
bloccato il passato non permettiamogli di bloccare il futuro.
Chi vota NO dicono di farlo per:
Salvaguardare la democrazia
oggi, è garantire la propria libera voce domani!
Una riforma che non riduce i costi, non migliora la qualità
dell'iter legislativo, ma scippa la sovranità dalle mani del popolo!
Lo scempio della Costituzione attuato attraverso una riforma che
sottrae poteri ai cittadini e mortifica il Parlamento!
La legge oltraggio che,
calpestando la volontà del corpo elettorale, instaura un regime politico
fondato sul governo del partito unico!
Scarsi pretesti, ma soprattutto... balle!!!
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