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venerdì 14 maggio 2010

Con la politica del "cu-cu" e la sua "goliardia" Berlusconi e' diventato uno "Statista" a dispetto dei suoi "dileggiatori" che ammutoliti l'ammirano.

Gli italiani hanno tanti difetti, tranne quello di essere stupidi ed e’ per questo che hanno ben capito cosa sta realmente accadendo nella politica italiana. Si sono ormai persuasi che sono in molti a voler “far fuori” Berlusconi per da fastidio ai tanti “gattopardi” di professione. Tutti si dicono pronti ad appoggiare il governo per approvare le riforme che l’Italia aspetta da anni, ma a patto che tutto rimanga com’e’. Presto le Camere saranno chiamate ad esaminare importanti riforme tra cui quelle del fisco, della giustizia e del Parlamento. Al momento del voto si capirà chiaramente chi saranno i “gattopardi” e chi invece vuole l’improrogabile ed indispensabile cambiamento. Scopriremo chi difenderà e vorrà continuare a fare esclusivamente i propri meschini interessi, che non hanno niente a che vedere con quelli del popolo. Soprattutto i “finiani” saranno messi alla prova e si constatera’ se saranno fedeli al programma del PdL da loro sottoscritto prima delle elezioni politiche. Vedremo Fini come si comporterà per appagare la sua smodata ambizione. Intanto continua il suo “distinguo” con Berlusconi che aveva criticato l’autore di “Gomorra” Roberto Saviano per essere un finto eroe. Il presidente della Camera l’ha invece invitato per un lungo colloquio per esternargli la sua solidarietà “con chi combatte la criminalità”. Sfugge a Fini che chi con i fatti combatte la criminalità e’ il governo in carica, in prima persona il ministro Maroni insieme a tutte le forze dell’ordine che talvolta pagano con la vita il loro impegno. Saviano non ha fatto altro che raccontare fatti ben risaputi da tempo ed il suo libro gli ha permesso di diventare ricco grazie alla casa editrice Mondadori che l’ha pubblicato. Saviano si lamenta per vivere sotto scorta, ignora di essere invece un fortunato privilegiato mentre, quelli che combattono in prima linea la malavita, magistrati, questori e forze dell’ordine pubblico, girano indifesi. Mai nella storia dell’Italia c’e’ stato un attacco forsennato che dura da 16 anni da parte di forze politiche ed economiche contro i governi Berlusconi. Per eliminarlo giudizialmente, Silvio Berlusconi e’ stato accusato di molti reati che sono scaturiti in numerosi procedimenti penali, nessuno dei quali si è concluso con una sentenza definitiva di condanna. Alcuni di questi procedimenti sono stati archiviati in fase di indagine ed in alcuni e’ stato assolto. Altri ancora si stanno avviando alla conclusione. Visto che per via giudiziaria non si e’ ottenuto alcun effetto sperato, allora si e’ dato avvio ad un altro “filone” per tentare di “squalificare” moralmente il premier. Si sono inventate storie con minorenni e fatto un gran baccano (propagandandolo soprattutto all’estero) di incontri, nella sua casa privata, con “escort” con tanto di registratore nascosto chi sa dove. Come se non bastasse, per continuare il discredito del premier (e dell’Italia), si sono organizzate manifestazioni e cortei per denunciare il “gravissimo” pericolo dell’imminente avvento di un nuovo “fascismo” che avrebbe soppresso, nientemeno, la libertà di stampa ed altri diritti mettendo in serio pericolo la democrazia italiana. Nell’approssimarsi del G8 dell’Aquila, “preoccupato” della deriva “dittatoriale” che stava avvenendo in Italia, Antonio Di Pietro pubblicò il suo “grido” di “dolore” in un’intera pagina dell’Herald Tribune, sborsando 38 mila euro di denaro pubblico. Anche questi ultimi ennesimi tentativi non raggiunsero l’obbiettivo immaginato ma, come conseguenza deleteria, hanno danneggiato “gravemente” l’immagine dell’Italia nel mondo. Berlusconi e’ rimasto al suo posto piu’ saldo che mai rafforzando il suo gradimento personale. Ha permesso al Pdl di vincere le elezioni regionali anche se, con ogni piu’ spregevole sotterfugio, e’ stato impedito al Pdl di partecipare nel Lazio dove ha comunque vinto. Insomma, visto che neppure con le “cannonate” sparategli addosso l’hanno potuto far “sloggiare”, hanno nuovamente cambiato “strategia”. Attualmente il premier e’ coperto dalla legge sul “legittimo impedimento” e nessuno può processarlo, ed allora che ti pensano? Cominciamo a fargli fuori uno ad uno i suoi collaboratori piu’ stretti e fidati. Questa e’ la manovra in atto contro Berlusconi che e’ ripresa con maggior vigore dopo gli ottimi risultati delle regionali che in molti speravano (soprattutto Gianfranco Fini) fossero una “catastrofica” disfatta per il premier. Dai oggi e dai domani, chi sa se riusciranno a far fuori Berlusconi facendo cadere il suo governo? Se questo dovesse accadere l’Italia intera cadrebbe nel baratro piu’ profondo. In una situazione di crisi mondiale, come quella che si sta attraversando, lavorare per la caduta del governo e da “pazzi” irresponsabili. Un governo “istituzionale” non farebbe altro che “scaraventare” l’Italia in compagnia della Grecia. Certamente il partito di Berlusconi non sarà eterno, come non lo e’ stato l’impero Romano, la Democrazia Cristiana ed il Partito Comunista Italiano, ma nel suo interno e’ cresciuta, e sta maturando, una classe dirigente che sarà in grado di far fronte, senza traumi, al dopo Berlusconi e saprà gestire l’inevitabile evoluzione per adeguarsi ai tempi. I risultati che sta ottenendo l’ottima squadra del governo riuscirà senz’altro a modernizzare l’Italia, nonostante all’interno del Pdl sono molto attivi alcuni “sfascisti” capitanati da Fini. Nel Pdl potrebbe star accadendo lo stesso processo che portò alla rovina l’impero Romano. Dopo le grandi conquiste cominciarono le guerre intestine che portarono alla spartizione dell’impero, alla decadenza ed infine al crollo. L’impero Romano non e’ stato abbattuto dai “barbari” che erano diventati piu’ forti, ma dalle “fazioni” interne tra romani che avevano perso lo spirito iniziale facendo prevalere gli interessi dei “singoli” al posto di quello nazionale. Nelle dovute proporzioni, e’ questo che sta accadendo nel Pdl. Non solo ha vinto le elezioni politiche del 2008, non solo ha vinto le europee e le ultime regionali, ma ha anche conquistato il favore degli italiani. L’opposizione e’ inesistente e si sta continuamente frantumando, viste le ultime uscite dei redivivi Franceschini e Veltroni che hanno dato l’ultimatum a Bersani: o cambia strada, oppure il Pd si dividerà, come era stato ampiamente previsto durante le “primarie”. Nessuno degli italiani intervistati sono stati in grado di “dire” cosa vuole e che cosa propone di concreto il Pd. Quindi il centrodestra non e’ minacciato politicamente dall’esterno, ma dalle lotte “intestine” per succedere a Berlusconi. Ma nonostante tutto il discutere che si fa della decadenza del Pdl, delle sue scissioni, della corruzione di alcuni suoi personaggi, almeno fino al 2013 il governo rimarrà stabile, ma non solo. In Europa l’Italia sta svolgendo un ruolo “determinante” come si e’ potuto vedere in questi ultimi giorni ricevendo un pubblico elogio dal Presidente della Repubblica Napolitano. Con “disappunto” l’opposizione ha dovuto constatare che, il tanto da loro “dileggiato” Berlusconi, e’ un vero “statista” che gode di grande considerazione sia fuori che dentro l’Europa per il suo dinamismo e la sua capacità di relazione. Sono lontani anni luce dal valore del premier i “nanerottoli” della politica italiana che, invece di pensare al bene dei cittadini collaborando con il governo, non fanno altro che programmare “ammucchiate” di partiti politici o fondare associazioni culturali. Vanno in ogni dove per esibirsi in convegni dove si parla del “nulla”. Intanto l’Europa stava per essere travolta da una crisi pericolosa. Se l’Europa non e’ fallita lo si deve anche molto a Berlusconi e al suo governo. Se non fosse stato specialmente per l’intervento dell’Italia, ora tutti i lavoratori europei (non solo quelli grechi o spagnoli) avrebbero avuto ridotto il loro già misero salario ed i loro risparmi si sarebbero volatilizzati. Tutto questo e’ “lingua araba” troppo difficile da capire per Fini, Bersani, Rutelli, D’Alema, Franceschini, Fassino, Di Pietro e per gli altri “lillipuziani” della politica italiana che perdono il loro tempo impegnandosi nei talk show per dimostrare di essere degli autentici “cerebrolesi”. Solo l’uomo imprenditore Berlusconi con la sua “fermezza”, avendo intuito la gravità della situazione, ha “forzato” la decisione dell’Europa che continuava a “cincischiare”. Mai l’Italia ha avuto un tale prestigio in Europa. La si ascolta e, sempre piu’ di frequente, i suoi suggerimenti vengono messi in atto. Si ha finalmente fiducia nel nostro Paese, considerato da sempre parassitario, sprecone, superficiale e confusionario, non e’ piu’ “l’Italietta” del passato, ma e’ diventato un Paese “guida”. Ci si e’ resi conto in Europa e nel mondo che l’Italia ha oggi un governo di gente seria, professionalmente competente e capace. Non c’e’ miglior modo di festeggiare orgogliosamente l’Unità d’Italia per quello che abbiamo visto giorni fa’ a Bruxelles con il nostro governo ed il premier tra i grandi protagonisti, tutti dovremmo esserne fieri. Dove sono spariti i giornali stranieri che denigravano il governo italiano? Se ne ricordi la sempre piu’ evanescente opposizione. Se ne ricordino tutti i “terroristi” politici. Se ne ricordino, specialmente, Fini, Di Pietro, Bersani, Casini, D’Alema, Rutelli, Follini, Santoro, Travaglio, Scalfari, Mauro, se i loro “consistenti” risparmi non sono andati in fumo, dovranno dire grazie a Berlusconi. Ed anche loro dovrebbero unirsi al coro e cantare: Meno male che Silvio c’e’!