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venerdì 10 aprile 2009

La manifestazione di Roma come al solito pagata dalla CGIL. Berlusconi spazzi via tutta la zavorra che e' nel Pdl.

Solo uno spreco di tempo e denaro l’ennesima manifestazione politicizzata della CGIL a Roma. Chiedeva al governo cose che ha già fatto o che sta facendo per mettere l’Italia a riparo dalla crisi mondiale che nemmeno Obama, Putin, la Cina messi insieme non sanno che pesci pigliare per venirne fuori. Il capo supremo della CGIL ha ornai perso il senso della realtà, ma il ministro Brunetta ha voluto “elogiarlo” ugualmente: “Se qualcuno fa una scampagnata in più male non fa, neanche all’economia poiché muove risorse, ristoranti, autobus, quindi è un fatto positivo per la ripresa economica”. La CGIL e’ “orgogliosa” di aver mobilitato (a sue spese) 4.800 pullman, 40 treni speciali, due navi, migliaia e migliaia di macchine dal sud al nord di tutta l’Italia, un milione e mezzo di volantini, 12 megaschermi, ettolitri di bevande, quintali di panini. Un altro forte incentivo all’industria (calzaturiera) l’hanno dato gli studenti che hanno lanciato le scarpe contro il ministro dell’Istruzione Gelmini. Non cambia nulla se a pagare sia stata la CGL (cosa ormai nota) o coloro che sono scesi in piazza. Quella somma, invece di essere “buttata” per sobillare la piazza contro il governo, si sarebbe potuta dare alle 30.000 famiglie bisognose come sussidio, sia pur limitato. La sinistra parla sempre di assistere i poveri, ma non agisce mai in loro favore. Ecco perché perde sempre più voti. Un megashow stravecchio quello della CGIL, visto e rivisto e non piu’ gradito dalla stragrande maggioranza degli italiani. Dicono che fossero in 2 milioni e 700 mila a manifestare. Secondo la questura erano circa 200 mila, dopo le rilevazioni effettuate dagli elicotteri forniti di speciali strumenti. Come sua abitudine la sinistra racconta frottole. Tra la folla, insieme al “manichino parlante” Franceschini (o Franceschiello?), facente funzioni “provvisorie” di segretario del Pd, si sono rivisti i “fantasmi” di Veltroni, Bertinotti, Diliberto ed di altri “sbattuti” fuori dal Parlamento democraticamente (con il voto) dagli italiani. E’ il segnale che la sinistra si sta ricompattando? Probabile che sia così, come da tempo previsto. Presto anche il Pd andrà nell’archivio polveroso a far compagnia agli altri ex partiti della sinistra a cominciare dal primogenito PCI. Il provvisorio segretario del Pd giudica Berlusconi “vecchio”, soprattutto dentro ed afferma che ormai e’ al tramonto. Spieghi allora come mai gode della fiducia del 66,4% degli italiani. Consensi che aumenteranno dopo la sua “giovanile e vigorosa” preformace in Abruzzo per assistere i terremotati. Franceschini poi non trova particolarmente consono il modo in cui Silvio si comporta ai vertici internazionali: “Ci va per divertirsi come se andasse ad una gita scolastica. Il nostro premier è anche simpatico ma dimentica che ai vertici ci sono le tv e i fotografi che riprendono le sue gaffe”. Non sapendo piu’ cosa fare e dire per dimostrare che il Pd non e’ ancora defunto, con l’aiuto dei media italiani, attacca Berlusconi falsificando le notizie e manipolando le immagini. Franceschini sorvola e non prende atto delle smentite della regina Elisabetta. Sa che e’ stata stravolta la frase detta a Sarkozy, come quella al ministro delle politiche giovanili Meloni. Infine, la telefonata al premier turco Erdogan, l’ha interpretata come una gaffe. Quella telefonata e’ stata decisiva per convincere il premier turco ad accettare la nomina del danese Rasmussen a capo della NATO, nomina che doveva essere presa all’unanimità, altrimenti si sarebbe aperto un grave contenzioso. L’intervento di Berlusconi e’ stato decisivo e per questo ha ricevuto i ringraziamenti da tutti, in special modo, dal Presidente della Turchia Gul. La sinistra sicuramente “sprizzava” gioia quando l’Italia era rappresentata da Prodi. Negli incontri internazionali sonnecchiava, quando improvvisamente si risvegliava, “bofonchiava” parole incomprensibili esibendosi in “smorfie” facciali non commentabile. Chi non vuole essere rappresentato da Berlusconi, dato che in Italia, checché se ne dica, c’e’ ancora la libertà di muoversi, andassero a prendere la residenza in Cina, nella Corea del Nord o a Cuba. Oltre a vivere in Paesi che condividono le loro idee politiche, i rispettivi Capi di Stato sicuramente non gli farebbero mai fare “brutte figure”. La “politicuccia” di Franceshini e’ del tutto superficiale. Se il governo presenta un disegno di legge, lo critica senza neppure averlo letto. Non parliamo poi di Tonino Di Pietro, quello lo commenta con insulti e lo giudica preventivamente un imbroglio. Non sono da meno gli “amici” di Berlusconi. Se il governo intraprende un’azione decisa, ecco che Gianfranco Fini fa i “distinguo”. Se viene fatta una proposta, una modifica costituzionale, c’e’ sempre un “leghista” che si mette di traverso. Il governo sta facendo tutto quello che e’ possibile fare. E’ sciocco criticare per il gusto di dire che si potrebbe fare diversamente. Personalmente sono un “berlusconianosin dal 1994, ma non faccio parte della schiera di coloro a cui va sempre tutto bene, a secondo la tessera del partito che ha in tasca: io non ne ho nessuna. "Gli spiriti della verità e della libertà sono i pilastri della società", questo e’ il mio motto. I “politicanti” italiani continuano ad offrire uno spettacolo desolante. Come al solito, anche su questo, Silvio e’ avanti molte miglia. Ci vuole un ricambio generazionale? Al primo congresso del Pdl ha presentato una squadra di giovani “talenti”, tra questi sicuramente c’e’ il premier che lo sostituirà. Silvio ha realizzato il sogno di un partito in cui sopravviveva’ le sue idee e il suo mito, e potrà consolidarsi e progredire senza un leader carismatico come lui. I soliti invidiosi sono convinti che si circondi di giovani sconosciuti per non essere mai contraddetto. Non hanno capito niente. Sta costruendo un partito del tutto diverso da come lo immaginano i suoi nemici ed gli stessi “amici” intorno a lui che, come “avvoltoi”, aspettano da tempo che tiri le cuoia per poterne prendere il posto. Il problema del Pdl e’ proprio nei suoi dirigenti, sia nazionali che periferici, in quei “capetti-ducetti” presuntuosi che scimmiottano Silvio, ma nella loro testa hanno solo patate lesse. Se davvero Berlusconi vuole creare un partito nuovo, deve subito liberarsi della zavorra dei vecchi dirigenti di AN e FI, altrimenti il Pdl fa la fine del PD gestito da un “manichino parlante”. Gli italiani votano Berlusconi perché ha idee chiare che sa difendere e quindi realizzare con forza e coerenza. L’Italia, se vuole ritornare a primeggiare, ha bisogno di persone come lui, non di vecchi “tromboni” sfiatati o di vecchie “megere” imbellettate che sgomitano per mettersi in mostra. Il governo con tutti i ministri sta lavorando intensamente (le donne ministre sono tra le migliori) e sta perseguendo gli obiettivi senza farsi spaventare dalle critiche. La sinistra mette i bastoni tra le ruote per impedire a Berlusconi di governare, stessa cosa fanno anche molti “amici” nella maggioranza. Cercano di stopparlo: se diamo a Silvio la possibilità di governare davvero, poi come mi “metto in mostra”, come riesco a prendere il suo posto? Se ne fregano dell’interesse dell’Italia e degli italiani. Ma vadano a quel paese questi “spocchiosi” farabuttelli che sbavano anche per un posto in ultima fila tanto per farsi vedere.