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sabato 16 maggio 2009

Amor proprio e dignita'.

Sydney, Venerdi, 15 maggio 2009
Me l’ero ripromesso che ogni tanto avrei dato un’occhiata alla pagina n.40 de “La Fiamma” di venerdì 18 aprile 2008, ritagliata ed appesa in bella vista di fronte al mio computer. Voglio vedere nel tempo cosa rimane del messaggio di quei due, mi sono detto. All’inizio della pagina un titoletto: “Messaggio dei riconfermati parlamentari della ripartizione Africa-Asia-Oceania-Antartide”. Sotto, in rosso, il titolo a grandi caratteri: Grazie, italiani d’Australia! Quindi l’inizio del messaggio di Nino Randazzo e Marco Fedi: “Un sincero ed affettuoso saluto a tutti i cittadini d’Australia che hanno partecipato alle elezioni……..blaba, blaba….” Piu’ avanti: “La modifica di ruolo nel nuovo Parlamento, il nostro posizionamento nei ranghi dell’opposizione, non inciderà sugli impegni sulla natura della nostra rappresentanza coscienziosa e dignitosa della comunità italo-australiana i cui legittimi interessi e aspirazioni troveranno sempre in noi disponibilità ascolto e servizio”. E aggiungono: “…….il nostro impegno (che non e’ la solita vuota promessa di politica elettorale) a mettercela tutta per continuare a meritare la vostra fiducia nello svolgimento del nostro mandato parlamentare”. Concludono con una “accorata” richiesta: “Qualora dovessimo venir meno a questo impegno, non esitate a farcelo sapere”. E’ aderendo alla loro richiesta che vogliamo fare sapere loro che, moltissimi elettori che li hanno votati, non sono affatto soddisfatti di come hanno operato sino ad ora. Hanno dato l’impressione di essere permanentemente in vacanza. Saltuariamente, per dimostrare che sono vivi, ci tediano con qualche messaggio in perfetto stile politichese. Esprimono la loro opinione su fatti e situazioni che nulla hanno a che vedere con i problemi degli italiani nel mondo. Purtroppo stessa cosa fanno gli altri parlamentari eletti all’estero. Sono in 18 ed hanno tutti lo stesso obbiettivo. Invece di coalizzarsi, ognuno vuol dimostrare di essere il piu’ bravo di tutti. Cosi’ non sono riusciti a valorizzarsi e tanto meno imporsi. Infatti, contano un fico secco nella politica e nel Parlamento italiano. Tremaglia aveva avuto una buona intuizione ma che, all’atto pratico, si e’ rilevata una pura utopia. Ormai tutti si sono accorti che i 18 parlamentari esteri non funzionano, quindi, non servono, poi costano una barca di soldi. I mali non vengono mai da soli. Ci siamo accorti anche che il CGIE (Comitato generale degli italiani all’estero) e’ servito soltanto ad una cerchia ristrettissima di persone per farle viaggiare gratis (piu’ il gettone di presenza) in tutto il mondo soggiornando in alberghi a cinque stelle. Per oltre 20 anni hanno sempre e soltanto parlato delle stesse cose: ZERO risultanti concreti. Anche i COMITES (Comitati italiani all’estero, 128 in tutto il mondo), tranne alcune eccezioni, non sono serviti a nulla. Potrebbero essere molto utili, solo se fossero gestiti da persone veramente professionali. Insomma da persone che conoscono veramente profondamente tutti i settori, e non solo quello pensionistico. Sinora molti COMITES sono stati occupati da bande di gestori di Patronati (99% di sinistra) che si sono circondati di amici degli amici. I COMITES, piu’ che altro, sono risultati una fabbrica di titoli onorifici per i vari presidenti e componenti del “sodalizio privato”. Quello che e’ veramente scandaloso ed inaccettabile e’ che, sia il CGIE e sia i COMITES, in 20 anni hanno bruciato oltre 100 milioni di Euro, senza mai raggiungere risultati concreti per la comunità degli italiani nel mondo. Ma poi, a parte una marginale percentuale delle persone addette ai lavori, la stragrande maggioranza degli italiani nel mondo non sanno che esistono e, chi lo sa, non sa a che cosa servono. La verità e’ che noi italiani nel mondo siamo sempre stati presi in giro da tutti i numerosi governi che si sono succeduti dal dopo guerra ad oggi. In piu’ siamo stati continuamente turlupinati daifurbetti del quartierino” che, per farsi i propri affari privati (gli esempi sarebbero numerosi), si sono imboscati nei vari enti o organismi parastatali (leggi: parassitari) operanti nelle comunità italiane nel mondo. Sin dal 2001, il governo Berlusconi aveva redatto uno studio completo del come veniva gestito l’enorme fiume di denaro destinato agli italiani nel mondo. Scoprì che serviva ad innaffiare una vasta e rigogliosa prateria che i piu’ scaltri usavano per i loro “safari”. Fu istituito il Ministero degli italiani nel mondo e affidato a Mirko Tremaglia. Si sperava che abolisse gli sprechi ed indirizzasse le enormi risorse finanziarie ad un meglio utilizzo. Purtroppo niente di tutto questo accadde. Sempre nel 2001, Berlusconi finanziò personalmente gli “Azzurri nel Mondo” (filiale estera di Forza Italia) affidandola ad uno stuolo di personaggi “prestigiosi” che avrebbero dovuto attuare un ambizioso ma realistico programma. I soldi svanirono in brevissimo tempo. L’associazione vivacchiò per sette anni. Neppure un “rigo” dell’ottimo “Documento programmatico” venne attuato. Nel luglio del 2007 Berlusconi azzerò la direzione degli “Azzurri nel Mondo”. In ottobre Barbara Contini ne venne nominata nuova responsabile. In pochi mesi, operando maldestramente, diede il colpo di grazia agliAzzurri”. L’obbiettivo della Contini era quello di farsi candidare per essere eletta senatrice. Raggiunto l’obbiettivo, ben volentieri si e’ messa da parte. Ora si e’ accomodata nella poltrona di presidente degli ospedali italiani nel mondo. E’ un’altra inequivocabile dimostrazione di come noi italiani nel mondo siamo sempre stati usati daifurbetti del quartierinoper farsi i loro affari personali. Questa propensione e’ bene evidente anche nei 18 parlamentari eletti all’estero. Se avessero dignità ed amor proprio dovrebbero dimettersi come fece, il 20 gennaio 2008, la senatrice Franca Rame che così scrisse al Presidente del Senato di allora: “Al Senato non si usa ascoltare chi interviene, anche se l'argomento trattato è più che importante. No, la maggior parte dei presenti chiacchiera, telefona su due, tre cellulari, legge il giornale, sbriga la corrispondenza...In Senato, che ho soprannominato "il frigorifero dei sentimenti" non ho trovato senso d'amicizia.(..) In Aula, quotidianamente, in entrambi gli schieramenti (meno a sinistra per via dei numeri risicati), vedi seggi vuoti con il duplicato della tessera da Senatore inserita nell'apposita fessura, con l'intestatario non presente: così risulti sul posto, anche se non voti e non ti vengono trattenuti 258 euro e 35 centesimi per la tua assenza, dando inoltre la possibilità ai "pianisti" di votare anche per te, falsando i risultati. Questo comportamento in un Paese civile, dove le leggi vengono applicate e rispettate, si chiama "truffa”. (..) Dopo 19 mesi debbo constatare, con rispetto, ma anche con qualche amarezza, che quelle istituzioni mi sono sembrate impermeabili e refrattarie a ogni sguardo, proposta e sollecitazione esterna, cioè non proveniente da chi è espressione organica di un partito o di un gruppo di interesse organizzato. (..) A volte mi capita di pensare che una vena di follia serpeggi in quest'ambiente ovattato e impregnato di potere, di scontri e trame di dominio. L'agenda dei leader politici è dettata dalla sete spasmodica di visibilità, conquistata gareggiando in polemiche esasperate e strumentali, risse furibonde, sia in Parlamento che in televisione e su i media. E spesso lo spettacolo a cui si assiste non "onora" gli "Onorevoli". Franca Rame per dignità e grande rispetto di se stessa si dimise. Pur essendo consapevoli che sono delle nullità politiche, sono piu’ che certo che nessuno dei 18 si dimetterà. Potrei anche sbagliarmi. Certo non e’ facile dare un calcio alla fortuna, come lo e’ il sedere per 5 anni in Parlamento con gli annessi e connessi anche futuri. La dignità? Non e’ commestibile!