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mercoledì 20 giugno 2012

Conformisti, anticonformisti e ribelli.

Essere “conformisti” di sicuro e’ una difesa. Chi non si reputa “forte abbastanza” per contrastare da solo il “gruppo” tende a “conformarsi” il piu’ possibile ad esso in modo che venga considerato uno di loro ed ottenere protezione. Comunque non sempre si può giudicare “severamente” i “conformisti” perche’ molte volte sono stati “costretti” ad esserlo e la storia e’ piena di personaggi che hanno dovuto “conformarsi”. Un esempio su tutti e’ Galileo Galilei che, per imposizione della Chiesa, ha dovuto “rinnegare” la sua scoperta che la terra girava intorno al sole e non viceversa come si era sempre creduto. Essere pero’ “anticonformisti” a tutti i costi, per non apparire come gli altri, talvolta e’ “patetico ed infantile” ma anche puro “esibizionismo”. Chi esce di casa con i “piercing” al naso, sulle ciglia o alla bocca, con tatuaggi in tutta la pelle scoperta o con i capelli colorati e vestito in maniera “bizzarra”, non e’ un “coraggioso” che contesta la società per migliorarla, lo fa perche’ e’ cosciente di essere una persona “insignificante” e per questo “vuole farsi notare” dal prossimo. Non e’ “anticonformista” l’omosessuale che bacia un altro uomo durante il Gay Pride. Non fu invece “anticonformista”, ma “ribelle”, Rosa Parks (attivista statunitense afroamericana) che nel 1955 andò a sedersi nella sezione “bianca” dell’autobus e dette avvio al movimento antisegregazionista spianando la strada ad Obama, afroamericano, oggi Presidente degli Usa. Chi ha “grande personalità” non ha paura di andare contro le idee “correnti” e di pagare di persona. Il “ribelle” non vuole apparire diverso, vuole soltanto dimostrare quello che e’ realmente e si “ribella” al generale “conformismo” del pensiero, del modo di vivere, di vestire ecc. che “soggioga” le persone rese “schiave” da una “minoranza” che ha in mano il potere qualsiasi esso sia. Di solito il “ribelle” non e’ originale nel vestire, non e’ vanitoso e non ama apparire ed e’ piuttosto schivo e riservato. Al lettore può venire in mente molti nomi di personaggi “ribelli” (Spartaco, Giordano Bruno, Giordano Savonarola, Gandhi, Nelson Mandela ecc.) che, pagando un prezzo altissimo, hanno migliorato il mondo. “L’anticonformista” invece e’ solo una “brutta copia” del “ribelle”. Proprio lui che vuole “apparire” diverso. Il “ribelle”, che fa del tutto per rimanere “anonimo”, si nota molto di piu’ del “conformista” che si adegua a tutto, vestendosi anche alla moda, per “mettersi in mostra” e all’“anticonformista” con i capelli colorati, i tatuaggi e i piercing o “stravagantemente” vestito ugualmente per “mettersi in mostra”.

I "missionari".


 Siamo sempre molto critici e mai soddisfatti dei parlamentari italiani eppure “lavorano duramente” senza un attimo di “sosta”. Nonostante tutto quello che sta capitando in Italia, dalla crisi economica ai terremoti, per senso del “dovere” tre parlamentari “sacrificandosi” hanno affrontato un lungo e faticoso viaggio per venire in “missione” nell’emisfero sud del mondo. Vogliono discutere con la comunità italiana del rinnovo dei Comites e del CGIE, dei tagli dei fondi per l’insegnamento della lingua italiana e sulla “razionalizzazione” della spesa pubblica. Mai nessuno ha tenuto conto del nostro parere: se ne sono sempre altamente “fregati”. Come al solito i “furbacchioni” tentano di “camuffare” il loro “viaggio di piacere” con una “missione” istituzionale. “Ovviamente” il costo della “vacanza” e’ a carico del contribuente italiano che, come sappiamo, e’ spremuto come un limone tanto da non aver piu’ una “goccia” di succo da “stillare”. Chi sono questi “missionari” di turno? Sono di tre partiti diversi (PD, PDL e Lega Nord): quando c’e’ da “scroccare” vanno sempre d’amore e d’accordo. Ometto i titoli di “onorevole” perche’ non “pertinenti”. Marco Fedi (PD) e’ nato ad Ascoli Piceno il 13 aprile 1958 ed e’ emigrato in Australia nel 1983 ed e’ stato eletto nella IV Circoscrizione estera e’ da sei anni in Parlamento, e’ anche, nientepopodimeno, Presidente del Gruppo Interparlamentare dell’Amicizia tra l’Italia e L’Australia. Emerenzio Barbieri (PDL) e’ Presidente del Gruppo Interparlamentare dell’Amicizia tra l’Italia e la Nuova Zelanda. Claudio D’Amico (Lega Nord) e’ membro del Gruppo Interparlamentare dell’Amicizia tra l’Italia e la nuova Zelanda. Della compagnia e’ anche la signora Susanna Radoni della Segreteria del Gruppo Interparlamentare della Camera dei Deputati che, evidentemente, ha meritato il “viaggio premio”. Conosciamo benissimo Marco Fedi che in questi ultimi sei anni e’ stato “uccel di bosco” e forse per questo non abbiamo notato “alcun cambiamento” nell’ormai annosa “solida e consolidata” amicizia tra l’Italia e l’Australia. Emerenzio Barbieri, che e’ nato a Reggio Emilia il 19 ottobre 1946, e’ da undici anni in Parlamento ed e’ uno degli “specialisti” nel “salto della quaglia”. Viene eletto deputato con l’UDC di Casini nel 2001 nel collegio uninominale di Agrate Brianza, in Lombardia. Casini ha preferito candidarlo ad Agrate Brianza perche’ lì non lo conosceva nessuno, mentre a Reggio Emilia lo conoscevano molto bene tanto d’affibbiargli il nomignolo di “el pedant” e li aveva poche “chance” di essere eletto. Nel 2008, con Giovanardi (anche lui era con Casini), si esibirono nel “salto della quaglia” e passarono, armi e bagagli, nel Partito della Libertà. Emerenzio e’ “assurto” agli onori della cronaca per due sue famose “interrogazioni” parlamentari nel luglio 208 (sono ancora visibili su YouTube). Nella prima “pretese” che alla Camera, oltre al barbiere, “ovviamente gratuito”, per gli uomini, ci fosse pure il parrucchiere, “ovviamente gratuito”, per le “deputatesse”. Nella seconda ha “lamentato” che i deputati incassano circa settecento euro al mese “meno” dei senatori e che, nei viaggi aerei, “ovviamente gratuiti”, i deputati viaggiano in classe economica, “Bertinotti escluso”, mentre i senatori, “ovviamente sempre gratuitamente”, in business class. Ecco perche’ l’Alitalia e’ sempre in brutte acque! Emerenzio e’ il “fiero tribuno” che combatte per i diritti del “popolo”. I pochi colleghi che conoscono Emerenzio apprezzano le sue “doti umane” ed il carattere “servizievole”, ma lo definiscono un “invidioso” rompi “balle”. Claudio D’Amico e’ uno “sbarbatello” essendo nato a Milano il 22 luglio 1965, ma per essere dov’e’ evidentemente ha tutte le “qualità” dei vecchi “volponi”. Da quattro anni in Parlamento eletto nella circoscrizione III Lombardia 1 con la Lega Nord. Sulla pagina del sito “openparlamento” leggiamo che e’ Sindaco del comune Cassina de’ Pecchi (Milano) e che si occupa d’imprese, economia, lavoro, cittadinanza e immigrazione, tasse e imposte, diritto enti locali, commercio e servizi, trasporti, consumatori e utenti, finanza, pubblica amministrazione, giustizia, politica estera, ordine e sicurezza pubblica, unione europea, cittadini stranieri, ambiente e territorio, società.…ed altri 519 argomenti. Il famoso “enciclopedico” Pico della Mirandola gli fa un baffo a ‘sto D’Amico. I quattro li abbiamo visti allegri “effigiati” sull’edizione di venerdì 15 giugno 2012 del giornale “Wairarapa Times-Age”. L’articolo titolava: “Bellissimo Italian MPs Gardens” infatti erano in visita dei magnifici giardini di “Richmond House” che si trova ad un’ora d’auto da Wellington. Wairarapa e’ una delle migliori zone vinicole nel cuore della classica via dei vini della Nuova Zelanda dove si producono vini eccellenti. Il gruppo ha visitato Tarafahi Training Centre del quale Marco Fedi e’ rimasto “sbalordito” ed “entusiasta” tanto da dichiarare: “E’ stata un’originale esperienza per noi, ed abbiamo parlato che potrebbe esserci una possibilita’ per stabilire qualche cosa di simile in Italia”. Fedi ha perso un buona occasione per starsene zitto, con la sua dichiarazione ha rivelato la sua totale “ignoranza” della realtà “vinicola” dell’Italia. Tutti i paesi al mondo usano attrezzature e la tecnica italiana per vinificare. Senza paura di smentite, e’ la piu’ avanzata e migliore al mondo, sia per la vastissima varietà di vini e la loro altissima qualità, e sia per avere, in quasi tutte le regioni, centri simili a quello di Tarfahi e persino migliori. Il “terzetto” e la signora “segretaria” saranno domani venerdì 22 giugno 2012 alla ore 17:30 all’Associazione Napoletana a Leichhardt. Per non far fare brutta figura al Comites, organizzatore della riunione, non mancherà la presenza dei soliti “maggiorenti” e “capatazz” della comunità italiana, ma quanti saranno gli “italiani genuini”? Questa “missione” era proprio necessaria? E’ l’ennesima presa in giro. I tre deputati dovrebbero rendere conto delle spese di questa loro “gita” e se e’ cosi’ che intendono “razionalizzare” la spesa pubblica. Mario Monti non sa piu’ dove sbattere la testa e loro, fingendosi “missionari”, se ne vanno “giulivi” per il mondo “bighellonando” per “cantine”. Sino a quando noi emigrati “sopporteremo” che simili personaggi ci portano in giro, saremo sempre considerati “servi” a loro servizio e dei poveri “babbei”.