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sabato 25 luglio 2009



Grillo fuori dal Pd.
E ammette: c'è un complotto contro Silvio


22/07/2009 |

Al Cavaliere non ne ha mai fatta passare una. Se c'era da attaccare, attaccava. se c'era da punzecchiare, punzecchiava, se c'era da criticare, criticava. Eppure il re dei censori, Beppe Grillo, questa volta non può che ammettere: contro Berlusconi è in atto un complotto. Da cosa lo evince? Ma dalle registrazioni pubblicate su Repubblica.it e relative alle conversazioni tra il premier e la escort Patrizia D'Addario. Nel suo blog, oltre alla sua candidatura infranta (il Pd ha stracciato la sua tessera), Grillo parla della D'Addario e del Cavaliere: "Ho ascoltato le conversazioni tra la D'Addario e Berlusconi", scrive il comico; "la mia impressione è che siano state preparate, studiate a tavolino. Riascoltatele, la D'Addario sembra recitare una parte. Non mi sembra verosimile che una escort rischi tutto, si metta contro il Sistema, per una concessione edilizia negata, per una promessa non mantenuta dello psiconano. Poteva vendere le registrazioni a qualunque cifra all'interessato, e non lo ha fatto. È una supposizione, ma la D'Addario mi ricorda il cadavere di Salvo Lima usato contro Andreotti. Altri tempi. Per lo psiconano potrebbe essere sufficiente una prostituta".

Di fatto sono stati resi pubblici atti che un pm tiene sottochiave: questa è la realtà. Detto pm è stato preso in giro perché si ostina a custodire “in un armadio blindato nella caserma della Guardia di finanza” nastri che tutta Italia ha già ascoltato: come figura non è certo delle migliori. Arriva anche l’esclusiva del settimanale “Oggi” che pubblica gli scatti “proibiti” di un fotoromanzo porno-soft con protagonista proprio la D’Addario. Scrive il settimanale: «Allora (la D’Addario, ndr) si faceva chiamare Patty Love. Cosa c'è di strano nel fare fotoromanzi osè per una escort? C'è che la trama del racconto sembra proprio il copione di quello che stiamo vedendo in queste settimane. Patrizia seduceva un "cavaliere" (così lo chiama nel fotoromanzo), gli offriva le sue "grazie" e poi, con l'aiuto di un complice, si faceva fotografare durante un amplesso per poi ricattarlo...».Si attendono i prossimi sviluppi.



Tessera Pd stracciata - Voleva fare il fondo a tutti, destra e sinistra, candidandosi nelle file del Pd. Ma alla fine il fondo lo hanno fatto a lui. Beppe Grillo getta la spugna. È costretto a mollare la sua corsa alla leadership del Pd. E lo fa attraverso il suo blog, con un secco P.S. "Il PD meno elle ha annullato anche la mia iscrizione di Paternopoli. Non ho quindi la possibilità di candidarmi a segretario". L'annuncio fa seguito alla comunicazione della segreteria provinciale del Pd di Avellino sottoscritta dal segretario Vanda Grassi, con cui veniva respinta la tessera n. 40 del circolo di Paternopoli 'Martin Luther King' intestata, appunto, a Grillo. La procedura è scattata dopo aver sentito il parere della segreteria nazionale del Pd. Grassi ha imposto al coordinatore del circolo irpino Andrea Forgione di restituire al comico genovese la quota dovuta per l'iscrizione al circolo.
Ma a Forgione la cosa non va affatto giù. E in un'intervista rilasciata all'adnKronos afferma: “Soffro come un cane perchè vedo infrangersi il sogno di Walter Veltroni di un partito aperto. Lo stesso sogno che mi ha fatto avvicinare al Partito democratico. Ieri alle 17 siano andati a consegnare le tessere alla federazione provinciale di Avellino e quella di Grillo non l'hanno nemmeno voluta vedere. Non hanno nemmeno fatto il passaggio formale di prendere le tessere, fare le verifiche e quindi respingere l'iscrizione. Niente. Fuori, punto e basta”. Forgione riferisce che ieri ha parlato con Grillo al telefono dopo il definitivo non al suo tesseramento: "Mi ha ringraziato e mi ha detto che le rivoluzioni si possono fare anche dalla periferia. Speriamo. Io sono molto dispiaciuto perchè il partito di Roma ha perso l'occasione di dimostrare che siamo un partito democratico davvero.
Hanno vinto gli 'ayatollah' di Roma e i loro 'mullah' sul territorio".