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sabato 5 aprile 2008

I due nostri rappresentanti che eleggeremo faranno gli affari nostri ? Il nuovo governo riuscirà a migliorare l'Italia?

Quando leggerete questa nota il “patratac” sarà stato fatto. In altre parole la maggior parte degli elettori avrà già votato per eleggere i 18 parlamentari esteri. Nel mio sito internet www.itamondo.blogspot.com ho inserito alcuni sondaggi. Uno ha l’obbiettivo di conoscere se i nostri due rappresentanti eletti (nella IV circoscrizione) una volta in Parlamento italiano faranno i “nostri” o i “loro”affari. Il responso è inequivocabile: faranno i “loro”. Praticamente si è andati a votare con la certezza di essere presi per i fondelli. Voglio vedere in faccia il primo che si lamenterà! E’ impossibile non vedere che la campagna elettorale si sta svolgendo nell’indifferenza, e spesso nel fastidio dei cittadini che si tengono lontani. In Italia come all’estero. Non è qualunquismo o disinteresse, ma perché c’è la convinzione che, qualsiasi sia il vincitore, non cambierà nulla per i semplici cittadini. E’ un affare esclusivo della “casta” dei politici. Il trucco c’è e si vede. Veltroni e Berlusconi recitano la parte di quelli che se le stanno dando di santa ragione. Perché hanno tutta questa “smania” di andare al governo? Non certo per fare gli “affari nostri” ma certamente i “loro”, ovviamente in “combutta” con i candidati che saranno eletti da loro “selezionati”. Chi segue la televisione ed i giornali italiani non può che essere convinto che l’Italia è un Paese allo sfascio. L’economia è penultima dei 27 Paesi dell’Unione europea. Se l’economia non va i soldi non ci sono per nessuno. Gli stipendi sono i penultimi nell’UE e sono la metà di quelli dell’Inghilterra. Il 40% della popolazione vive sulla soglia della povertà, tra i quali il 17% nella vera indigenza, come la maggior parte dei pensionati. L’edilizia popolare è in ritardo di 20 anni, i giovani non possono sposarci per mancanza di case. Quelle poche disponibili vengono assegnate agli immigrati. L’ABI (Associazione Bancaria Italiana) è considerata un’associazione a delinquer: invece di sostenere l’economia la strozza come gli usurai. L’Italia ha il terzo debito più grande al mondo (ogni abitante, anche appena nato, ha 30 mila euro di debito). La scuola è la peggiore dei paesi occidentali. La sanità è allo sfascio. E l’elenco delle “vergogne” potrebbe continuare. Non solo i cittadini, ma ancor più Veltroni e Berlusconi, sono consapevoli che per far “rialzare” l’Italia occorrono almeno 10 anni di grandi riforme (leggi: sacrifici) ed un cambio epocale della mentalità civica degli italiani in Italia. Noi che viviamo nel mondo sappiamo cosa sono i sacrifici ed abbiamo acquisito quella mentalità che, se l’avessero i nostri connazionali, i loro problemi scomparirebbero rapidamente. Allora perché quei due “cloni” non vedono l’ora di andare al governo? Berlusconi e Veltroni appaiono uguali in tutto e per tutto, non solo negli atteggiamenti ma anche negli argomenti. Ad entrambi non importa particolarmente quale sarà il risultato elettorale. Lo scopo effettivo delle elezioni è quello di far piazza pulita dei propri ex alleati per diventare definitivamente “dominanti” rispettivamente nel centrodestra e nel centrosinistra. Da molti anni, chi vince l’elezioni poi non è in grado di governare. E’ per questo che la “grande coalizione” è inevitabile. Altrimenti chi vincerà, e vorrà governare da solo, impiegherà più tempo a varare provvedimenti che non potranno mai essere veramente incisivi. Chi perderà, criticherà qualsiasi cosa faccia il governo. La “presunta” compattezza delle due coalizioni non annullerà i veti incrociati dei loro componenti che cercheranno di proteggere interessi più o meno chiari. Sarebbe il peggio del peggio. Se non si metterà urgentemente mano alle riforme costituzionali e ad una “rivoluzione” del costume politico e sociale, l’Italia sarà condannata. Soprattutto è “imperativa” la “riqualificazione” della classe politica. Il prossimo Parlamento, purtroppo, sarà composto da una “oligarchia” selezionata dalle segreterie dei partiti che hanno scelto gli amici degli amici anche se fossero d’infimo valore. Il Parlamento non rappresenterà i cittadini, come dovrebbe, ma i “partiti politici”. Nel nuovo Parlamento con ci saranno i “germi” dell’Italia futura, ma il “putridume” della passata. Per “rialzarsi” veramente l’Italia non deve cercare politici, ma cercare uomini d’ingegno, preparati per una buona amministrazione e per governare onestamente. Bisogna ritornare al tempo di quando i parlamentari non erano dei politici di “professione”, ma venivano dalla società civile ed erano uomini di fede che amavano la sua Patria e i loro Popolo. In Italia come nel mondo abbiamo ancora una grande forza. Abbiamo giovani ed imprese che possono farsi valere. Abbiamo una cultura millenaria, ma dobbiamo prima di tutto ridare alle istituzioni un impulso veramente democratico dove la meritocrazia è premiata. E’ difficile capire che razza di Paese è il nostro. E’ difficile capire perché in campagna elettorale si parli dell’Alitalia, che è fallita da anni, e non si parla della spazzatura che avvelena la gente. Non si parla che la si esporta, pagando, ed invece non si può esportare la mozzarella, incassando valuta pregiata, perché inquinata dalla “monnezza”. Per noi italiani che viviamo nel mondo è difficile capire come queste cose non si trasformino in civile indignazione, in protesta durissima. L’unica spiegazione che sappiamo darci si riassume in una parola “connivenza”. Chi governa s’arricchisce. Chi fa gli accordi con la camorra si consolida. Con il denaro pubblico si compra il consenso degli assunti che non fanno nulla. Con le cooperative si dà da mangiare a chi campa grazie al disastro della spazzatura che s’accumula, e con l’opposizione “si ragiona” coinvolgendola in questo “carnevale” infinito. Vogliamo scommetterci? Non importa chi governerà, tra uno, due, tre anni o più la situazione in Italia (non solo la “monnezza”) sarà sempre la stessa e, quindi, peggio dell’attuale. I romani dicevano: “Se oggi non hai fatto nulla di positivo, sei meno di ieri e domani sarà peggio”.


E-mail: ilpopolodegliitalianinelmondo@hotmail,com

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