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mercoledì 16 aprile 2008

Stravince Silvio in Italia. "Straperdono" per arroganza ed incompetenza nella IV Circoscrizione estera Barbara Contini e Marco Zacchera.

Con nove punti di distacco la partita si è conclusa con la schiacciante vittoria di Silvio Berlusconi. Il risultato più eclatante è quello che, in un solo colpo, tutti i partiti “nanetti” sono stati eliminati. Ora non ci saranno alibi per chi ha ricevuto per la terza volta il mandato di governare l’Italia. Non ce ne saranno neppure per l’opposizione. Veltroni, se si libererà del passato, ha una grande opportunità per fare del PD un forte partito “laburista” alternativo al PdL. Veltroni è costretto a fare i conti con la realtà com’è e non come ha cercato di farla apparire. L’Italia ha un Parlamento finalmente governabile alla Camera e al Senato: cinque gruppi in tutto (o quattro se Di Pietro confermerà la promessa di entrare in quello del Pd), compreso quello Misto. Ora è realistico pensare che si potranno riformare i regolamenti e la Costituzione. Il rinnovamento profondo è iniziato quando il centrosinistra aveva preso coscienza del fallimento della formula del governo Prodi. Aveva capito che la sinistra radicale era inadatta a governare l’Italia. Pur di scrollarsi di dosso i comunisti, il Pd era disposto di perdere queste elezioni e puntare sulle successive. L’elettorato di centrosinistra ha fatto sue queste conclusioni e in maniera brutale e drammatica ha spazzato via Rifondazione Comunista, Comunisti Italiani, Verdi e fuorusciti dai Ds: ha decretato la fine del comunismo. Per l’Italia questo è un fenomeno simile alla caduta del muro di Berlino. Tutto questo è accaduto grazie la vigente legge elettorale. Per anni le si è attribuita la responsabilità dell’ingovernabilità del Paese. In molti hanno addirittura affermato che essa avrebbe provocato l’instabilità di qualunque futuro governo, soprattutto al Senato. I risultati attuali dimostrano invece che essa, se non ha funzionato nel 2006, è perché le due coalizioni hanno pareggiato, non perché la legge provocasse l’ingovernabilità. Non solo. Gli attuali risultati dimostrano pure che, col premio di maggioranza e con le soglie del 4% e dell’ 8%, la legge ha semplificato drammaticamente il quadro politico. Non è solo l’elettorato che ha eliminato la Sinistra Arcobaleno e il resto dei “nanetti”, ma grazie a questa “porcata” di legge elettorale. Le elezioni hanno pure riconfermato che nelle grandi democrazie, al di fuori delle grandi formazioni, non c’è salvezza. Per molto tempo in Italia, per il vezzo di avere la propria “parrocchietta”, molti politici uscivano dal partito, se avevano divergenze con la dirigenza, e ne fondavano uno nuovo e con l’uno o il due per cento per essere politicamente “vivi”. Oggi, pure con un grande numero di voti, Casini ha una presenza “simbolica” al Senato. Veltroni sostiene, che pur perdendo le elezioni, il Pd ha aumentato i suoi consensi. Non è così. Per effetto della legge elettorale, non si assegna nessun seggio a chi ha avuto il 3,99% alla Camera, e i 7,99% al Senato, è ovvio che i rimanenti partiti si dividano le spoglie degli eliminati. Il Pd non ha “aumentato i propri consensi”, ha raccolto buona parte dei voti che andavano alla sinistra radicale. Gli elettori, che non sono scemi, hanno capito che solo il Pd poteva contrastare Berlusconi e no la Sinistra Arcobaleno. La Lega Nord di Bossi e l’Italia dei Valori di Di Pietro hanno avuto successo perché si sono alleati ai due maggiori partiti. Non è che improvvisamente il Nord si sia innamorato di Bossi: l’hanno votato sapendo che i loro voti non sarebbero andati dispersi. Se la Lega non fosse stata alleata di Berlusconi avrebbe forse subito la stessa identica sorte di Casini. Lo stesso discorso vale per Di Pietro e il suo “partitino unipersonale”. Se non si fosse alleato con il PD ( che forse ha fatto un errore), perché mai avrebbe dovuto avere più successo di un partito ideologico e molto più serio come quello di Bertinotti? La tanto deprecata legge elettorale ha funzionato a meraviglia: ha eliminato i piccoli partiti e ha dato una forte maggioranza a chi ha vinto l’elezioni. Meglio di così! Mentre prima un grande partito di centrosinistra non avrebbe neppure osato sperare di superare la soglia del trenta per cento, ora l’ha ampiamente superata. L’Italia, finalmente, si è avviata al Bipartitismo perfetto. Possiamo affermare che, sia gli italiani in Italia e sia gli italiani residenti nella IV Circoscrizione estera dove è collocata l’Australia, hanno fatto le scelte giuste. In questo cruciale momento l’Italia ha più bisogno di Berlusconi, più esperto e carismatico, che di Veltroni che, come statista, deve ancora maturare. Probabilmente Berlusconi potrà far “rialzare” l’Italia e lo scopriremo molto presto. Noi italiani nel mondo (soprattutto noi residenti in Australia), intelligentemente, più che al partito a cui ci sentivamo più vicini ideologicamente, abbiamo preferito votare per i candidati migliori, per quelli più esperti ed affidabili non solo per aver già maturato una esperienza parlamentare per un certo periodo, quindi abbiamo riconfermato Nino Randazzo al Senato e Marco Fedi alla Camera del Parlamento italiano. Una buona parte del loro successo è da ricercare anche nei gravissimi errori di presunzione e strategici dei due responsabili esteri del centrodestra: Barbara Contini e Marco Zacchera. Si sono rifiutati di selezionare candidati all’altezza del compito, nonostante gli fosse stata presentata una lista di validi professionisti stimati e conosciuti dall’intera comunità italo/australiana. Insistentemente, più volte, li raccomandavo di selezionare le migliori candidature per poter avere una reale possibilità di vincere i due seggi parlamentari. Non rispondevano neppure alle mie e-mail e, persa la pazienza, li tacciai da “spocchiosi”, per cui decisero la mia “espulsione”. Hanno espulso una persona che da 14 anni era considerata in Australia la bandiera di Berlusconi e di Forza Italia. Una decisione che neppure la persona più sprovveduta avrebbe preso a due mesi dalle elezioni politiche. La Contini e Zacchera hanno avuto la presunzione di conoscere la realtà della nostra comunità e del territorio. Con questo hanno dimostrato di essere degli incompetenti per la superficialità con cui hanno agito e, quindi, hanno dimostrato di non essere idonei al compito a loro assegnato. La conferma sta nel risultato negativo ottenuto.


E-mail: ilpopolodegliitalianinelmondo@hotmail,com

2 commenti:

Anonimo ha detto...

La legge elettorale era e resta una porcata, cosi' definita perfino dal suo ideatore Calderoli. Il fatto di aver privato gli italiani della possibilita' di scegliere chi eleggere al parlamento e' molto grave per uno dei Paesi che si vuole definire civile!

Rammento inoltre che e' stato proprio Veltroni a creare le condizioni favorevoli ad un cambiamento cosi' radicale del quandro politico italiano. Almeno in questo e' arrivato prima di Berlusconi!

Rino - Brisbane

Anonimo ha detto...

abbiamo perso per colpa di quell'imbecille di casagrande, marpione incompetente! Ma vi rendete conto che avevamo un'opportunita' unica di riprendere questa circoscrizione e invece per colpa di quel buffone ci ritroviamo randazzo e fedi per altri 5 anni?
CASAGRANDE VERGOGNATI!!!!!!!!!!