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sabato 25 aprile 2009

Berlusconi non controlla i media. Santoro e Travaglio sono i "padroni" del servizio pubblico e comandano a RaiDue & RaiTre.

La Fiamma & Il Globo - Australia
Venerdi 24 aprile 2009
C’e’ ancora qualcuno convinto che Berlusconi controlli i media? Ripeto la stessa domanda con la quale concludevo il mio articolo di venerdì 17 aprile. I suoi avversari sono sicuri di si e molti dei loro “seguaci” anche. L’odio politico oscura la verità. Chi legge i giornali con un po’ di senso critico, scopre che, escluso “Il Giornale” e, parzialmente, “Libero” (che ogni tanto bacchetta Berlusconi), tutti gli altri, piu’ o meno, gli sono schierati contro. Non fanno testo “L’Unita” e “La Repubblica”: sempre e comunque contro Berlusconi a prescindere. Ma in 15 anni qualche cosa positiva l’avrà’ pure fatta, o no? C’e’ un'altra leggenda metropolitana. La televisione e’ sicuramente controllata da Berlusconi, lui ne ha tre e controlla anche la Rai. Ma e’ proprio cosi? Noi che viviamo all’estero ci giunge RaiItalia (ex Rai International). Ebbene, quasi esclusivamente ogni giorno, non fa altro che propinarci programmi come: AnnoZero, Che tempo che fa’, Ballaro’, Parla con me, L’osceno del villaggio ed altri, cosiddetti, di “approfondimento”: tutti “rigorosamente” contro Silvio Berlusconi ed il suo governo. Ah, ma lui in Italia controlla le sue reti televisive! Per inciso la famiglia Berlusconi possiede soltanto il 33% di Mediaset, il resto e’ in mano agli investitori. Tra cui centinaia di migliaia di pensionati italiani che ringraziano Dio di aver investito i loro risparmi in un’azienda sana, ben gestita che, alla fine dell’anno, gli da un dividendo. Il valore delle loro azioni incrementa continuamente e non svanisce, come e’ accaduto a chi aveva investito in decine di altre aziende italiane poi andate fallite. Chi ha visto le televisioni, diciamo, di Berlusconi si sarà accorto che, anche li, alcune trasmissioni non gli sono affatto favorevoli, anzi! C’e’ solo un’eccezione: il TG4 di Emilio Fede, un lacchè troppo esagerato che sfiora il ridicolo che danneggia piu’ che favorire Berlusconi. Quindi, la risposta alla mia domanda e’: Silvio Berlusconi non controlla i media. Sono stati i media, coalizzati con la politica e la magistratura, a cercare di controllare lui e di eliminarlo, per via giudiziaria, in questi ultimi 15 anni. Per fortuna che ora e’ protetto dal lodo Alfano, altrimenti ogni giorno leggeremmo sui giornali “avvisi di garanzia” a iosa a lui diretti, per reati immaginari che gli si vorrebbe imputare. L’inchiesta, e gli eventuali processi, durerebbero anni ma, intanto, accrescerebbe il suo discredito. Tempo fa’ ho incontrato una arzilla signora di 96 anni, ospite di uno dei magnifici ed accoglienti Villaggi Scalabrini. Sono rimasto stupefatto nel sentirla dire con sicurezza che Berlusconi e’ un farabutto, e’ diventato ricco con la mafia e vendendo la droga e vuole affamare i pensionati. Ma chi gliele ha raccontate queste cose? Le ho chiesto. Una persona molto per bene (ha citato nome e cognome) del Patronato che mi ha fatto prendere la pensione. Avete capito cosa vanno dicendo in giro certi signori dei Patronati? Oltre a calunniare Berlusconi, lasciano intendere che sono loro a “far prendere” la pensione. Alcuni Patronati si sono sempre approfittati dell’ingenuità della semplice gente mentre vivono agiatamente alle loro spalle. Per curiosità mi piacerebbe sapere quanti di noi, se fossimo nelle stesse condizioni economiche di Berlusconi, ci saremmo messi in politica per cercare di fare il bene dell’Italia. I maligni sostengono che sia sceso in “campo” per pagarsi i debiti che lo sommergevano. E’ stato ampiamente provato che questa era un’altra delle tante calunnie inventate. Al suo posto ognuno di noi passeremmo a goderci la vita nei posti migliori del mondo. Considerato poi i soldi che ha, lui potrebbe vivere “stravaccatoper almeno 1000 anni. Insomma, uno che non avrebbe bisogno di lavorare, invece si sta ammazzando di fatica accorciandosi la vita di almeno dieci anni, gliene hanno dette e combinate di tutti i colori e la musica continua. Se Berlusconi fosse stata una persona “normale”, avrebbe mandato tutti a quel paese, oppure sarebbe già schiattato da tempo per l’enorme pressione dello stress. Veramente, tempo fa, c’era andato vicino. Lo stanno massacrando dal 1994. Chi e’ che non ricorda quando nel 1994 il “Corriere della sera”, in prima pagina con un titolo a caratteri cubitali, pubblicò l’avviso di garanzia che la Procura milanese “stava” per emettere nei suoi confronti? Come mai un giornale (ma anche tutti gli altri) pubblicò in prima pagina un provvedimento “segreto” neppure ufficialmente emesso? E’ evidente che la “primizia” fu passata al “Corriere della Sera” da qualcuno che faceva parte integrante della Procura di Milano. Forse Di Pietro che, in un’occasione, disse: “Io a quello lì lo sfascio!”? Nel 2007 Berlusconi venne assolto da quella accusa “perché il fatto non sussiste”. Ma quando fango in 13 anni gli e’ stato gettato addosso? E quando gliene e’ rimasto appiccicato? Chi gestisce e controlla la Rai l’abbiamo visto giovedì 16 aprile ad “AnnoZero”, condotto dal milionario Michele Santoro. Con l’eccezione di Grillo, c’erano tutti. Travaglio con la solita, ormai noiosa, arringa faziosa contro il Cavalier “Benito” Berlusconi. Santoro con le offese a Vespa, a Fede e al “Il Giornale”. Di Pietro, ha sparato in rappresentanza dell’opposizione. Sabina Guzzanti ha vomitato menzogne sulla classe dirigente abruzzese indagata fin dal 1992. La pseudo “comica” ha omesso, naturalmente, di dire che sette anni dopo fu anche interamente prosciolta. Sabina ha offeso anche il popolo italiano: coglione, che si è fatto rimbecillire dalle televisioni di Berlusconi. Doveva essere una puntata riparatrice, dopo la “vigliaccata” della settimana precedente invece: non una parola di scuse. Santoro e i suoi esaltatigiullari” sono passati al contrattacco. E’ stato insultato il direttore generale della Rai, Masi: che non capisce la “satira” di Vauro. Il vignettista espulso era assente fisicamente, ma presente moralmente. Ci ha pensato Serena Dandini, a “Parla con me” a RaiTre, a mostrare al pubblico le “macabre” vignette del sedicente “umorista”. Santoro ha voluto dimostrare chi e’ il padrone del servizio pubblico, chi e’ che comanda alla RaiDue e a RaiTre. Ma quello di Santoro è il suo canto del cigno e quello dell’opposizione che lo sostiene. Un’opposizione che è incredibilmente fuori dalla realtà. Legata alle vecchie ideologie di un sistema politico che ormai altro non e’ che un tetro fantasma, che ha prodotto nel mondo oltre trecento milioni di morti. Santoro è Travaglio sono i portavoce di questo mondo che non c’e’ piu’. Non sono giornalisti che si limitano a sparare a zero sul governo, ma sull'Italia intera. Vogliono inculcare nella gente l'idea che ormai siamo al “Si salvi chi può. Il Dittatore Silvio sta marciando su Roma”. Ormai non c'è più nulla da salvare e, quindi, tanto vale raschiare il fondo. In tempi di guerra sarebbero stati processati dalla corte marziale per disfattismo e fucilati. In tempi come questi nostri, sono invece loro a prendere a fucilate tutti. Su una cosa pero’ ha sicuramente ragione Travaglio. L'Italia non è un Paese serio. Perché se l'Italia fosse veramente un Paese serio, lui ed il suo datore di lavoro Santoro, sarebbero già stati cacciati dalla televisione pubblica a pedate nel sedere. Ma, alla fine, non e’ quello che sta aspettando Santoro?

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