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lunedì 20 dicembre 2010

La sconfitta dei "Traditori" e dei "Maneggioni.

Il Globo & La Fiamma - Australia

venerdi 17 dicembre 2010


Come volevasi dimostrare: I tre “pollastri” FiCaRu sono finiti allo spiedo. Ma i tre, pur cotti a puntino, si consolano lanciando “Il Polo della Nazione” che altro non e' "Il Pollaio dei pollastri nazionali". Mentre Berlusconi ha lasciato a Casini la porta aperta (e molti deputati dell’Udc ne approfitteranno), ha chiuso per sempre con Fini che ora l’aspetta il calvario della fine del Fli (fliiii.....come il sibilo del serpente!!). I “finiani” sono devastati dai “regolamenti di conti” interni e molti, che si erano allontanati dal Pdl, ritorneranno all’ovile per irrobustire la maggioranza. Dopo aver messo a punto la “congiura” con i suoi degni “compari” (Casini, Rutelli e Bersani), Fini a Bastia Umbra decise di sferrare l’attacco finale intimando “sfrontatamente” a Berlusconi di dimettersi. Ma come scriveva Macchiavelli “per esperienza molte sono state le congiure, e poche hanno avuto buon fine”. Se l’attacco non riesce, gli effetti sono disastrosi per chi fallisce l’obbiettivo. Fini dovrà ora ricominciare tutto d’accapo da una condizione di debolezza e con una “ciurma” in stato di “ammutinamento” ormai consapevole che non ha piu’ futuro. Moffa ha chiesto le dimissioni di Bocchino. Anche Fini dovrebbe dimettersi sia dal Fli e sia da presidente della camera, non lo farà perché e’ uomo viscido e senza dignità. Il Fli ormai e’ un “inutile” partito d’opposizione. Non può tornare col centrodestra e non serve alla sinistra e neppure alla magistratura, perché non è piu’ utile a far cadere il governo. È solo una “barchetta” in difficolta’ in mezzo ad un mare tempestoso. Nessuno più intervisterà Bocchino. Nessuno più vorrà sapere come la pensa Granata. Al Senato il risultato era scontato, ma bisogna registrare che è andato ben oltre le previsioni. I voti a favore del governo sono stati 162 contro 135 e se aggiungiamo ai voti contrari i dieci finiani che si sono astenuti, si vede bene che il divario resta ugualmente notevole. Alla Camera si è avuta la sorpresa. I voti a favore del governo sono stati 314 contro i 311 dell’opposizione (2 gli astenuti). E’ una vittoria morale ma “soprattutto” politica. E’ una risposta alla vecchia politica fatta dai “maneggioni” con agguati, intrallazzi, intrighi di palazzo. E’ un colpo mortale al tentativo di legittimare il tradimento. E’ la giusta fine di Fini e della sua setta di “irresponsabili”. Avete ascoltato il discorso del “ducetto spara balle” Bocchino? Un folle esaltato tale e quale a Di Pietro, anzi, peggio. Quello del 14 dicembre e’ un risultato “assoluto” ed importante per Berlusconi e per il suo governo che mettono a tacere tutti coloro che lo davano per “bollito” e che, secondo “Gianfrego” Fini, perseguiva solo i suoi interessi e non rappresentava piu’ i valori del centrodestra. E’ un valore di centrodestra svendere al cognato una casa del Partito? E’ un valore del centrodestra negare la truffa, giurare di dimettersi e poi, di fronte all’evidenza, non farlo? E’ valore di centrodestra che il presidente della Camera minacci un dirigente Rai per fare avere alla suocera un appalto da un milione e mezzo di euro? È un valore del centrodestra se Fini sottrae dal conto di AN oltre centomila euro per comprarsi una vettura Bmw, che poi gli e’ stata tolta con un atto giudiziario? E’ un valore del centrodestra farsi pagare, come fa Bocchino, i debiti del proprio giornale (Il Roma di Napoli) con soldi pubblici sottratti al volontariato? È un valore del centrodestra usare, come fa Fini, le strutture della Camera per convincere i deputati a lasciare il Pdl e confluire nel Fli? È un valore del centrodestra mettere a disposizione della sinistra i voti ottenuti da elettori “convintamente” berlusconiani? È un valore del centrodestra tradire? Tutti gli interventi degli oppositori, che abbiamo potuto ascoltare in diretta, grazie ad Internet, alla luce dei risultati, appaiono del tutto ridicoli e penosi. Il piu’ “esemplare” e’ stato quello di Di Pietro che un “colluso” Presidente della Camera gli ha permesso di vomitare insulti e parolacce contro Berlusconi ed il governo. Ha fatto bene l’intera maggioranza ad abbandonare il Parlamento, rientrando soltanto quando quel "matto" ha terminato il suo vergognoso ed incivile “sproloquio”. Cosa dire dell’intervento di quel “poveretto” Bersani. Piu’ che il leader di un partito e’ sembrato un “dimesso” presidente di una “bocciofila”. E’ quello dell’ormai “patetico e vanesio” pieno d’odio leader “minimo” D’Alema? E’ incredibile che ci sia ancora il 24/25% di italiani che esprimono la “intenzione” di votare per il Pd, per un partito “rottamato”, “mummificato” senza idee, ne’ strategia, ne’ programma e ne’ leaders. Di sicuro il “merito” sta nello “odio” che i “fans” del Pd nutrono per Berlusconi e non dalla razionalità. Si spera che il 14 dicembre sia la fine delle manovre dei “maneggioni” che volevano far credere al popolo“fessacchiotto”, come loro pensano che sia, che Berlusconi non era piu’ in grado di governare. Per questo, secondo i “maneggioni” era necessario un “governo di responsabilità” composto da “irresponsabili” e “traditori”. Oppure di un “governo di larghe intese” che per essere chiari significa “inciucio” con chi, perse le elezioni, ritiene sia l’unico mezzo per andare al potere. Si proponeva anche un “governo tecnico” composto da personaggi che non avrebbero dato garanzia di professionalità, competenza e imparzialità. Alla fine e’ stato anche invocato un “governo di armistizio”, da coloro che “unilateralmente” avevano dichiarato la guerra e poi chiedono l’armistizio quando si sono resi conto che stavano per “perdere”. L’armata Brancaleone dei “maneggioni”, che voleva “cacciare” il legittimo governo votato democraticamente dagli italiani, ha subito una sconfitta morale e una lezione politica esemplare. Il 14 dicembre passerà alla storia come un’importante vittoria anche per la democrazia, così pericolosamente minacciata. Immaginiamoci, infatti, cosa sarebbe successo se avesse vinto lo schieramento “Fini, Casini, Rutelli & Bersani”. Altro che tradimenti reciproci, ci sarebbe scappati anche i morti. Una destra “fascista”, “fanatica” e "traditrice" che si allea con la sinistra “forcaiola”. Tre “pollastri” Fini, Casini e Rutelli, nello stesso pollaio a “spennarsi” per la leadership (lo vedremo tra poco). Una sinistra che non può fare a meno dell’ala estremista, la dimostrazione ultima sono stati i cortei che hanno messo a ferro e a fuoco Roma e non solo, proprio il 14 dicembre mentre nel Parlamento si votava. Vogliono il ritorno al proporzionale per far entrare nel governo i “No Global”, “Rifondazione Comunista”, i “Verdi” e i “Fratelli musulmani”. Insomma, le basi per la guerra civile, altro stabilità di governo!! Tutto questo e’ stato allontanato. Anche questa volta la buona stella che protegge l’Italia e’ stata rappresentata da Silvio Berlusconi. Il voto del 14 dicembre ha anche conseguenze politiche importanti. Con la riconfermata forte maggioranza al Senato, Napolitano non se la sentirà di far formare un qualunque altro governo. Dunque, tutti i governi di “fantasia” saranno state soltanto delle “favole”. Ora si e’ aperta una fase nuova, che Berlusconi potrà gestire con maggiore relativa tranquillità. Cosa farà il Premier consapevole che con soli tre soli voti di maggioranza gli sarà difficilissimo se non impossibile governare? Il primo tentativo e’ di “allargare” la maggioranza aprendo la porta alle “colombe finiane” che vorranno rientrare. Tenterà poi di convincere Casini, ma soprattutto gli scontenti nell’Udc e degli altri moderati in altri partiti, di far parte del governo assegnandogli qualche incarico governativo o ministero. Sempre che si riuscirà a stabilire un patto chiaro e di reciproca soddisfazione e che sia approvato dalla Lega di Bossi, altrimenti Berlusconi sarà costretto a chiedere elezioni anticipate. Infatti, ha già in preparazione un nuovo simbolo e nuovo partito in vista delle elezioni di primavera. Bisogna attendere i primi di gennaio 2011 per sapere quale sorte aspetterà all’Italia. Ma per fortuna per ora il pericolo maggiore e’ stato scampato.

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