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sabato 24 settembre 2011

Quanti uomini italiani vanno a "puttane"?

Scritto da Paolo Della Sala



Una buona parte dei maschi italiani è caduta almeno una volta in questo vizietto. Questo si evince dalle statistiche e andando in alcune strade di notte. Secondo il Dipartimento per le pari opportunità della Presidenza del Consiglio, in Italia sono “9 milioni” i clienti delle prostitute, stimate in “70 mila”, di cui più della metà straniere e moltissime “minorenni”, con un giro d’affari di circa 90 milioni di euro al mese. Facciamo due conti. Gli italiani sono 60 milioni, togli la metà delle donne, quindi i bambini, gli anziani, i preti, i giovani appena fidanzati e sposati, quanti restano? 10 milioni? Ecco, quindi “tutti” gli uomini vanno a prostitute. Forse non proprio tutti sono andati a “prostitute”, ma certo suona strano che i lettori de “La Repubblica” de “Il Fatto” e dell’ “Espresso” siano una sorta di una setta di “Santi laici”, di nuovi “Skoptsy”, coloro che si “castravano” allo scopo di non cedere alle tentazioni della carne. Erano russi del '700. Spero che a La Repubblica, Il Fatto e L'Espresso non siano degli Skoptsy. Immagino che i lettori e redattori di Repubblica- Fatto-L’espresso non siano dei Superuomini, e nemmeno dei “pretini” in stile “Ieri Oggi e domani” di Vittorio de Sica. Se dunque il quadro è questo L'Espresso dice al “mondo intero” che Berlusconi va a “donnine” (come lo fa la maggioranza dei maschi italiani). A questo punto l'operazione suona illogica. Se tu (che sei un ladro) dici a un ladro che anche il sindaco della città è un ladro forse lo rendi più ladro di prima, forse no. Verosimilmente tutto rimane come prima. A meno che non ci siano persone (i lettori e redattori di Repubblica-Il Fatto-L'Espresso?) che, pur andando a “mignotte”, con le stesse percentuali del resto degli italiani, non si sentano invece “schizofreneticamente” diversi dagli altri, così da poter condannare alla “lapidazione” Silvio Berlusconi. Mentre lanciano la prima pietra, di notte continuano a peccare come sempre, come tutti noi comuni mortali. Sono “papisti” rossi, non sono degli “Skoptsy”: non si “castrano”, ma “castrano gli altri”, a partire dalle teste dei loro lettori. Sono sempre pronti a concedere l’Indulgenza universale nei confronti di se stessi, mentre intanto emettono catastrofici “Giudizi Universali” nei confronti degli altri. In una società ormai priva di ogni direzione etica, anche grazie al loro "progressismo", tutto ciò suona beffardo e suicida, col risultato che il Pd affonda per mano dei suoi stessi “psicologi”. Gli italiani in fondo non sono così tanto “ipocriti” e tra i “papi” e gli “antipapi” scelgono i “papi”, difetti inclusi, anche se costoro si chiamano Borgia o Berlusconi, visto che gli “antipapi” sono “peggiori” dei papi.

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