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martedì 27 dicembre 2011

Intervista pubblicata da Italia chiama Italia

20 novembre 2011

Giampiero Pallotta, connazionale residente in Australia, da sempre politicamente vicino al centrodestra. Che aria tira in Australia dopo la visita di Obama?

"La Premier australiana Gillard ed il presidente degli Stati Uniti Obama hanno discusso della situazione globale marginalmente e con l'obiettivo di raggiungere un accordo di libero scambio nell'area Asia/Pacifico. Lo scopo principale dei colloqui bilaterali e' stato quello di rinsaldare la collaborazione militare tra i due Paesi in Afghanistan, e per questo e' stato dato avvio alla costruzione di una base militare americana a Darwin per l'addestramento di truppe. Il clima del North Territory e' simile a quello dei Paesi dove le forze alleate stanno combattendo e questo favorisce l'insediamento. E' accaduto pero' un fatto vergognoso. Prima dell'arrivo di Obama a Darwin, sono stati allontanati dal centro della città i "senzatetto" , ovvero il popolo dei Larrakia che, in effetti, sono i veri proprietari della terra. Gli "australiani", per il 40% immigrati o figli di immigrati, di cui il 25% nati fuori dell'Australia, non sono rimasti per niente entusiasti di questa visita. Avrebbero voluto che si fosse parlato piu' di pace che di guerra".

La crisi economica si sente anche li' da voi? Raccontaci un po'

"Anche se l'Australia non può piu' essere considerato il "Lucky Country" di 30/40 anni fa quando bastava "lavorare sodo" e tutto era possibile realizzare, rimane sempre un Paese dove la crisi economica quasi non si avverte, la disoccupazione e' intorno al 5% con tendenza a diminuire e la qualità della vita, in generale, e' molto buona. Non e' il "paradiso", ma e' forse il migliore Paese al mondo per viverci".

Gli italiani residenti in Australia di cosa si occupano? In quali settori investono?

"Non vi e' settore commerciale, industriale e terziario dove gli italiani non siano presenti e vi primeggino: agricoltura, pesca, moda, importazioni. Molte delle piu' grandi imprese edili e di costruzione di infrastrutture sono state fondate da italiani. Oltre ad investire nell'industria e nel commercio, viene privilegiato l'acquisto d'immobili e terreni. Molti figli di emigranti italiani sono affermati professionisti (avvocati, giudici, dottori, commercialisti ) e molti sono i sindaci e i parlamentari federali e statali di origine italiana".

Come commentano gli italoaustraliani le dimissioni di Berlusconi e l'arrivo del governo Monti?

"Paradossalmente, considerato che sono sempre stati eletti al Parlamento italiano due rappresentanti del centrosinistra, la maggioranza degli italiani residenti in Australia "tifa" centrodestra e molti sono "berlusconiani" convinti. Ma, come si sa, il "popolo" della sinistra e' molto piu' "fanatico" e "rumoroso" di quello di destra e il loro attivismo ha fatto credere che la caduta di Berlusconi sia stata festeggiata dalla maggioranza degli italiani qui residenti, invece e' una balla grossa così. Monti? Prima avevamo "Tremonti" ora uno soltanto. Non saremo stati fregati?".

Comites e Cgie: da eliminare o che?

"Da anni scrivo che il CGIE deve essere abolito visto che e' servito da "agenzia di viaggi" che ha fatto girare il mondo ai "magnifici" membri dell'inutile carrozzone, come ha dimostrato di essere nei circa 20 anni della sua vita. I COMITES potrebbero essere utili se opportunamente riformati e se a partecipare fossero "esclusivamente" persone che conoscono bene il territorio, che provengano da esperienze veramente professionali e che siano veramente conosciute ed apprezzate sia dalla comunità italiana sia in generale da quella del Paese in cui vivono ed operano, altrimenti sarebbe molto difficile poter raggiungere obiettivi utili per la comunità italiana".

Com'e' messo il PdL in Australia? E come MdL a che punto state?

"Quando Berlusconi era ancora in "auge", tempo fa c'erano ancora alcuni che si spacciavano per rappresentanti del Pdl in Australia, pur non essendo stati autorizzati da nessuno. Man mano che la fronda contro Berlusconi montava, sono spariti. Forse oggi, se venissero interpellati, negherebbero e spergiurerebbero che mai e poi mai sono stati sostenitori di Berlusconi. In questo momento e' di moda Casini. Per quanto riguarda il Movimento delle Libertà, alcuni mesi fa siamo stati ufficialmente autorizzati ad aprire una sede in Australia dal Presidente Massimo Romagnoli. Per operare legalmente abbiamo registrato l'associazione secondo i regolamenti e le leggi australiane. Dodici sono i soci fondatori. Abbiamo formato un comitato esecutivo "provvisorio". Approvato lo Statuto, il regolamento ed il "Manifesto". Abbiamo reperito "referenti" nelle maggiori città australiane come: Cairns, Brisbane, Sydney, Canberra, Melbourne, Geelong e Perth, rimangono scoperte le città di Adelaide e Darwin. Abbiamo aperto un conto corrente bancario. Avevamo programmato d'iniziare l'attività' politica vera e propria a febbraio 2012, presumendo che le elezioni politiche si sarebbero tenute nella primavera del 2013. Ora che la situazione e' cambiata e che le elezioni potrebbero esserci tra 4/5 mesi, stiamo studiando un altro programma che sarà definito in un paio di settimane".

Juan Esteban Caselli alla guida del PdL nel Mondo come lo vedi? Come giudichi il suo operato fino adesso?

"Caselli dopo aver ottenuto l'incarico di responsabile degli italiani nel mondo per il Pdl, per sette mesi e' stato uccel di bosco. Non ha mai risposto a nessuna e-mail dimostrando assenza assoluta di diplomazia e di educazione, quindi, l'incapacità totale di ricoprire l'incarico ricevuto. Ha poi dimostrato di essere una persona inaffidabile ed indegna quando Berlusconi aveva assolutamente bisogno dei voti sia al Senato che alla Camera, l'ha minacciato di abbandonarlo se non lo avesse nominato suo consigliere personale per gli italiani nel mondo, un ricatto bello e buono. Personalmente non collaborerò mai con gentaglia simile pronta a tradire e ricattare per farsi i propri interessi. Ora sembra che Caselli abbia fondato un proprio partito, ecco questa e un'ottima idea, cosi' non ce lo troveremo piu' tra i piedi".

Hai seguito il caso Picchi, l'eletto all'estero del Pdl 'malpancista', che era pronto a passare all'Udc? Cosa pensi?

"Guglielmo Picchi mi ha molto deluso. Credevo fosse piu' intelligente e fidato. Uno che tenta di tradire e poi non lo fa perche' dove voleva andare non e' riuscito ad ottenere quello che voleva, ci ripensa e ritorna indietro, non e' persona affidabile. Picchi si e' bruciato. Avrà già capito che non ci sarà piu' spazio per lui nel Pdl ".

Come vedi la nomina del ministro degli esteri Giulio Terzi?

"Non lo conosco molto bene. Essendo pero' stato Console in Canada e Ambasciatore negli USA dovrebbe conoscere abbastanza bene le problematiche degli italiani all'estero. Gli altri importanti incarichi che ha ricoperto ne dovrebbero fare una persona molto competente ed esperta. Tra non molto scopriremo il suo vero valore e quello che potrebbe fare per gli italiani nel mondo. Incrociamo le dita".

Fedi e Randazzo sono due degli eletti all'estero, residenti tutti e due in Australia. Fanno bene il loro lavoro? E sul territorio, si fanno sentire?

"Fedi e Randazzo meritano l'Oscar per avere recitato magistralmente la parte del gatto e della volpe. Mai visti e sentiti da nessuno, escluse fugaci apparizioni, qua e là, in riunioni private, quasi segrete, dove partecipavano amici fidati. Ma loro non si preoccupano che se ne dicano di tutti i colori su di loro: ormai si sono sistemati a vita".

Secondo te si andra' a votare presto o si arrivera' al 2013 con il governo Monti?

"Bersani, Di Pietro, Casini, Fini, Vendola si sono messi nel sacco da soli come capita spesso agli sciocchi. Monti e' una pistola scarica: non potrà decidere nulla. In Parlamento determinanti sono ancora i voti della Lega e del Pdl, Berlusconi e Bossi si sono divisi i compiti, come i giocatori di bocce: uno "accosta" l'altro "boccia". Non appena approvati tutti i provvedimenti richiesti dall'Europa e qualcuno in piu', Monti dovrà levare le tende. Ci accorgeremo che le elezioni saranno vicine quando vedremo che starà per essere terminata la riorganizzazione del Pdl. Si tratta al massimo di alcuni mesi".



Italia chiama Italia

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