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martedì 5 febbraio 2013

Tanti candidati di diversi partiti un solo programma. Sharon Nizza e' l'unica a distinguersi.


Ho ascoltato le interviste trasmesse da Rete Italia in Australia di quasi tutti i candidati che si contendono i due seggi nel Parlamento italiano. Mancano ancora di essere intervistati Sharon Nizza (Israele), Salvatore Cristauidi (Sud Africa), Giuliano Giacobazzi (Sud Africa), Silvia Finzi (Tunisia), Francesco Pecorari (Hong Kong), Andrea Tosatto (Dubay) e Omar Bassalti (Singapore). Gli intervistati, pur essendo avversari politici, ad ascoltarne uno e’ come averli ascoltati tutti. A parte qualche lieve sfumatura, il programma di ognuno di loro e’ “identico” a quello di tutti gli altri. Le solite “promesse” che ci vengono “riproposte” ad ogni elezioni da quando e’ iniziata la “farsa”. Mai che una di queste promesse sia stata mantenuta! Gli intervistatori, con intelligenza e professionalità, hanno messo alla frusta gli intervistati facendo loro domande franche e provocatorie ma pertinenti. Alcuni intervistati, pur arrampicandosi sugli specchi, si sono difesi bene rispondendo con proprietà di linguaggio dimostrando di essere dei veri “professionisti” delle “chiacchiere”. E’ stato anche “divertente” ascoltare qualcuno che, all’improvviso, mi ha fatto pensare ad una interferenza e fosse andata in onda l’audio del film di Toto’ “Vota Antonio, Vota Antonio, Vota Antonio” tanto erano “esilaranti” i messaggi. “Accalorandosi” ha tentato di sfoggiare un’improbabile “eloquenza” a tratti in puro “italianese”. C’e’ chi poi non ha “resistito” ad “esaltare” le sue doti di bravura, di bontà e competenza e che, una volta a Roma, saprebbe come “muoversi” dovesse fare i salti mortali, sì, per le “pedate” che prenderà nel di dietro! Ridere fa bene alla salute, ma siamo seri, qui si tratta di mandare a Roma dei“professionisti” e non “clown”. Dobbiamo eleggere al Parlamento italiano due rappresentanti dei quali dobbiamo sentirci orgogliosi e capaci di combinare qualche cosa al contrario di Marco Fedi e Nino Randazzo svaniti nel nulla. Non saranno molti a votare, l’ultima volta in tutta la IV Circoscrizione ha votato soltanto il 39% degli aventi diritto e in Australia circa il 30%. Per non correre il rischio di vederci “rappresentati” da persone che farebbero ridere anche i polli o “nullafacenti” come i due precedenti, dobbiamo individuare i “migliori candidati”. Non deve prevalere il “fanatismo politico” come fossimo “tifosi” di calcio che, sempre e comunque, inneggiano alla loro squadra. E’ opportuno e vantaggioso per noi votare per i due migliori candidati tra i sedici che si contendono le due poltrone. Sappiamo che il voto di noi italiani all’estero purtroppo non influenza l’esito delle elezioni politiche italiane. Per noi non ha nessun significato essere di destra o di sinistra, di centro o di lato, e’ una “stupidata”. Nella IV Circoscrizione estera siamo chiamati ad eleggere “esclusivamente” due nostri rappresentanti, un Deputato e un Senatore. La cosa migliore e’ scegliere due persone le piu’ “competenti” tra i sedici che, una volta in Parlamento, ci facciano fare bella figura per la loro “professionalità” e ci evitino di essere “derisi” per aver scelto delle “marionette”. Per chi votare allora? Nella lista dei candidati per il Senato indubbiamente ci sono molte ottime e qualificate persone, ma Ivano Ercole e’ la persona che meglio ci rappresenterebbe a Roma, per aver maturato una lunga e professionale esperienza i moltissimi settori. Escludendo un paio di candidati, anche nella lista per la Camera troviamo molte valide persone piu’ o meno tutte dello stesso livello, l’unico da escludere e’ Marco Fedi. Votare per Fedi e’ come acquistare un “prodotto scaduto” diventato “tossico” e per questo da “eliminare”. Come si può votare ancora una volta per chi in sette anni in Parlamento ha “ampiamente” dimostrato di non aver saputo mantenere neppure una promessa? Si era impegnato per la riacquisizione della cittadinanza italiana, per la sanatoria degli indebiti INPS, il rafforzamento dei servizi consolari, il rinnovamento di strumenti politici e istituzionali, il miglioramento della legge per il voto all’estero, la riforma dei Comites e del CGIE, un network di referenti in tutta la IV Circoscrizione ecc. Ora Fedi, come se nulla fosse, “ripromette” le stesse cose. C’e’ invece una candidata per la Camera che si “distingue” su tutti ed e’ la giovane trentenne Sharon Nizza che risiede in Israele. Se i dirigenti del Pdl l’hanno scelta come capolista ci sarà pure una ragione! Sharon e’ nata nel 1983 a Milano ed e’ emigrata con la famiglia nel 2002 in Israele. Il suo intero CV e’ consultabile sul mio blog www.itamondo.blogspot.com Cosi’ giovane e’ gia’ molto affermata anche in campo sociale e ha fatto parlare di se in tutto il mondo. Tra le sue referenze spicca quella di assistente, dal 2008 al 2011, dell’On. Fiamma Nirenstein del PDL Vice Presidente alla Commissione Esteri. Sharon, oltre ad aver conosciuto sulla sua pelle cosa significa essere emigrante, conosce molto bene le problematiche dei giovani. E’ diversa da tutti gli altri candidati (che sperano di essere eletti solamente per “sistemarsi” finanziariamente e per diventare “importanti”) perche’ se eletta Sharon metterà on-line il suo stipendio da parlamentare cosi’ che tutti potranno controllare come spenderà il denaro che riceve dagli italiani. Inoltre aprirà un conto bancario di “solidarietà” ed i fondi saranno usati per opere umanitarie e di beneficenza. Infine Sharon aprirà a Sydney il suo principale quartiere operativo. Soltanto per questi tre ben precisi impegni, che nessuno potrà impedirle di realizzare, Sharon Nizza merita di essere votata e di diventare la nostra rappresentante alla Camera dei deputati. Oltre ad essere sicuri che ci farà fare un’ottima figura per la sua comprovata professionalità, e’ certo che abbiamo a che fare con una giovane “generosa” e chi e’ “generoso” e’ sempre una persona “onesta”. Se vogliamo degnamente essere rappresentati a Roma e sentirci orgogliosi per aver fatto la migliore scelta, votiamo per Sharon Nizza alla Camera e per Ivano Ercole al Senato.

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