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martedì 23 dicembre 2008

La sinistra italiana e la magistratura vanno ricostruite. Chi sono gli "imbroglioni" che hanno provocato la crisi finanziaria mondiale?

E' sconfortante commentare la politica italiana. Abbiamo assistito ad una furibonda guerra tra le Procure legali poi all’improvviso “riappacificatisi”. Allo stesso tempo assistiamo alla fine della tanto sbandierata “superiorità morale” della sinistra. Un doppio e clamoroso fallimento di due progetti che per oltre vent’anni hanno illuso una parte consistente degli italiani. I custodi della “legge” (i magistrati) da una parte ed i custodi della “morale” (la sinistra) dall’altra, avrebbero dovuto portare un grande cambiamento all’Italia. Il mito che la sinistra fosse “moralmente migliore” è durato a lungo. Ora, però, lo scoppio contemporaneo di un’infinità di scandali ha mandato in frantumi quella illusione. E, proprio perché per troppo tempo hanno sbandierato la loro presunta “superiorità morale”, li rendono meno credibili e più odiosi di qualsiasi altro personaggio sulla scena politica italiana. Magistratura e sinistra sono del tutto delegittimate e debbo essere ricostruite dalle fondamenta. Da Veltroni soltanto idiozie, l’ultima la difesa della Sky. Walter di Murdoch, degli abbonati Sky e dei tifosi non gliene frega un tubo, l'obbiettivo e' quello di sempre: attaccare Berlusconi. Un altro boomerang come quello di Obama “abbronzato”. Sapete perche il PD si e' rivoltato contro la decisione di far pagare a Sky e a Mediaset la stessa IVA che pagano tutte le altre TV? Chi trasmette in tutta Italia "You-dem", la televisione di Veltroni? SKY. E chi trasmette "Red", la televisione di D'Alema? SKY. Inventare uno scandalo per 4 euro in piu' al mese e' pura follia per difendere un genere "voluttuario" non indispensabile. Poi l’Unione Europea (ed anche Prodi) ha chiarito che era un provvedimento da fare. Da Veltroni non un progetto, non un’idea degna di un vero leader. Ecco perché il PD nei sondaggi (vedi La Repubblica) perde sempre di piu’ consensi. Lasciamo stare, occupiamoci d’altro di piu’ importante. Sapete che i capi delle tre fabbriche d’auto USA si sono ridotti lo stipendio ad un dollaro all’anno ed hanno costretto i loro piu’ diretti collaboratori a fare altrettanto? Ecco questo sarebbe un esempio che i nostri parlamentari, e gli alti dirigenti industriali, dovrebbero seguire se vorranno aiutare “veramente” il popolo italiano ad affrontare la crisi economica che diventerà sempre piu’ grave per molti anni in avvenire. Dopo decenni di crescente sofisticazione truffaldina della finanza, i nodi sono arrivati al pettine. Ma la colpa di chi sarebbe? Sono molti i responsabili di questo disastro. La banca centrale americana per molti anni ha mantenuto bassi i tassi d’interesse. Le finanziarie hanno venduto prestiti a chi non poteva ripagarli. I consulenti finanziari, per incassare laute percentuali, hanno dato cattivi consigli ai privati per convincerli ad acquistare azioni (shares) fasulle. Chi doveva vigilare su questo ha chiuso tutti e due gli occhi perché “foraggiati”. Molte banche si sono prestate al gioco per ricavarne facili, immediati e consistenti utili senza guardare al lungo tempo, quando le quotazioni delle shares sarebbero state quotate al valore “reale”. Tutti sapevano quello che sarebbe accaduto, ma tutti speravano che (chi sa per quale miracolo) la bomba non sarebbe mai esplosa. La verità e’ che tutti hanno agito in malafede, o per incompetenza, oppure stupidamente. La tecnologia e le circostanze cambiano, ma l’uomo nel suo DNA ha sempre la tendenza di essere “pirata”. La “bolla” finanziaria immobiliare e’ nata dalle grandi quantità di capitali che sono entrati nel mercato americano per via dei tassi bancari rimasti bassi per lungo tempo. Sono entrati ingenti capitali dall’Asia che, per non far rafforzare la loro moneta e mantenere competitivi i loro prodotti, compravano titoli azionari: hanno comprato per una strabiliante cifra di 2,4 trilioni di dollari. Cosi’ e’ nato il “mutuo (loan) per tutti” con un piano di ammortamento a rate variabili. Prima a basso costo, in modo da renderle pagabili, poi in un crescendo sempre piu’ pesante, in modo da non permettere al cliente di pagarle costringendolo a “rinegoziare” un nuovo mutuo: per un ulteriore guadagno per le finanziarie. Queste ultime erano sicure dell’operazione per il continuo aumento del valore delle case. Così chiunque, anche chi non poteva permettersi un mutuo per la mancanza di un lavoro, firmava un contratto dopo una semplice autocertificazione. Il contratto veniva approvato da agenti indipendenti che intascavano laute commissioni. Gli agenti non avendo nulla da rimetterci, intanto i soldi erano prestati dalle finanziarie. Queste ultime, oramai piene di contratti stipulati anche da chi non li avrebbe mai potuti pagare, cedevano a Wall Street un numero ingente di mutui. Wall Street comprava pur sapendo che i prestiti, presi uno ad uno, erano rischiosi, ma la “grande finanza” aveva già studiato come fare. Si mescolavano tutti i mutui, si tagliavano a fette come una torta e si creavano dei titoli: i CDO (Collateralized Debt Obligations). L’idea era quella di consentire alle banche di portare i rischi fuori dal bilancio, mettendo in comune i debiti e rivendendoli come titoli, coperti da un'assicurazione CDS (Credit Default Swaps) se non venivano pagati. I CDO furono divisi in tre grandi comparti: basso, medio ed alto rischio. Quelli a basso rischio, grazie agli ottimi voti delle agenzie di rating (“ammorbidite”), venivano venduti ad un rendimento normale. La fetta a medio rischio offriva un ottimo rendimento e veniva acquistata da enti governativi, banche, fondi pensione e assicurazioni di tutto il mondo, compreso l’Italia e l’Australia. Il CDO ad altissimo rischio che, in caso di successo, avrebbe dato un rendimento stratosferico era collegato ad un SIV (Structured Investent Vehicle), un fondo d'investimento gestito in un “paradiso fiscale” e, di conseguenza, fuori da qualsiasi controllo, tanto che non si conosceva il valore degli immobili che lo garantiva. Ad un certo punto, anche se l’economia USA cresceva del 4%, la popolazione non aveva piu’ soldi per pagare le rate del mutuo iniziato con 1200 dollari mensili poi schizzato a 4200. Fine dei pagamenti dei titoli CDO, anche di quelli “buoni” in quanto le assicurazioni, che li garantivano, fallivano una dietro l’altra. Fine del sogno americano: di una casa per tutti. La più grande “bolla speculativa” mai creata ha trascinato con se tutta l'economia del mondo intero. Alla fine di tutto questo cosa si può imparare? Che si può e si deve risparmiare di più, spendere di meno, diversificare gli investimenti e, soprattutto, evitare di comprare cose che non ci possiamo permettere o che non ci servono. Ora i nostri soldi sono andati a salvare le banche, altrimenti non avrebbero potuto dare prestiti alle imprese che avrebbero chiuso in massa. Molte, già travolte dalla crisi, stanno licenziando milioni di persone in tutto il mondo. La crisi non si sa per quanto tempo durerà. Come scrivevo nel mio articolo della settimana scorsa, c'è bisogno da parte di tutti noi di un cambiamento drastico del nostro stile di vita, altrimenti lasceremo un mondo “invivibile” ai nostri figli e nipoti e a quelli che verranno. Dovremo spiegare a quelli che ci seguiranno che le severe leggi che troveranno, furono create per non permettere piu’ a tutti coloro che, grazie a truffe e inganni, si approfittarono della buona fede della gente per speculare e creare ricchezza per i propri interessi, per “megalomania” di essere ricchi, belli e famosi.

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