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martedì 23 dicembre 2008

Le pagliacciate della RAI non salveranno Veltroni e la sinistra dal disastro.

La maggioranza silenziosa degli italiani che risiede nel mondo e’ costretta ad assistere giornalmente alle pagliacciate messe in onda da “RaiItalia” che attinge dai programmi di canale 3 della RAI “feudo” della sinistra. I programmi sono “un’apoteosi” di dileggio e di scherno per il governo Berlusconi. Il “palinsesto” e’ pieno di meschine ed insulse pseudo satire. Dalla Littizzetto, con il falso imbarazzo di Fazio, a “Che tempo che fa”; alle ormai solite stravecchie “notizie” di Travaglio che servono a Santoro per processi sommari ad “AnnoZero” con “l’aiutino” della comica (?!) Sabina Guzzanti; a Crozza che suscita il sorrisetto ebete di Floris a “Ballaro’”; alla Dandini a “Parla con me”. Il Ministro della pubblica istruzione Gelmini non è un “essere umano” (lo scrittore Camilleri). Brunetta sarebbe un “energumeno tascabile” (D’Alema). Il trattamento migliore, come sempre, e’ riservato a Berlusconi che viene “classificato”: psiconano, ciarlatano, mafioso, bugiardo, magliaro, corrotto, infame, venditore di tappeti, saltimbanco ecc. Di Pietro, a riguardo all’affare “Villari”, lo accusa nientemeno di esserne "l'assassino della democrazia" e un "corruttore". In diretta a “Ballaro’” Berlusconi e’ stato chiaro: “Lo invito, dopo queste accuse, a fare il suo dovere, deve andare dai magistrati e denunciarmi. Se non lo farà lui, lo farò io querelandolo per calunnia”. Comunque, grazie a questi squallidi spettacoli, il governo continua a mantenere sempre alto il suo gradimento. Bene, bravi! In questo periodo di profonda crisi economica e sociale, ci si aspetterebbe piu’ responsabilità da parte dell’opposizione e del sindacato Cgil. Purtroppo nel DNA della sinistra c’e’ ancora il metodo comunista. Negli anni sessanta e settanta lo scopo del sindacato “rosso” era di creare le condizioni per l’avvento del comunismo. E dunque, anziché contribuire responsabilmente alla crescita del Paese con un dialogo civile, faceva di tutto per destabilizzare il sistema produttivo, economico e sociale e le “brigate rosse” gli davano una mano. Più le cose andavano male, più aumentavano le prospettive di una vittoria comunista. Il processo era pianificato meticolosamente dall’Unione sovietica. Oggi l’Urss non c’è più: il comunismo e’ morto. La maggioranza del vecchio Pci e’ ora nel Pd di Veltroni, che ha fallito miseramente su tutta la linea. Per “Vartere” e’ veramente finita, anche se bisognerà aspettare le elezioni in Abruzzo per tirare le somme. Veltroni aveva “esultato” per i risultati delle elezioni provinciali di Trento: “Il vento e’ cambiato!”. Si trattava di un rinnovo dove il centrosinistra era già al potere. Si, il vento e’ cambiato, basta consultare i dati: 2008: centrosinistra+Udc 56,99%; centrodestra Pdl+Lega 36,51%. 2003: centrosinistra 60,82%; centrodestra Pdl+Lega+Udc 30,67%. Risulta chiaro che il centrosinistra, ancora una volta, perde voti….ma “Vartere” festeggia! L’ultima figuraccia e’ il caso Villari, eletto presidente della Commissione di Vigilanza Rai senza la sua approvazione. Veltroni gli ha chiesto di dimettersi, pena l’espulsione del partito, per tutta risposta ha ricevuto una “pernacchia”. Forse ora, con l’accordo Pdl e Pd su Sergio Zavoli, si dimetterà? Come reagirà Di Pietro che ha dovuto ingoiare il rospo? “Vartere ’o bamba de noantri” e’ disperato e manda allo sbaraglio Epifani della Cgil che in diretta, sempre a “Ballaro”, ha avuto una bella lavata di capo da Berlusconi. Il sindacato “rosso” non è cambiato. Resta aggrappato a un potere sindacale esercitato in maniera anacronistica. E quando nel Paese le cose vanno male si “sfrega le mani”, si esalta e da tutto se stesso per procurare il maggior sfascio possibile e organizza scioperi uno dietro l’altro. Gli sfugge che, a forza di promuovere scioperi inutili o illegali, finirà con distruggere se stesso. Un buon sindacato e’ e resta un elemento importante nella vita democratica di un Paese, a patto, però, che rappresenti e difenda i veri interessi dei lavoratori. I dirigenti del Pd hanno capito che anche questa stagione politica si e' esaurita. E’ da mesi che Arturo Parisi invita Veltroni a dimettersi ed imparare da Berlusconi: lui si che e’ un leader! A capo di un partito politico ci vuole soprattutto un “leader carismatico” che venga apprezzato dai suoi ma anche stimato dagli avversari. Veltroni vuole coprire i suoi errori dando le colpe agli altri, e poi va a “piagnucolare” da Napolitano. Come un “bambinetto” va a lamentarsi dal maestro perché, non solo i “bulli” dell’opposizione gli dicono le parolacce, lo dileggiano e lo delegittimano, ma gliene dicono di tutti i colori anche i suoi “amici”. Se fa la voce grossa nessuno dei suoi se lo fila. Di Pietro è arrabbiato con lui, e lui lo appoggia in Abruzzo per l’elezione regionale. Non aveva detto pubblicamente che Di Pietro non era più un alleato del Pd? Incolpa Berlusconi di essere un “dittatore”, che in Italia non c’è più legalità. Come ha detto Beppe Giulietti (dell’Idv!): “Di sicuro Berlusconi si starà rotolando dalle risate sui tappeti di Arcore per la” genialità” della strategia di Veltroni”. Cosa si attende ora il povero “Vartere” dal Presidente della Repubblica, che sculacci Berlusconi? Che disastro! Cari connazionali, che come me vivete nel mondo, non attendiamoci nulla di positivo dai rappresentati politici di un’opposizione inesistente che non gode di nessuna credibilità presso il governo in carica. Ma non facciamoci illusioni, otterremo niente o pochissimo anche dai rappresentati politici che “pascolano” nella maggioranza. Personalmente sono “berlusconiano”, ma lontanissimo dal Pdl dove si e’ “imboscata” molta gente che vuol fare esclusivamente i “casi loro”. Personaggi loschi, incapaci ed arroganti che “odiano” le persone oneste e sincere. Per fortuna Berlusconi non e' un fesso e l’ha cantato forte e chiaro: per lui contano soltanto una trentina di persone, tutte le altre zitte e a cuccia, siano soltanto pronte a votare secondo le istruzioni che gli verranno “impartite”. Cosi’ molti parlamentari della maggioranza (e dell’opposizione) sono in “vacanza permanente”, e con lo stipendio che percepiscono se la spassano un mondo. C’e’ chi e’ impegnato a gareggiare con i “colleghi” a chi visita il maggior numero possibile di Paesi stranieri. Il governo Berlusconi ha una grande maggioranza alla Camera e al Senato ma, talvolta, e’ stato battuto nonostante i “pianisti”. Chi sono? E già, se non ci si aiuta tra colleghi! Quando qualche parlamentare (“bipartisan”) e’ in “vacanza”, per non fargli perdere la “diaria” di 206,58 euro, i “colleghi” presenti votano per lui. Questo e’ stato uno dei principali motivi per cui Franca Rame, “schifata”, diede le dimissioni da Senatrice: non voleva piu’ essere collega di “truffatori”. Poi ci sono i “furbacchioni” che, pur non “foraggiandosi” direttamente nella “greppia” (leggi: Parlamento), “campicchiano” mica male. Un certo Francesco Pasquali, coordinatore dei giovani di Forza Italia, 30 anni, studente fuori corso, difende giustamente la riforma della scuola, e per questo e’ stato intervistato dal “Corriere della Sera”, ed invitato sia ad “AnnoZero” che a “Porta a Porta”. Per Pasquali la politica è un soltanto un “hobby” (meno male che non abbia detto una “missione”) e, ha dichiarato, che non “becca” un euro: “Adesso per guadagnare sto scrivendo su giornali online e collaboro politicamente col ministro Sacconi”. Pasquali non “collabora” col ministro Sacconi: è il suo segretario particolare. Il che significa che per almeno 5 anni (la durata del governo) avrà uno stipendio mensile di 4,500 euro. Un “hobby” mica male! I giovani che si accostano alla politica saranno tutti dei “furbacchioni”? Chi vivrà vedrà.

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