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venerdì 21 ottobre 2011

Gli "zombi" che vorrebbero sostituire Berlusconi.

“Sommerso” dai processi, veri o fasulli. “Massacrato” dalla grande stampa italiana. “Distrutta la sua credibilità” dai pettegolezzi che lui stesso ha provocato. “Indebolito” dalla “fronda” interna del suo partito pieno di vecchi “caporioni” democristiani. Sistematicamente “bombardato” da un’opposizione divisa nel suo interno e priva di credibilità politica costretta soltanto a “calunniarlo”. “Logorato” dallo scetticismo dei “poteri forti” preoccupati di conservare i loro privilegi. “Dileggiato” dalla stampa inglese, francese e tedesca. Questa e’ la situazione in cui si trova Silvio Berlusconi. E cosi’ gli “zombi” della politica italiana si sentono autorizzati a chiedergli un “passo indietro”, ma non si capisce chi potrebbe fare un “passo avanti”: con quali uomini e con quali idee. La cosa “stupefacente” e’ che, in questo momento storico, Berlusconi, “nonostante i suoi difetti e limitazioni”, e’ l’unico che possa garantire la “sopravvivenza” dell’Italia. Se qualora dovesse “mollare”, o essere costretto a farlo, il destino dell’Italia sarebbe oscuro e denso di pericoli. Non si vede all’orizzonte una figura credibile che abbia un progetto, un programma, una proposta fattibile. Anche gli “esperti”, o presunti tali, non sanno esattamente cosa si debba fare, sanno soltanto dichiarare che: “la situazione è gravissima, molto più grave di quanto sembri…”. La realtà e’ che l’economia non e’ un “scienza esatta”, e non c’e’ “esperto” che sia in grado di capire come si possa uscire da questo “immenso disastro globale”. Nessuno sa quale medicina usare. Come può convincere Vendola, “fumoso” ed “inconcludente”, con un record negativo come governatore della Puglia, dissestata finanziariamente, e “corrotta” da scandali e pesanti storie di “malasanità” che lo hanno toccato da vicino. Vendola non convince nemmeno quelli che dovrebbero allearsi con lui con i quali “non riesce a condividere niente” nonostante riunioni, incontri e dichiarazioni tanto rumorose quanto prive di sostanza. Bersani e’ ormai un personaggio “patetico”, un “cadavere politico” che cammina, travolto dai mille scandali degli enti amministrati dal Pd. Di Pietro vuoto “demagogo”, pensa che la politica sia una cosa a gestione familiare. Anche lui e’ travolto (ma sulla stampa “libera” non si legge molto) da faide interne, querele e liti di bottega. Sulle sue vicende con la magistratura, ovviamente non si sa nulla. Si adotta un sistema diverso per lui. Di Pietro “aggredisce” il PD, “aggredisce” Vendola, “aggredisce” Casini, “aggredisce” tutti cercando uno spazio politico che si riduce ogni giorno. La sua “volgarità e la gretta furbizia” diventano sempre più evidenti anche ai suoi elettori. Casini “pontifica”, sancisce, stabilisce e ordina, ma non dice altro che “banalità”. Fini ha distrutto la sua “credibilità” da tempo ed e’ anche lui porta a spasso il suo “cadavere politico”. Ormai e’ mal sopportato sia a destra che a sinistra e la percentuale del suo seguito e’ “irrisoria” ed e’ questa la prova del suo “fallimento”. Questi “zombi” non saranno mai in grado di formare un governo con un programma “unitario”. Associati per “scalzare” Berlusconi, non saranno mai in grado di governare impossibilitati dai loro “insanabili” conflitti. Gli italiani non sono “scemi” e sanno tutto questo e se lo ricorderanno al momento di votare. Questa e’ “l’incredibile” situazione politica italiana. Ed e’ per questo che Berlusconi, ”nonostante tutto”, rappresenta “l’unica soluzione” in questo momento critico. E questo e’ noto a Bersani, Bindi, D’Alema, Franceschini, Vendola, Di Pietro, Fini, Casini, Rutelli, Scajola, Pisanu, Tremonti, Bossi ecc. Tutti sanno che non solo il centrodestra “crollerebbe” con un’uscita “repentina” e non “programmata” di Berlusconi, “ma tutta la politica italiana”, e nel vuoto conseguente potrebbe nascere soluzioni avventurose e molto pericolose. E’ il tragico fallimento di una generazione politica per lo piu’ di “sessantottini” irresponsabili e “sfascisti”. E ci si chiede, dove sono i giovani? Dov’è la prossima generazione che dovrà subentrare nell’impegno politico per la gestione del Paese? Per i piu’ “intelligenti” e “volenterosi” questo e’ il momento storico che offre grandi opportunita’.

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