Powered By Blogger

martedì 12 giugno 2012

Il grido di dolore di Nino Randazzo.

Quasi nessuno degli italiani nel mondo e “nessuno” in Italia sanno cosa siano i Comites (Comitati Italiani all’estero) e il CGIE (Comitato Generale Italiani all’Estero) e tantomeno a che cosa servono. Se chiedo in giro solo qualche “mosca bianca” sa rispondermi. Sono stati istituiti circa vent’anni fa e “dovevano essere” gli “organi rappresentativi” degli italiani nel mondo. Ho seguito sin dall’inizio la loro “evoluzione” (o “involuzione”) e l’unica cosa di cui sono certo e’ che hanno “sperperato” circa “cento milioni” di euro per non raggiungere nessun risultato “concreto” a beneficio di noi italiani nel mondo. Eppure loro, ed i 18 parlamentari eletti all’estero (12 deputati e 8 senatori), hanno la “presunzione” di rappresentarci. In realtà sono “autoreferenziali, cioè, rappresentano solo e soltanto chi ne fa parte. A ragion veduta ho dedotto che i Comites ed il CGIE sono “organi inutili” che devono essere “cancellati” per risparmiare i milioni che ci costano ed impiegarli nel modo piu’ proficuo. “Cortesemente”, piu’ di una volta, ho richiesto (e’ anche mio diritto) a molti “magnifici membri” del CGIE di preparare un elenco dei risultati da loro conseguiti a nostro favore e di renderli pubblici insieme ai rendiconti finanziari delle loro spese. Per tutta risposta alcuni mi hanno chiesto (anche bruscamente) di cancellare il loro indirizzo e-mail dalla mia mail list e qualcun’altro ha minacciato di prendermi a “sberle” appena avesse avuto l’opportunità’ d’incontrami. Non c’e’ che dire: “personcine” perbene e “democratiche”! Sono convinto che sia stata giusta l’idea d’istituire i Comites, e’ stato sbagliato il “metodo” con il quale i piu’ sono stati gestiti. Il CGIE, invece, ha sempre operato come fosse una “agenzia di viaggi” per gestire le “trasferte” dei molti “magnifici”, per farli alloggiare nei migliori alberghi a “cinque stelle” nelle piu’ prestigiose città del mondo, dove tengono le loro riunioni per parlare del “niente assoluto”. Risulta “evidente” che i governi Berlusconi e Monti, resisi conto “dell’inutilità” di questi “organi rappresentativi”, hanno posticipato il rinnovo dei Comites prima al 2012 ora al 2014. Spetterà al nuovo governo, che si istaurerà dopo le elezioni del 2013, “l’onore” di “cancellarli” definitivamente. Nino Randazzo, svegliatosi dal “lungo letargo” (eppure siamo in pieno inverno australiano), ha “tessuto le lodi” dei Comites e del CGIE (anche lui e’ uno dei “magnifici”) ed ha “imprecato” per l’ennesimo rinvio delle elezioni dei Comites. Invece di sentire “vergogna” per quello che ci costa e per non aver fatto un bel niente per noi in questi ultimi sei anni al Parlamento, Randazzo “urla” e di “dispera” perche’ gli “organismi rappresentativi” (di chi?) non vengano cancellati anche se, in vent’anni, hanno dimostrato “ampiamente” di essere stati del tutto “inutili” e “spreconi”. Ecco perche’ l’Italia e’ finita a “schifio”! Di “Nini” Randazzo ne e’ pieno il Parlamento, oltre a non lavorare, prediligono lo “sperpero” all’uso piu’ “consapevole” del denaro pubblico.

Nessun commento: