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mercoledì 1 agosto 2012

Ancora dei Comites e del CGIE

Pochissimi, diciamo pure “rarissimi”, sono gli italiani nel mondo e nessuno in Italia che sanno dell’esistenza dei COMITES (Comitati Italiani all’Estero) e del CGIE (Comitato Generale degli Italiani all’Estero). Per fortuna sono anche “inconsapevoli” che questi “organismi”, che si “spacciano” come “rappresentativi degli italiani nel mondo”, durante loro ventennale esistenza hanno speso circa 100 milioni di euro senza aver combinato un bel “niente”. Ora, in considerazione di tutto questo, finalmente, verranno cancellati. Infatti, le continue dilazioni delle loro elezioni (ora nel 2014) e’ il “preludio” della loro totale “soppressione”. Gli unici che vogliono “ostinatamente” mantenere in vita questi “organismi spreconi ed inutili” sono solo e soltanto gli “addetti ai lavori”, cioè quelli che fanno parte dei due “carrozzoni”. Nonostante il sempre piu’ forte coro che invoca di “far largo ai giovani”, i Comites ed il CGIE sono ancora esclusive “verdi praterie” di pascolo dei “dinosauri”. Un esempio? Nel CGIE non c’e’ nessuno sotto i quarant’anni. Solo due su novantatre sono sotto i cinquant’anni. La media e’ di sessantasette anni. Il 50% hanno diretto rapporto con i sindacati ed il 40% con i Patronati. Sedici di loro sono stati candidati (ed alcuni eletti) per la Camera dei deputati e per il Senato. Il 30% si sono fatti “decorare” con il titolo di “cavaliere” o “commendatore” o “grand ufficiale” per la “solidarietà italiana” (!?). Qualsiasi altra discussione sul mantenimento dei Comites ed il CGIE e’ “irresponsabile”. Oltre ad essere una perdita di tempo, e’ un “delitto” chiedere allo Stato italiano di continuare a “sprecare” milioni di euro di denaro pubblico per “organismi inutili” quando potrebbero essere spesi per migliori progetti che siano di reale vantaggio e di generale utilità di tutti gli italiani nel mondo ed in Italia.

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