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martedì 15 gennaio 2013

Berlusconi vince per KO il "match" contro la "gang" Michele Santoro.

Tutti sanno che ho criticato aspramente Berlusconi per la leggerezza maldestra della sua vita privata. Ma consiglio tutti di guardare su YouTube il più grande “show” mediatico de¬gli ultimi vent’anni: Berlusconi contro tutti. E’ stato “match vero” all’ul¬timo sangue. Nella trasmissione Tv “Servizio Pubblico” abbiamo visto che ha una’energia pazzesca. La campagna elettorale lo rigenera. Lui con la politica si annoia. Ho sentito persone che “odiano” Berlu¬sconi, e gli viene la nausea solo a sentire il suo nome, rico¬noscere che “quello ha una marcia in più”, “ha sempre una risposta a tutto”, “è uno con due palle così”. Da Michele Santoro, su una rete minore, senza Berlusconi non si sarebbero sintonizzate quasi dieci milioni di italiani. Nel“match show” ha messo KO tutti, compreso lo stesso conduttore ma, soprattutto, ha “strapazzato di brutto” il suo fido scudiero Marco Travaglio. Ha tenuto testa a tutti riducendoli quasi sempre al silenzio. Tutti si sono resi conto che, ancora una volta, l’unico leader nazionale con una leader¬ship carismatica, e’ lui e non ce n’e’ altri. Si era gia’ notato a “Porta a Porta” e in altre trasmissioni in cui Berlusconi era apparso, nessuno riesce sul ring con lui a tenergli testa. Ricorda il piu’ grande dei pugili di tutti i tempi, che non e’ Cassius Clay Mohamed Ali come tutti pensano, ma Rocky Marciano, l’unico ritiratosi imbattuto. In due incontri “virtuali” su YouTube Marciano batte due volte per KO Cassius Clay. Berlusconi ha adottato la tecnica Marciano. Ha tallonato costantemente l’avversario, senza mai dargli tregua, senza concedergli pause. Ha piazzato colpi precisi e potenti sciorinando dati e mai nessuno dei presenti allo “show”, giornalisti compresi, e’ stato capace di fronteggiarlo con la schiena dritta, ma “belando”. Non sono stati capaci di ribattere cifre, argomenti, contestazioni. Se a posto delle “spocchiose” e “saccenti” Costamagna ed Innocenzi avesse avuto di fronte Monti e Bersani, se li sarebbe mangiati. Santoro ha cercato di metterlo in difficoltà’ mostrando filmati e articoli di giornali. E lì si e’ vi¬sto Berlusconi a darne e prenderne, fino al pugno che ha fatto “in¬cazzare” come una belva Santoro, quando Berlusconi ha parlato delle dieci condanne di Travaglio. Travaglio e’ uno che sa stare sul ring se e’ da solo, senza avversario, e se la canta e se la suona. Berlusconi invece lo ha “steso” leggendo la lunga lista delle sue condanne. Santoro ha perso la testa e si e’ messo a strillare affermando che ogni buon giornalista ha molte condanne per diffamazione, praticamente sono “titoli onorifici”, il che non e’ assolutamente ve¬ro, anche se qualche condanna capi¬ta a giornalisti, ma come ec¬cezione. Rimanendo sempre “serenissimo” ed “ilare” Berlusconi ha fatto andare in bestia Santoro. Esilarante la scena quando e’ tornato al suo posto momentaneamente occupato da Travaglio. Lo ha “scherzosamente” cacciato via e ha ripulito con il fazzoletto la sedia. Poco mancava che Santoro lasciasse la propria trasmissione avendo perso il controllo dei nervi. E Santoro, quella sera, e’ sta¬to il miglior Santoro che si sia mai visto: astuto, ben preparato, ve¬lenoso, le idee chiare, ma ha avuto la presun¬zione di poter “imbrigliare” Berlusconi, il che era impensabile. Politicamente Berlusconi ha stravinto quando e’ riuscito a spiegare agli italiani perché l’Italia e’ ingovernabile con l’attuale Costituzione. E poi quando ha “retto” a tutte le bordate che gli sono state portate. Anch’io ero sempre rimasto imbaraz¬zato dal noto filmato della telefona¬ta davanti alla Merkel stordita e in¬credula. Ma il filmato ha dato la spiega¬zione di quella chiamata al Premier turco che Berlusconi stava tentando di convincere in nome di tutti e di cui tutti, Merkel inclusa, aspettavano con trepidazione l’esito. Esito positivo raggiunto con quella telefonata. Ed ecco che lo stesso filmato, le stesse facce, le stesse smorfie, hanno assunto tutt’al¬tro significato. La leadership politi¬ca di Berlusconi e’ unica. Unica perché non ha com¬plessi, competente nel fornire dati, scattante nelle rispo¬ste, accompagnata da “passaggi” di umorismo un po’ sadico ma appropriato, in¬somma convincente. C’e’ poco da discutere. Se co¬me “leader” Berlusconi do¬mina la scena, da lottatore messo in mezzo da un’intera “spietata gang” che voleva farlo a “pezzettini” sembrava uno di quei supereroi che cal¬ciano e mollano cazzotti piroettan¬do nell’aria e camminando sui soffit¬ti. Si e’ trattato di un’esibizione di vera leadership politica. Se hanno coraggio Bersani e Monti si confrontino con lui.

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