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martedì 29 gennaio 2013

Mario Monti si e' "montato" la testa ed e' un "incompetente".


La storia ci ha abituati a “falsi eroi”. Nella politica odierna italiana abbiamo un esempio in Mario Monti che ha avuto l’insolita straordinaria e unica fortuna di vedersi trasportare su un “tappeto volante” da un’anonima scrivania a Palazzo Chigi. Ma dal momento in cui e’ caduto il suo governo ha dovuto volare con le sue ali, e da quel momento Monti ha inanellato soltanto errori. Si e’ scoperto che non e’ adatto al ruolo di leader politico e, soprattutto, ha ampiamente dimostrato di essere un governante “incompetente” e questo e’ stato “universalmente” assodato. Ma il primo errore di Monti e’ stato quello di essersi presentato come uomo “pacifico ed equilibrato”, e soprattutto come tecnico disinteressato, improvvisamente si e’ rivelato di essere tutto l’opposto. Da qui a fine febbraio molti avranno dimenticato che Monti e’ stato il “placido” e “lugubre” professore “super partes”. Molti lo vedranno solo nella sua nuova veste, un politico con grande “arroganza” che “disprezza” i suoi avversari gli stessi che l’hanno sostenuto nei suoi 13 mesi di governo. Lo ricorderanno come socio di Pierferdinando Casini e Gianfranco Fini il peggio del peggio della politica. Monti si e’ “montato” la testa e ha seriamente creduto di avere meritato la poltrona di Primo Ministro “per diritto divino” e crede che debba rimanere sua “per sempre”. Se Monti fosse ridicolizzato dalle urne nessuno potrebbe negare che la cattiva figura se la sia cercata. Fra l’altro avrebbe avuto l’ingenuità di credere a Casini. Uno che comunque, in caso di successo, alla prima occasione “gli farebbe le scarpe”. La storia di Monti somiglia a quella di “Cenerentola” che per l’intervento di una “fata” (leggi Giorgio Napolitano), diventò da “sguattera” a “principessa”. Monti, per la mancanza di senso del reale, da Primo Ministro a “insignificante” senatore a vita “per grazia ricevuta”.

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