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lunedì 1 aprile 2013

La situazione politica italiana e' chiarissima.

Qualcuno potrebbe pensare che la situazione italiana sia molto confusa, ma non è vero.  Pier Luigi Bersani si è ostinato a chiedere l’alleanza col Movimento 5 Stelle e il M5S gli ha risposto di no. Il Pdl ha proposto la “grande coalizione” e Bersani gli ha risposto di no. Dopo oltre un mese è chiaro che non si può avere un nuovo governo. In questi casi il Presidente della Repubblica, se reputa che ci siano ancora speranze, incarica un altro politico. Se invece reputa che nessuno otterrebbe un risultato migliore, “scioglie le Camere” e si va a nuove elezioni. Purtroppo il capo dello Stato è nel “semestre bianco”, periodo in cui non può sciogliere le Camere, e per conseguenza, non potendosi avere né un nuovo governo né nuove elezioni, bisogna aspettare che si nomini il nuovo presidente della Repubblica. Questi non potrà far altro che sciogliere le Camera e manderà di nuovo gli elettori alle urne. Come si vede, tutto è “chiarissimo”. Giorgio Napolitano si è però chiesto che figura farebbe il Paese di fronte al mondo, e soprattutto di fronte ai mercati, rimanendo senza governo. Dunque bisognava salvare le apparenze e, in primo luogo, il Presidente non si è dimesso. Poi ha giocato di fantasia. Ha “fatto finta” che l’Italia ha un governo, mentre non c’è: il governo Monti non ha avuto la “fiducia” del Parlamento come la Costituzione impone. Infine ha “fatto finta” che i partiti, che non si sono messi d’accordo per costituire una maggioranza, si metteranno d’accordo su alcuni provvedimenti che saranno suggeriti dai dieci “saggi” da lui nominati. I “saggi” in primo luogo non esistono. Al massimo esistono degli “esperti”, e se fossero come quelli del governo Monti? Dio ce ne scampi e liberi! Poi questi signori non sono previsti dalla Costituzione. Né è previsto che li scelga il presidente della Repubblica. Insomma Napolitano “non sta applicando” la Costituzione. A quanto dicono, questi dieci signori dovrebbero proporre dei provvedimenti. Ammesso che presentino un piano dettagliato, i partiti si metteranno d’accordo su di esso, immediatamente e a scatola chiusa?  Sarà vietato ai partiti di discuterne? Se così fosse e' ovvio che sarà “obbligatorio” costituire la “grande coalizione”. E se la costituissero, perché mai non l’hanno costituita prima? Forse perché nel frattempo è stato rimosso Bersani e tutto il suo gruppo di potere?  La mossa di Napolitano non serve né a risolvere i problemi dell’Italia né a far giungere il Parlamento a chissà quali riforme. Si tratta soltanto di “fare ammuina”. Di far finta che il Paese abbia quel governo che non ha, e cerchi di realizzare quelle riforme che non realizzerà. La verità è che Napolitano sta prendendo tempo per “passare la palla” al nuovo presidente della Repubblica che, così stando le cose, non potrà fare altro che sciogliere le camere per indire nuove elezioni.

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