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mercoledì 20 novembre 2013

Comune di Roma, avviso al pubblico: "Non insistete o vi prenderemo a parfolacce ed insulti"



 
Comune: diventa «virale» la foto del cartello
che minaccia insulti agli utenti in coda
Il blog «Romafaschifo» mette in Rete l’immagine di un avviso al pubblico: «Non insistete o vi prenderemo a parolacce»
Il cartello postato su Facebook dal blog «Romafaschifo»
 
Il cartello postato su Facebook dal blog «Romafaschifo»

ROMA - «Il pubblico è pregato di non insistere... altrimenti ci vedremo costretti a prendervi a parolacce e insulti». E l’insolito e assurdo messaggio che - a detta dei social network - sarebbe comparso davanti ad un ufficio pubblico romano: un modo alquanto originale di accogliere gli utenti in coda. «Non è un fotomontaggio. E’ semplicemente una città che sta diventando terzo mondo ogni giorno di più», è il commento postato sulla pagina Facebook del blog «Roma fa schifo» da chi, martedì 19 novembre, ha messo in rete la foto di un cartello a suo dire appeso «fuori dall’Ufficio Gestione Verde Urbano» di Roma Capitale.
L’intestazione di Roma Capitale sul cartello «L’ALTRI GIORNI SI LAVORA» - Il cartello, se davvero non si tratta di un fotomontaggio, potrebbe costare una denuncia ai dirigenti di detto ufficio, dato il tenore del messaggio contenuto: «Il pubblico si riceve nei giorni di martedì e venerdì dalle ore 10,00 alle ore 12,00 previo appuntamento telefonico. L’altri giorni dobbiamo lavorare. Si prega di non essere insistenti, altrimenti ci vedremo costretti, anche se contrario alla nostra educazione, a prendervi a parolacce ed insulti».
MOLTIPLICATA SUL WEB - L’immagine del cartello si è diffusa rapidamente sul web , dove è diventata virale, e sono centinaia i commenti di cittadini indignati. Molte persone hanno messo in dubbio la veridicità della foto, ma sia il blog «Romafaschifo» che il blog «Arfio Marchini», il fake (una copia falsa) della pagina del consigliere comunale Alfio Marchini, confermano che la scritta sarebbe realmente apparsa nell’ufficio. Il Campidoglio avrebbe disposto accertamenti.
19 novembre 2013

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