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giovedì 9 novembre 2017

La carica dei lecca-Silvio, assedio a Berlusconi. Chi torna alla sua corte

Non erano ancora passate 24 ore dal risultato definitivo del voto in Sicilia che aziende o associazioni di categoria, piuttosto che imprenditori, avevano iniziato le manovre di riavvicinamento a Silvio Berlusconi. Incuranti di esser stati tutti berlusconiani dieci anni orsono, erano passati in massa a cavalcare un ragazzotto non ancora quarantenne che si illudevano di poter domare, non fosse altro perché non aveva mai lavorato per davvero nella sua vita, e avevano pensato che bastasse stringere i pantaloni sulla coscia e mettere camicie bianche slacciate per essere omologati al nuovo establishment.
Ora il risveglio si fa davvero abrasivo perché la calata dei barbari, come ha chiosato Renzi, è reale, concreta e supportata dagli elettori che dopo aver fatto chiaramente capire la loro volontà coi referendum di Lombardia e Veneto, in Sicilia hanno sparato in faccia che ai cantastorie non ci credono più.
Sarà interessante vedere come ad esempio Assolombarda, guidata da un mini imprenditore che ha 5 dipendenti, giustificherà il suo pieno supporto al referendum del 4 dicembre piuttosto che l' astensione al supporto del voto al referendum lombardo, solo parzialmente salvata da un magistrale endorsment di Rocca due giorni prima del voto giusto per far capire chi comanda ancora in Assolombarda.
Ma la stessa cosa vale, anche se con risvolti più sfumati, in Confindustria, piuttosto che alle grandi multinazionali che, dovendo sempre supportare i governi in carica, ora inizieranno a silenziarsi lentamente fino alle elezioni per poi inneggiare al nuovo eletto. Oppure quelle aziende che per carpire benefici fiscali o condoni agevolati o far passare sotto silenzio licenziamenti di massa, hanno fornito palcoscenici, viaggi in Usa per mascherare mediaticamente scandali di ministri, hanno messo dirigenti in aspettativa per non risolvere i problemi di digitalizzazione del nostro Paese a colui che oggi sarebbe l' unica persona sulla quale sperimentare, alla svelta, la cosiddetta intelligenza artificiale o aumentata per vedere se davvero funziona al di fuori dei quiz.
Il tutto in un contesto dove è bene ricordare che l' unica azienda che non è stata difesa da scalate ostili galliche è proprio Mediaset, forse per la colpa di dar lavoro a migliaia di persone senza aver mai chiesto nulla allo Stato. Si inserisce inoltre un altro fatto, ossia che lo snodo tra questi ascari di sistema e il possibile nuovo governo era Bruno Ermolli, oggi impegnato a combattere altre battaglie decisamente più importanti e al quale vanno tutti i nostri auguri.
Da qui il frenetico tastieraggio telefonico per ricordare agli amici degli amicimi raccomando se lo vedi ricorda che noi, io, la nostra azienda ha sempre simpatizzato per lui e così via. In un Paese dove siamo stati stati tutti fascisti, tutti democristiani, tutti socialisti, tutti berlusconiani, tutti renziani non ci si poteva aspettare altro, francamente. La vera speranza per chi conosce davvero Silvio Berlusconi è che per una volta nella sua vita non si faccia prendere dalla sua immensa bontà e generosità, ma sappia realmente distinguere la coerenza e la lealtà dal mero opportunismo di gente che ancora calca palcoscenici dai quali per decenza dovrebbero scendere per auto-rottamarsi.

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