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venerdì 3 giugno 2011

Il Pdl ha perso, ma il Pd non ha vinto, i vincitori sono altri. Ora Pisapia a Milano e De Magistris a Napoli dimostrino cosa sanno fare.

Il popolo e’ sovrano. Ha scelto De Magistris e Pisapia. Spero soltanto che non abbia fatto male i conti. Quando si vince con un plebiscito a Napoli e con ampissima maggioranza a Milano, qualsiasi commento e’ superfluo. Piaccia o no, e’ l’elettorato a decidere, ma qualche considerazione e’ lecita. L’aspetto piu’ preoccupante di questi risultati non e’ che il Pdl abbia perso, ma che il Pd non ha vinto. Sono altri i vincitori. Il Pd non canti vittoria illudendosi e illudendo il popolo su di un voto che e’ e rimane di protesta per i mancati “miracoli” che una parte dell’elettorato si aspettava. I segnali sono inequivocabili. L’unica cosa che la maggioranza ora deve fare e’ dimostrare che e’ andata al governo per portare a casa i risultati e mantenere le promesse fatte ai cittadini. Se avesse dato risposte su tutto, molto probabilmente avrebbe avuto il doppio dei voti. E’ da registrare che il Terzo polo e’ stato del tutto “sconfessato”. Fini esce “strabattuto”, ma anche Casini con il suo progetto di divenire l’ago della bilancia della politica italiana. Queste elezioni confermano la tendenza al bipolarismo. I milanesi (ma sono proprio i milanesi o e’ cambiata la tipologia della popolazione?) hanno decretato che vogliono Pisapia e se lo “godranno” iniziando coll’abbracciare i fratelli mussulmani e gli zingari (parola di Vendola). Allah e’ grande e Pisapia e’ il suo profeta! Non resta che aspettare come si trasformerà Milano “liberata” da un’ammucchiata di personaggi così diversi tra loro. Immagino già le sedute del Consiglio Comunale. Passata la sbornia della vittoria, saranno in molti tra qualche mese a piangere. Ai napoletani gli auguri di non prendersi il colera. Speriamo bene! Come non poteva vincere De Magistris che promette: via l'immondizia subito, 70% di differenziata in 6 mesi, raccolta porta a porta, niente termovalorizzatore (dove se le metterà le ecoballe?), libertà, uguaglianza e soprattutto diritti per Napoli e per i napoletani, lotta senza sconti a qualunque forma di inquinamento camorristico nella vita della città (ma quando mai!), a partire dalla gestione dei parcheggi abusivi, vendita di “tarocchi” per le strade, scippi e rapine nei luoghi frequentati dai turisti, evasione fiscale alle imposte comunali che vede nella Regione Campania il regno indiscusso (insieme alla Sicilia) a livello nazionale. Dopo tutte queste “promesse” (o balle?) ci mancava anche che non lo avessero votato! C’e’ pero’ un inquietante precedente: anche Bassolino fu eletto sindaco con il 66%, un punto in piu’ di De Magistris, come e’ andata a finire? Un fatto e’ certo, se De Magistris fallirà (e le premesse ci sono tutte) sarà la fine anche di Di Pietro oltre che di Napoli. Berlusconi dovrebbe essere contento: quante “rogne” in meno ora che ci sono loro a Milano e Napoli! E dovrebbe essere felice di sapere che anche Prodi si e’ svegliato dal “torpore” e ha ricominciato a “bofonchiare” mettendosi al lavoro per preparare l’esecutivo del nuovo governo di sinistra. Il nuovo che avanza! I motivi della sconfitta del Pdl e di Berlusconi sono ben noti, iniziando dai nemici interni (vedi Fini, ma non solo) e dalle valanghe di fango per le “escort” Ruby, il “bunga bunga” ed altro, tutto ha molto influito ad appannare l’immagine del Premier. Tuttavia sarà proprio la sinistra ad avere i maggiori problemi. Come farà, infatti, il neosindaco De Magistris a dimostrare di saper risolvere gli atavici problemi di Napoli? Aprirà con l’uso della forza le discariche senza attirarsi addosso la Camorra? Come attuerà nel breve tempo la raccolta differenziata? E come farà Pisapia a costruire la Moschea senza qualche sollevazione? Come soddisferà i centri sociali che vogliono la loro quotidiana guerriglia urbana? (hanno già iniziato). Come farà a frenare la delinquenza togliendo quei dispositivi di sicurezza che finora l’hanno garantita? Sarà più difficile per i “vincitori” dimostrare ai loro elettori di saperci fare che all’attuale governo continuare a governare fino a fine legislatura. Berlusconi da il meglio di se nei momenti più difficili. Mi auguro che lui e il governo diano inizio, finalmente, al periodo riformista riconquistando la fiducia che hanno perso nel Paese. Ora le riforme senza tentennamenti. Bene Angelino Alfano che si sta esercitando ad essere il prossimo Premier dopo la nomina a coordinatore unico del Pdl. Berlusconi, come aveva promesso, sta lasciando il campo ai giovani. L’opposizione, scioccamente, torna a chiedere le dimissioni del governo, come se gli elettori di Milano, di Napoli e delle altre città rappresentassero l’intera Italia. Vuole andare al governo perche’ hanno vinto in due città simbolo? Magari se c’era Scalfaro glielo avrebbe concesso. Per andare al governo bisogna vincere le elezioni politiche e per avere successo bisogna sudare le proverbiali sette camicie e sarà dura scalzare Berlusconi che sta riorganizzando il centrodestra e farà le riforme. Non si facciano illusioni! Sino a quando in Parlamento c’è una maggioranza che nei voti di fiducia supererà l’opposizione, il governo non solo e’ autorizzato, ma e’ obbligato ad andare avanti. Questa e’ la “democrazia” bellezza!

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