Mario Monti e’ sempre in tivù. Le sue chiacchierate davanti alle telecamere sono sempre più frequenti, praticamente una rubrica fissa. L’avesse fatto Berlusconi ci avrebbero detto che la democrazia era in pericolo. Monti e’ un professore e come tale spiega con puntiglio ogni concetto, anche il più elementare, convinto di rivolgersi a dei “testoni”. Dopo anni di talk show televisivi “concitati” avevamo bisogno di un “ipnotizzatore”. Lo ascoltiamo per un po’, non comprendiamo tutto quello che dice, o non ce ne frega niente di capire, e poi ci appisoliamo beati sulla poltrona. Quando ci risvegliamo siano contenti, sereni, fiduciosi e pensiamo: sto Monti e’ proprio bravo, infonde sicurezza da farci dormire sonni tranquilli. E’ il premier che ci voleva! Sere fa, mentre ero ad ascoltarlo mezzo addormentato su RAI News 24, all’improvviso mi sono risvegliato dal torpore quando l’ho sentito pronunciare una frase “berlusconiana”: “Il posto fisso non esiste più, meglio così, perché era noioso”. Ho subito pensato: chi sa quanto avrà sconvolto e messo in “angoscia” piu’ nera la sinistra. Monti ha detto una cosa “sacrosanta”. In effetti, non c’è nulla di più noioso che lavorare tutta la vita alla stessa scrivania, allo stesso macchinario, col medesimo incarico. Ma i “progressisti”, dimostrandosi “ultraconservatori”, rimpiangono il passato quando il sogno di quasi tutti era di essere assunti in pianta stabile dalla pubblica amministrazione: posto “sicuro” garantito a vita senza paura di essere licenziati. Nonostante il mondo sia profondamente cambiato, i politici della sinistra e i sindacati sono ancora a “difendere” l’impiego “senza fine”, una specie di “ergastolo”, ovvero una cosa impossibile da tutelare “in quanto non c’è più”. Monti questa volta ha detto la verità e, come si sa, la verità fa male a certa gente che gli prenderà “un colpo” quando Monti dovrà fare un’altra cosa “berlusconiana”: modificare l’articolo 18 che “frena” gli investimenti stranieri mentre gli industriali italiani preferiscono “delocalizzare” all’estero ed e’ per questo che i giovani non trovano lavoro. Monti, se vorrà veramente cambiare l’Italia, e’ obbligato a fare tutte le riforme che sono state impedite a Berlusconi, e questa volta quelli di “sinistra” saranno “costretti a votarle”. L’avevo detto che si erano cacciati nel sacco. Hanno voluto Monti? Sai quanti rospi dovranno ingoiare.
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