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martedì 22 maggio 2012

I "vincitori" delle elezioni amministrative.


 Se e’ vero che il primo turno delle elezioni amministrative e’ stata una “sconfitta netta” per il Pdl, il secondo turno ha invece “massacrato” il Pd. A Genova ha vinto il “vendoliano” Marco Doria. A Palermo ha vinto il “dipietrista” Leoluca Orlando. A Parma ha vinto il “grillino” Pizzarotti che ha quasi raddoppiato le preferenze sconfiggendo Vincenzo Bernazzoli del Pd, che le ha invece viste ridurre drasticamente. Ma tutto ciò non basta al Pd per fermarsi ad analizzare la batosta. Sulla “vittoria” del suo partito non ha dubbi il segretario Pier Luigi Bersani: “Questo e’ il risultato dei ballottaggi, 177 Comuni al voto sopra i 15mila abitanti, 92 vinti dal centrosinistra, l’altra volta erano 45. Questi sono i fatti. Quindi noi, senza se e senza ma, abbiamo vinto le elezioni amministrative dell’anno 2012”. Non la pensa così il sindaco di Firenze, Matteo Renzi, secondo il quale “oggi a Parma il sistema “dell’usato sicuro” (come Bersani disse che il Pd era) e’ in pensione. La gente preferisce un salto nell’ignoto. Questo è l’atteggiamento dei cittadini che non ce la fanno più, quando io ho parlato di rottamazione e ho avuto successo, dicevo basta a chi sta lì da 25 anni. Bisogna stabilire le regole del gioco, primarie di partito come nella democrazia anglosassone". Inoltre il “rottamatore” ha avvertito il suo partito: “Io dico che il centrosinistra non ha stravinto, ha ottenuto un risultato importante in molti comuni. Il punto e’ politico. Io metto in guardia il mio partito dalla sindrome della “macchina da guerra”. Perché se accadesse quello che accadde nel '93, ovvero che credevamo di vincere solo perché il centrodestra era debole, ci ritroveremmo in terapia di gruppo”.

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