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martedì 5 giugno 2012

La parata "sobria".


 Sabato 2 giugno a Roma si e’ festeggiato il sessantaseiesimo anniversario della nascita della Repubblica Italiana ma, secondo Giorgio Napolitano, con una parata “sobria”. In tanti anni si era già visto di tutto, in occasione del 2 giugno: dall’abolizione della parata al suo ripristino, dallo spostamento al 4 novembre al suo ridimensionamento; alla rinuncia a far sfilare le armi pesanti per non danneggiare le pietre del Colosseo e dei fori imperiali; dalla partecipazione di unità tutt’altro che militari, quali i “pizzardoni” (vigili urbani di Roma) a quella degli obiettori di coscienza e via elencando. Mai però il “grottesco” ed il “ridicolo” avevano raggiunto le vette del 2 giugno 2012. Per mostrare accondiscendenza verso chi avrebbe voluto abolire la parata, non si sa bene se per risparmiare qualche spicciolo (ormai il grosso della spesa era speso) o per commemorare le vittime del più recente terremoto, si e’ deciso di renderla “sobria”. Ecco, quindi, che non si sono fatti sfilare i mezzi per risparmiare il carburante necessario a percorrere i pochissimi chilometri facendo sfilare anche gli anziani delle associazioni a piedi. Si e’ poi deciso di non far esibire le frecce tricolori, sempre per far risparmiare il costo del carburante: qualche migliaio di euro. Non essendo probabilmente tutto ciò ritenuto sufficiente, si e’ anche soppressa la sfilata dei cavalli lasciandoli nelle stalle facendo sfilare a piedi, rendendo “goffi e ridicoli” i corazzieri il cui costo, a cavallo o a pied, non cambia. Come se non bastasse i sommi “decisori” della Repubblica, Napolitano e Monti, hanno anche fatto “risparmiare fiato” alle fanfare, non sopprimendo musiche e canti, ma facendoli interrompere in prossimità del palco presidenziale. Al termine della parata si e’ visto che il Presidente che, lungi dal dare l’esempio, anziché raggiungere il non distante Quirinale a piedi, circondato dai suoi corazzieri appiedati, e’ stato invece regolarmente prelevato dalla Flaminia d’epoca, che di certo non consuma poco, e, preceduto e seguito dai Carabinieri motociclisti, si e’ recato in tutta comodità e poca “sobrietà” alla sua residenza mentre era scortato dai bodyguard, anche questi sì a piedi e “trafelati” per il correre a fianco alla vettura presidenziale. In tutti gli anni di cui posso avere memoria, non ho mai provato analoga sensazione di “ridicolo” e di “vergogna” per chi sono stati capaci di trasformare una celebrazione importante in una “farsa”. Tanto valeva, a questo punto, “annullarla”. Purtroppo constatiamo che per Napolitano ed i governanti a dover andare a piedi sono sempre gli altri.

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