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venerdì 24 giugno 2011

Le menzogne della sinistra sui quesiti del referendum.

Il Globo & La Fiamma – Australia

Venerdì 24 giugno 2011

Gioia e tripudio “irrefrenabile” del popolo della sinistra per avere “stravinto” al referendum. La sinistra ha colto questa occasione per dare un'altra “sberla” politica a Berlusconi, ma non ha capito che la conseguenza e’ quella di chi, per far dispetto alla moglie, si taglia gli attributi. I quesiti referendari erano puramente “demagogici” e “autolesionisti” (quelli per il nucleare e l’acqua) e si e’ assistito ad un festival delle “menzogne” e della “disinformazione” approfittando dell’ignoranza della gente sugli argomenti. C’e’ stato chi, con aria seria, diceva che non votava contro il nucleare, ma votava per la “vita”. Di conseguenza, chi e’ per il nucleare, e’ un “assassino”. L’Italia, come si sa, acquista energia nucleare da un Paese “assassino” come la Francia e l’acquisterà’ anche dall’Albania dov’e’ in costruzione centrali nucleari finanziate da capitali italiani. Si è parlato di distruzione del mondo, di malattie tumorali per gli abitanti del Paese che ospita le centrali, di scorie che non si saprebbe dove smaltirle. Mentre ci troveremmo al sicuro senza centrali anche se l’Italia e’ circondata, nel vero senso della parola, da ben 119. Sono state ascoltate le “idiozie” sulle inutili spese per la loro costruzione, dato che se ne può fare a meno perché c’è il sole, i pannelli fotovoltaici, le pale eoliche e le rinnovabili, tacendo, per disinformazione, che, con le attuali conoscenze scientifiche, il rapporto tra il nucleare ed il solare e’ di 100 a 5. E sempre per disinformazione si e’ taciuto sulla corruzione sulle rinnovabili (fotovoltaico e pale eoliche), e sugli interessi dei petrolieri che non vogliono perdere rendite di posizione. Si è, invece, parlato della Germania che ha “decretato” la fine del nucleare per il 2022 per sostituirlo (a parole) con le rinnovabili. Attualmente la Germania produce il 45% di energia con il carbone e il 25% con il nucleare, ma nel 2022 l’energia da carbone arriverà al 70%. La “dismissione” del nucleare, quindi, se avverrà, andrà in tutt’altra direzione rispetto alle rinnovabili. Ma che importa questo rispetto alla necessità della sinistra italiana di dover vincere i referendum anche se a discapito degli interessi dell’Italia? Che importa se tutto il mondo più industrializzato non intende abbandonare il nucleare? A proposito l’energia non serve solo per l’illuminazione, ma serve “soprattutto” all’industrie. Che importa se in Cina sono in costruzioni ben 22 centrali nucleari e molte anche in India? Che importa se in Italia le fabbriche chiuderanno per gli eccessivi costi di produzione? Poi domani, quando l’acqua scarseggerà e allo Stato (lo Stato siamo noi) costerà di più, sarà dimenticato che con il referendum e’ stato preferito dar torto a Berlusconi che sostenere le buone leggi varate dal suo governo. Con la disinvoltura che caratterizza noi italiani, daremo la colpa a Berlusconi invece che a noi stessi. Come nel giugno del 1940. Il popolo “osannante” era favorevole all’entrata in guerra, sperando grandi vantaggi e gloria gratuita per tutti, e solo perché è andata “malissimo” si e’ fatto poi finta che la colpa fosse del solo Mussolini. Gli italiani meritano tutti i guai che riescono a procurarsi. L’imbarazzo sarà grande per chi ha votato SI, quando verranno alla luce tutte le disastrose conseguenze sulla gestione dell’acqua. Non è immaginabile che i privati mantengano i loro capitali in un investimento a remunerazione zero. Poco a poco si allontaneranno per andare ad investire all’estero. Il capitale pubblico non ha i 62 miliardi per riparare gli acquedotti e sostituire le fatiscenti tubature che perdono il 50% dell’acqua, di conseguenza, qualunque coalizione sarà al governo, per rispettare la volontà dei cittadini che si sono espressi nel referendum, dovrà aumentare le tasse ed il costo dell’acqua che già, negli ultimi tre anni, ha avuto un aumento del 47%. Quando i cittadini si renderanno conto di essere stati “ingannati” dalle menzogne della sinistra, accecata ancora una volta dall’antiberlusconismo, sarà troppo tardi per rimediare. E’ dal 1994 che Berlusconi sta lottando per introdurre il “nuovo” contro i molti che vogliono che il “vecchio” rimanga. Nonostante si sia impegnato allo spasimo a governare, non e’ riuscito a realizzare le sperate promesse: la riforma della giustizia, la riforma del fisco, l’energia nucleare, la riforma parlamentare, la riforma costituzionale, il Ponte sullo Stretto. Colpa di Berlusconi? Assolutamente no. Sono convinto che nessuno, anche migliore di lui, non avrebbe saputo fare di meglio. In Italia non si riesce a far niente neanche con un’opposizione evanescente, parolaia e inconcludente come quella attuale. Il nemico vero è il potere dei magistrati, Corte Costituzionale in testa. Ma quello che e’ piu’ deleterio è l’inerzia, la demagogia, la pochezza della nostra classe politica. L’opposizione con la vittoria del “referendum” si e’ scavata la fossa quando i cittadini si renderanno conto che hanno votato contro i loro stessi interessi. Capiranno di essere caduti nella trappola di vecchi egoisti che non credono a nessun cambiamento e che vogliono rimanere attaccati a qualsiasi privilegio. Il loro unico obbiettivo era di azzoppare Berlusconi, invece, scopriranno che si sono “suicidati”. Ribadisco: ogni venti anni, puntuale come un orologio, la sinistra italiana trova il modo di ritardare l'Italia di altri venti anni.

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