Dopo aver “diligentemente” copiato la “velina” qui sopra che il “partito” mi ha inviato, come “maliziosamente” immagina Pietro Schirru, mio malgrado sono costretto a rispondergli visto che, seppure molto “elegantemente”, mi ha dato del “cretino” che non e’ riuscito a capire quello che, lui eccelso giornalista, aveva scritto a proposito del discorso del console del 2 giugno. Ho forse anche “equivocato” su quanto detto da Pino Musso che, per interpretare il discorso del console, era necessario l’intervento di un “psicologo”? Inoltre, sempre secondo Schirru, avrei bisogno di un “cannocchiale” per essermi dovuto accorgere che la sua era soltanto “ironia”. Mi risulta che sono stati in molti a non accorgersi. Quindi, con la “prosopopea” che lo distingue, che l’ha reso famoso ma poco apprezzato ai piu’, “spocchiosamente” continua: “Per il resto giudico ininfluenti gli altri commenti di Giampiero Pallotta, che naturalmente ha rimandato ad altri tempi un commento sulle ultime elezioni, prima amministrative e poi referendum. Certo e’ in attesa della “velina” del Pdl”. Pietro Schirru, dotato (si presume) di grande “acume”, non dovrebbe avere difficoltà a capire (sono ora io a restituirgli pan per focaccia) che al sottoscritto l’Italianmedia gli concede uno spazio “settimanale” e non giornaliero. La settimana scorsa, secondo me, era piu’ interessante pubblicare certi argomenti piuttosto che commentare il risultato del referendum. A Schirru non sarà sfuggito (spero) che invece il mio commento sul risultato dei ballottaggi e’ stato piu’ che tempestivo. Ma non pago, Schirru continua ad “infierire” rincarando la dose: oltre a trattarmi da “ignorante” in italiano, sono anche una “schifezza” in matematica. Arrampicandosi sugli specchi, pateticamente, tenta di provare che, i 1635 voti che ha ottenuto sui 34,982 aventi diritto, sono “tantissimi” se paragonati alla percentuale di chi effettivamente aveva votato. Si e’ sfracellato contro un paracarro! Si e’ dato la zappa sui piedi “troncandoseli” tutti e due. E’“universalmente” assodato che oltre il 95%, di chi “tradizionalmente” vota all’estero, sono pensionati e che i Patronati hanno svolto un ruolo “determinate” sia nelle votazioni dei COMITES e sia in quelle delle due politiche. Anche questo e’ piu’ che “assodato”. A Sydney non esiste nessun Patronato di centrodestra, mentre sono moltissimi quelli di sinistra tra cui l’ITAL/UIL di cui Pietro Schirru e Pino Musso sono dirigenti. Ecco “chiarito”, senza ombra di dubbio, il perche’ Schirru e Musso hanno preso tutti quei voti! E se la lista dei “camerati” (dei quali “fortunatamente” non sono amico) ha raccolto“bruscolini”, orgogliosamente possono vantarsi che “almeno” quei pochi voti erano assolutamente “genuini” e, quindi, moralmente sono loro i veri vincitori. Pietro Schirru si e’ fatto prendere la mano e continua per darmi una “strapazzata” esemplare. Oltre ad avermi dato del “buzzurro” in italiano e “ciofeca” in matematica, dulcis in fundo, mi da del “vigliacco”. Al contrario di lui, non avrei il “coraggio” di schierarmi! Rimango “attonito, meravigliato, sorpreso, stupito e non ultimo incantato” che sia rimasto il solo Pietro Schirru a non accorgersi che non esiste altra persona “palesemente” piu’ schierata di me. Francamente mi preoccupa questa sua “inspiegabile” lacuna. Due parole, infine, a proposito della risposta che Pietro Schirru ha dato a Giovanni Santoli. E’ senz’altro vero che, dopo la recente “Caporetto” del centrodestra, nel 2013 il generale Cadorna (Berlusconi) verrà sostituito dal generale Diaz (Alfano? I papabili sono molti) per vincere le elezioni. Gli italiani possono sembrare un po’ “pazzerelli”, ma di sicuro non sono “scemi”, col cavolo voteranno per l’armata Brancaleone! Nel centrodestra, nonostante tutto, e’ cresciuta una qualificatissima classe dirigente politica di giovani di tutto rispetto che sostituiranno benissimo, senza farlo rimpiangere, Silvio Berlusconi che da tempo, e non solo recentemente, va dichiarando che: "Non voglio rimanere per sempre a Palazzo Chigi e fare a vita il leader del centrodestra". Da persona intelligente qual’e’ Silvio ha capito che il suo tempo e’ al termine.
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