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lunedì 4 luglio 2011

Il solito fango dell'opposizione. Il "ricattatore" Caselli Juan Esteban Cacho.

Il Globo & La FiammaAusralia

Venerdì 01 luglio 2011


In Parlamento il governo incassa la quarantaquattresima fiducia e vede aumentati i voti, mentre le Tv ed i giornali parlano “incessantemente” dello “spappolamento” e della “decomposizione” politica e morale della maggioranza. Pagine e paginoni pieni di “dicerie” e di rivelazioni su un’inchiesta, come quella su Luigi Bisignani, incentrata, non sulla denuncia di reati specifici, ma sulla “tesi” secondo cui il potere è necessariamente e per forza fonte d’intrallazzi e d’imbrogli è invece la prova dell’esistenza di forti forme di condizionamento delle istituzioni democratiche da parte di poteri occulti. Usando illegalmente le intercettazioni telefoniche tutto serve per delegittimare Berlusconi ed i suoi collaboratori. L’opposizione, dopo i risultati delle amministrative e quelle dei quattro referendum sostiene che ormai il governo, sebbene abbia la maggioranza in parlamento, non l’ha più nel Paese e deve “dimettersi”. Sarà un calvario per Silvio Berlusconi i prossimi 18 mesi che portano al termine della legislatura. Quando nel 1932 il giornalista tedesco Emilio Ludwig, dopo sei mesi di permanenza in Italia per scrivere un libro sull’Italia e sugli italiani, andò ad intervistare Mussolini, gli chiese: “Ma deve essere ben difficile governare gente cosi’ individualista ed anarchica come gli italiani!”. Mussolini rispose: “Difficile? Ma per nulla. E’ semplicemente inutile!”. Nonostante il suo incrollabile ottimismo, anche Berlusconi sarà arrivato alla stessa conclusione. Nonostante ce l’abbia messa tutta, i suoi sforzi per cambiare l’Italia sono serviti a ben poco. Hanno cercato in tutti i modi di “abbatterlo” senza dargli un giorno di tregua dal 1994 ad oggi. Soltanto perche’ dotato di forte carattere e nervi d’acciaio non e’ crepato come sarebbe capitato a qualsiasi altro cristiano. Quest’ultima immensa indagine sulla “fantomatica” P4 e’ un ulteriore attacco per “sommergere” il governo con altro fango e per creare discredito su tutto quanto di ottimo ha fatto sino ad oggi e continua a fare. Come se non bastasse, oltre a questi non indifferenti problemi, Berlusconi e’ “sconquassato” da quelli interni del Pdl e della maggioranza. Questa “cagnara continua” lo sta “demoralizzando” giorno dopo giorno. Aveva dato delle deleghe, aveva lasciato fare, ma i problemi, invece di essere risolti, gli ritornano indietro “ingigantiti”. Tanti “paperottoli” starnazzanti che voglio primeggiare per diventare i “boss” del “quartierino”. Tutti ricorrono a lui per risolvere centinaia di storie, storielle e storielline del tutto “insignificanti”. “Incompetenti” ed “incoscienti” molti dei “gerarchetti” e per giunta “ricattatori”. Un caso su tutti. Il Senatore Caselli Juan Esteban Cacho era stato nominato coordinatore degli italiani nel mondo, dopo sette mesi circa di completa inattività, il 30 maggio 2011 si dimette e scrive: “Dopo aver riflettuto da tempo ho deciso di presentare le mie dimissioni come Responsabile del Settore Italiani nel Mondo PDL.... In occasione della cena per le festività natalizie, il Premier Berlusconi mi promise la nomina di Sottosegretariato degli Italiani all'Estero, la quale sarebbe stata effettiva quando avrebbe nominato l'insieme dei Sottosegretari. Oggi credo che il motivo reale di tale offerta sia stato l'importanza del mio voto che in quel momento risultava essere decisivo per la tenuta del Governo. ….. Nella missiva delle mie dimissioni indicavo all'onorevole Berlusconi il mio disinteresse per l'incarico di Sottosegretariato degli Italiani nel Mondo che mi era stato precedentemente offerto. Ma, allo stesso tempo, devo dire che mi sono dimesso dal Gruppo del PDL al Senato perché mi sento assolutamente deluso dai tre Coordinatori che svolgono tale funzione per questo prestigioso Partito". Cacho Caselli, alcuni giorni fa, ha ritirato le dimissioni dopo avere “strappato” a Berlusconi la nomina di, nientepopodimeno, suo “consigliere” per gli italiani nel mondo. Ma se non ne sa niente, neppure di quelli d’Argentina dove e’ stato eletto! Cacho, visto che non era riuscito a “sgraffignare” il posto ad Alfredo Mantica si e’ fatto “appiccicare” un’altra “patacca”. Ormai Silvio, per mantenere in vita il governo, e’ costretto a “subire ricatti” da tutti persino da un Cacho “qualunque”. Ma fino a quando? Caselli, e’ poco ma sicuro, non verrà piu’ candidato dal Pdl alle prossime elezioni politiche. Certi “squallidi” personaggi e’ meglio perderli che trovarli. Ma sono in molti nel Pdl a farsi i loro interessi personali “tediando” il Premier per le loro “idiozie” quando sanno che e’ occupato a “sgarbugliare” molteplici e gravi problemi interni ed internazionali. Il Pdl, ad appena tre anni dalla sua nascita, e’ già “stravecchio”. Ha tutte le malattie di un partito della prima Repubblica. Povero Berlusconi! Non vedrà l’ora che arrivi il 2013 per ritirarsi a vita privata. Chi glielo fa fare di perdere il suo tempo dietro a questo “branco” d’incoscienti ed inconcludenti “imbecilli” e per giunta “ricattatori”? Il Consiglio nazionale del Pdl si terrà oggi venerdì 1 luglio e verrà ufficializzata la nomina di Angelino Alfano a Segretario del partito. Sono piu’ che certo che Alfano sarà capace di compattare il nuovo partito che nascerà dal Pdl. Ma che cosa accadrà nella politica italiana in generale quando Berlusconi avrà dato l’addio? Navigando su Internet, la generalità dei giovani, che dovrebbero costituire il futuro, quando c’e’ da parlare male del Premier li trovi tutti pronti, ma quando si parla di democrazia, libertà e partecipazione lo sono molto meno, poi, quando dalle parole si dovrebbe passare ai fatti, scompaiono del tutto. I “fan” del centrosinistra ancora non hanno capito che “democrazia” non e’ “insultare” Berlusconi o sperare che venga politicamente eliminato dalla magistratura o con un attentato. Non e’ che dopo Berlusconi la “loro” democrazia si materializzerà automaticamente. Le condizioni economiche dell’Italia non sono floride e bisogna considerare che ha un tasso di crescita inferiore a quello dei suoi competitori e l’economia è stata stagnante nell’ultimo ventennio. Per ravvivare l’economia “servirebbe una linea economica meno rigida” ma Tremonti sembra non volerci sentire, anche se “timidamente” qualche cosa l’ha escogitata iniziando col “tagliare” i privilegi dei parlamentari e dei ministri: fusse che fusse la volta bona!

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