Il Pontefice: «La Madonna non manda emissari». E mette in guardia: «Non annacquate l’identità cristiana in una religione soft»
Dopo aver annunciato
sull’aero che lo riportava da Sarajevo che presto farà conoscere i suoi orientamenti
sulle apparizioni di Medjugorje, nell’omelia di oggi a Santa Marta, Papa Francesco ha criticato «quelli
che sempre hanno bisogno di novità dell’identità cristiana» e hanno
«dimenticato che sono stati scelti, unti», che «hanno la garanzia dello
Spirito». E poi un riferimento nemmeno troppo velato a quanto accade nel
Santuario della Bosnia: «Ma dove sono i veggenti che ci dicono oggi
la lettera che la Madonna manderà alle 4 del pomeriggio e vivono di questo?»,
si è chiesto. «Questa - ha affermato - non è identità cristiana. L’ultima
parola di Dio si chiama “Gesù” e niente di più».
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No a una religione «soft»
Il Pontefice dice no, dunque, «ai
sedicenti veggenti che pretendono di possedere la verità rivelata».
E
nella lunga omelia celebrata alla domus di Santa Marta ha ricordato che
«l’identità cristiana richiede un lungo cammino»; e che è «concreta, non una
religione soft»: un altro rischio per la testimonianza cristiana - ha detto - è
la mondanità di chi «allarga la coscienza» così tanto da farci entrare dentro
tutto. E questo anche se l’identità cristiana, giacché «siamo peccatori, è
tentata, viene tentata; le tentazioni vengono sempre» e l’identità «può
indebolirsi e può perdersi». Attenti dunque, ha ammonito il Pontefice «a questa
religione un po’ soft, sull’aria e sulla strada degli gnostici. Dietro c’è lo
scandalo. Questa identità cristiana è scandalosa».
9 giugno 2015
| 13:01
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