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sabato 2 giugno 2018

Cambiamento? Coerenza?


Manovre, tradimenti e pressioni internazionali: abbiamo visto di tutto e non ci abbiamo capito niente. Continuiamo a non capire come si sia potuti passare in 24 ore da scenari di golpe all'unità nazionale. Ogni mattina un premier incaricato si svegliava e sapeva che doveva correre più veloce dei cambiamenti di umore di Mattarella. Ogni mattina Mattarella si svegliava e sapeva che il suo ultimatum se lo sarebbe rimangiato entro sera. Il governo del cambiamento e’ appoggiato soprattutto da giovani che si propongono diversi, freschi e nuovi, ma altro non sono che degli intolleranti con la presunzione di essere migliori dei “vecchi” che hanno accumulato esperienza e conoscenza. Il loro “nuovo” e’ il “nulla” che chiamano “svolta". Nella bozza di accordo Lega-M5s c'e’ la soluzione del debito pubblico: chiedere alla BCE la cancellazione di 250 miliardi. Nel governo del “cambiamento” spuntera’ il “genio” che proporrà di trasformarlo in surplus. Per realizzare tutto quello che hanno promesso c’e’ bisogno che il governo del “cambiamento” sia pieno di “geni” e di “fenomeni”. Si spera che non siano come Roberto Fico, dai centri sociali alla presidenza della Camera. Mani in tasca durante l'inno nazionale e con la storia della sua colf fatta passare come amica della moglie. Tutti i componenti del nuovo esecutivo sono arrivati al Qurinale a piedi o col taxi ma sono usciti tutti con l’auto di stato e la scorta. Per ora nessun “cambiamento” da quelli che li hanno preceduti e che loro per anni hanno “ferocemente” criticatio. In tre mesi di “nullafacenza” i parlamentari hanno incassato circa 40mila euro di stipendio. E avrebbero dovuto andare al voto?

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